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Editorial Azad Şîmmo, sociologo, poeta e autore

Cara lettrice, caro lettore,
un proverbio tedesco molto bello recita: ogni inizio è difficile. È vero, ma allo stesso tempo ogni nuovo inizio è bello e pieno di speranza se ci si trova nel posto giusto. Vivevo in un villaggio in Turchia fino a quando, all'età di 16 anni, ho iniziato a studiare all'università. Per le persone che vivono nelle zone rurali della Turchia, le possibilità di vivere bene sono altrimenti molto limitate rispetto a quelle di chi abita in città. Quindi sono stato fortunato. Sulla base delle mie esperienze personali e delle mie osservazioni in qualità di sociologo, ritengo che in Svizzera le possibilità della popolazione urbana e di quella rurale siano per molti aspetti le stesse. Ciò è molto importante per le pari opportunità, che per me sono una priorità.

Sono io quello che è venuto in Svizzera e nei Grigioni. Devo dimostrare al sistema qui vigente e alle persone diffidenti nei confronti degli stranieri che sono pronto a fare del bene. Più mi sforzavo di imparare il tedesco e più mi era chiaro che nelle vere democrazie si ha sempre la possibilità di fare del bene. Devo solo continuare la mia ricerca e avere pazienza. Se avrò abbastanza fiducia in me stesso e darò prova di essere rispettoso, tutto andrà bene. Non mi chiudo nel mio guscio e non mi arrendo. Non mi sento solo.

Già in Turchia sapevo che i sistemi democratici offrono molte possibilità di vita, ma ora non solo lo so, lo vivo in prima persona. Sono felice, fiducioso e pronto a continuare a impegnarmi, sia in città sia fuori dalla città.


Azad Şîmmo,
sociologo, poeta e autore

Editorial Astrid Hüni, incaricata dell'informazione, servizio specializzato per l'integrazione

Care lettrici, cari lettori,
Azad Şîmmo afferma nel suo editoriale che nelle vere democrazie si ha sempre la possibilità di fare del bene. Con questa affermazione, sintetizza in modo eccellente anche la prospettiva del nostro servizio specializzato: l'integrazione vive di persone che arrivano e desiderano impegnarsi, ma anche di strutture che consentono loro di farlo.

In linea di principio condivido anche l'opinione di Şîmmo in merito alle pari opportunità. Ma come si presenta realmente la situazione se andiamo a vedere da vicino il tema dell'integrazione confrontando la città alle zone rurali? Con la loro diversità, il contrasto tra i tanti piccoli comuni e i pochi centri urbani, i Grigioni ci pongono di fronte a sfide particolari in questo senso. Come cambia l'integrazione quando le condizioni quadro locali sono diverse? Come si differenzia il concetto di appartenenza a seconda della regione in cui si vive? Le pari opportunità si raggiungono ovunque con gli stessi mezzi e le stesse condizioni? E in caso contrario, cosa significa questo per il lavoro quotidiano del nostro servizio specializzato? Nell'edizione di quest'anno di «Integrazione in focus» desideriamo dare risposta a queste domande.

Non importa quali siano le risposte nel dettaglio: l'integrazione non è mai solo una questione di centro urbano o non urbano. È una questione umana. Vive di incontro, di apertura e di volontà di capirsi gli uni con gli altri. Con cuore, con coraggio – e con la ferma convinzione che ogni essere umano ha il diritto di appartenere.


Astrid Hüni
incaricata dell'informazione, servizio specializzato per l'integrazione