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Berna-Wabern, 16.12.2014 - Rappresentanti delle autorità, medici e membri della
Commissione nazionale per la prevenzione della tortura (CNPT) si sono incontrati a più
riprese, negli scorsi mesi, per discutere questioni mediche connesse all’allontanamento di
richiedenti l’asilo e stranieri respinti. Oggi l’Ufficio federale della migrazione (UFM) e la
Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia
(CDDGP) hanno presentato il rapporto relativo a questo dialogo. Per migliorare il flusso
delle informazioni mediche tra i vari attori sarà introdotto un elenco di quadri clinici che
ostano all’allontanamento.

Nella primavera 2013 la consigliera federale Simonetta Sommaruga e la CDDGP hanno
deciso che Confederazione e Cantoni dovevano avviare, con la collaborazione della CNPT,
un Dialogo con i medici sulle questioni sanitarie nell’ambito degli allontanamenti. Lo scopo
del dialogo era di migliorare lo scambio d’informazioni mediche per individuare
tempestivamente eventuali problemi medici.

Dall’ottobre 2013 al settembre 2014 si sono avuti quattro incontri durante i quali gli attori
si sono chinati in particolare sui modi possibili di ottimizzare lo scambio d’informazioni
mediche. Nel sistema odierno il medico curante (p es. il medico del carcere se la persona è
detenuta) valuta se la persona da allontanare è idonea al trasporto. Se la tipologia di
allontanamento o lo stato di salute della persona da allontanare lo richiede, l’UFM incarica
un medico di accompagnare il paziente durante l’allontanamento.

Importante per il rapporto di fiducia tra medico e paziente
Le organizzazioni mediche coinvolte nel dialogo hanno chiesto una netta separazione tra il
ruolo del medico curante e quello del medico che accompagna il paziente durante
l’allontanamento. Questa distinzione consente infatti di preservare il rapporto di fiducia tra
medico curante e paziente. Dal dialogo è emerso che essa concorre inoltre a migliorare il
flusso d’informazioni mediche. Ciò richiede tuttavia un cambiamento: d’ora in poi il medico
curante dovrà valutare l’eventuale presenza di un quadro clinico che osti
all’allontanamento (cosiddette controindicazioni).

Il medico accompagnatore decide se la persona è idonea al trasporto
I quadri clinici che ostano all’allontanamento sono riportati in un elenco di
controindicazioni. Per poter inoltrare queste informazioni al medico accompagnatore, il
medico curante chiede al paziente di dispensarlo dal segreto professionale. Se il paziente
rifiuta e se vi sono controindicazioni all’allontanamento, il medico curante si rivolge alla
competente autorità cantonale per sollecitare la necessaria dispensa. Il medico
accompagnatore, dal canto suo, decide, il giorno stesso dell’allontanamento, se il paziente
è idoneo al trasporto. Lo fa basandosi sia sugli atti ottenuti sia sulla propria valutazione
medica. Il nuovo sistema sarà introdotto a inizio 2015.

Oltre all’introduzione dell’elenco delle controindicazioni, occorre unificare le procedure in
materia di flusso di informazioni mediche e di misure coercitive, dal momento del fermo
della persona nel Cantone al suo trasferimento all’aeroporto di partenza. Per farlo, la
CDDGP ha istituito pertinenti gruppi di lavoro.

Pubblicato da
Ufficio federale della migrazione