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Ein Fahrzeuglenker und sein Komplize haben sich wegen Irreführung der Rechtspflege, wegen Verdacht des Versicherungsbetruges sowie Verletzung der Meldepflicht vor dem Richter zu verantworten. Mit einem vorgetäuschten Wildunfall versuchten sie nachträglich unrechtmässig zu Versicherungsleistungen zu kommen. Die Wildhut und die Polizei haben nach umfangreichen Ermittlungen die strafbaren Handlungen aufgedeckt und die Täter überführt.
Nach einer Kollision mit einem Hirsch auf der Kantonsstrasse Höhe Kraftwerk bei Soazza GR verliess der Fahrzeuglenker am 10. März 2001 um 21.50 Uhr die Unfallstelle. Er unterliess eine Meldung an den Wildhüter oder an die Polizei. Vier Tage später versuchte der fehlbare Automobilist auf Anraten seines Komplizen mit einem vorgetäuschten Wildunfall trotzdem noch zu Versicherungsleistungen zu kommen. Am damaligen Unfallort wurden in der Dunkelheit auf der Fahrbahn Glasscherben gestreut, das beschädigte Auto positioniert und den Wildhüter zur Tatbestandsaufnahme gerufen. Ziel war es, einen Unfallrapport zu erwirken um damit bei der Versicherung entsprechende Leistungen anzumelden.

Soazza: incidente della circolazione con un cervo, conducente sconosciuto identificato
Sviamento della giustizia, sospetta truffa ai danni di una compagnia assicurativa e violazione dei doveri in caso di incidente, questi sono i capi di imputazione di cui dovranno rispondere un automobilista ed il suo complice. Simulando un incidente della circolazione con un cervo, i due hanno tentato di ottenere indebitamente il risarcimento dei danni. Nel corso delle indagini svolte congiuntamente dal guardiano della selvaggina e dalla polizia cantonale i due hanno potuto venir identificati e denunciati.
Lo scorso 10 marzo 2001 attorno alle 21. 50 sulla strada cantonale, all’altezza della centrale idroelettrica nei pressi di Soazza GR, si è verificato un incidente della circolazione con un cervo. Dopo lo scontro il conducente aveva abbandonato il luogo del sinistro, senza denunciare il fatto al guardiano della selvaggina e alla polizia. Quattro giorni dopo l’automobilista, su consiglio di un suo complice, ha tentato ugualmente di ottenere dalla compagnia di assicurazione il risarcimento dei danni alla sua vettura, simulando un secondo incidente con un cervo. Sul luogo del sinistro del 10 marzo i due, approfittando dell’oscurità, hanno sparso sulla carreggiata dei cocci di vetro, posizionato la vettura danneggiata precedentemente e richiesto l’intervento del guardiano della selvaggina per i rilevamenti del caso. Il tutto nel dichiarato intento di ottenere a posteriori un rapporto da inoltrarsi alla compagnia di assicurazione, per ottenere così il risarcimento dei danni.

Quelle: Kantonspolizei Graubünden

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