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Sessione: 21.04.2009
Nelle scorse settimane, non da ultimo in seguito al terribile caso del rapimento e dell'omicidio di Lucie Trezzini, a livello nazionale si sono moltiplicate le richieste per introdurre un sistema di allarme rapimento minori tramite SMS, radio, televisione, segnaletica autostradale, ecc. Le richieste a questo proposito sono state sì considerate in linea di principio legittime dal Consiglio federale, tuttavia, già dal 2007 nelle sue risposte esso rimanda ai Cantoni.

Ciò significa in altre parole che i responsabili di questa richiesta sono in primo luogo i Cantoni, e segnatamente anche la Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia CCDGP.

Secondo l'interpellante, la forza dirompente e la tragicità di simili casi non permettono tuttavia termini di elaborazione e dibattito troppo lunghi. È indispensabile che si decidano e attuino rapidamente delle misure che prevedano in futuro un miglioramento nei sistemi di allarme.

Si chiede perciò al Governo di rispondere alle seguenti domande:

- È possibile un intervento da parte del Dipartimento di giustizia e sicurezza dei Grigioni presso la Confederazione a favore dell'introduzione di un simile sistema di allarme?

- Le autorità grigionesi possono eventualmente elaborare una soluzione a destinazione del Consiglio federale e/o del Parlamento cantonale per l'introduzione di un simile sistema?

- Il Cantone dei Grigioni può eventualmente entro breve fare un primo passo per implementare un simile sistema di allarme (ad esempio allarme via SMS, analogamente al futuro servizio di voto elettronico)?

- Il Cantone potrebbe adottare ulteriori misure per portare avanti un simile progetto?

Coira, 21 aprile 2009

Brandenburger

Session: 21.04.2009
Vorstoss: it Anfrage

Risposta del Governo

Dopo il rapimento e l'uccisione di Ylenia L. il 31 luglio 2007, il tema di un nuovo sistema di allarme rapimento minori è stato affrontato nei media e infine ripreso a livello politico con diversi interventi e petizioni (mozioni 07.3553 e 07.3554 della Commissione degli affari giuridici concernete l'allestimento di un sistema d'allarme MMS in caso di scomparsa di bambini; interpellanza 08.3452 concernente il progresso di questi lavori; mozione 0.3928 concernente la convenzione di partenariato per l'introduzione dell'«allarme rapimento»).

Già oggi quando si viene a conoscenza di un rapimento viene messa in atto tutta una serie di misure di polizia. Tra queste rientrano l'immediata trasmissione delle informazioni utili al caso a tutti i comandi di polizia, la pubblicazione a livello nazionale a destinazione di tutti i corpi di polizia e dei posti di confine, nonché, eventualmente, una ricerca in seguito a un allarme che permette alla polizia di allestire posti di blocco in luoghi definiti a livello intercantonale. Tali misure mirano in primo luogo a localizzare il veicolo dell'autore, a preparare un intervento e a liberare la vittima. Esse possono scattare nell'arco di minuti dalla denuncia e mobilitare o chiedere l'intervento di altre formazioni speciali e partner. Un coinvolgimento supplementare, anche immediato, della cittadinanza avviene d'accordo con l'autorità giudiziaria competente (di regola la Procura pubblica) sotto forma di comunicati stampa, appelli di ricerca e annunci di scomparsa di persona.

La Svizzera conosce dunque diverse efficienti misure di ricerca, le quali, in considerazione del fatto che la competenza in caso di rapimenti risiede di regola presso il Cantone interessato, sono collegate a livello nazionale. Uno specifico sistema di allarme rapimento minori deve potersi integrare nel contesto generale di tutte le altre misure di polizia a livello cantonale e federale e tenere conto dell'organizzazione federalista della polizia in Svizzera.

Nella sua assemblea del 2 aprile 2009, la Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia ha incaricato un'organizzazione di progetto di realizzare, entro la fine del 2009, un sistema di allarme rapimento minori. A questo scopo sono anche stati approvati i necessari mezzi finanziari. L'attuazione richiede un sostegno esterno. Nel frattempo sono stati avviati i lavori, che integrano anche i lavori preliminari di un gruppo di lavoro della Commissione svizzera di polizia giudiziaria già impiegato in precedenza. Il Cantone dei Grigioni sostiene questo progetto. La Polizia cantonale dei Grigioni è con il capo della polizia giudiziaria, membro dell'Associazione dei capi di polizia giudiziaria dei Cantoni svizzeri, interlocutore e coordinatore per l'attuazione.

Considerata la situazione, non è necessario che il Cantone dei Grigioni proceda a iniziative proprie. In considerazione delle spiegazioni precedenti, a tutte le domande poste nell'interpellanza va dunque data risposta negativa. Ulteriori misure o interventi del Cantone o del Dipartimento non sono più necessari.

Data: 29 giugno 2009