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Negli scorsi giorni la Polizia cantonale dei Grigioni è venuta in possesso di assegni falsi, recapitati a locatori di appartamenti di vacanza e riconducibili alla cosiddetta frode in assegni. Si consiglia la massima prudenza ed evitare di concludere operazioni finanziarie di questo genere.

All’atto della prenotazione di appartamenti di vacanza o di camere d’albergo, i locatori e gli albergatori si vedono recapitare assegni staccati per un importo superiore rispetto a quanto pattuito. Trascorso qualche tempo il cliente richiama e ammette di aver erroneamente indicato un importo superiore e propone di rimborsargli la differenza tramite bonifico bancario o un’agenzia di trasferimento di fondi.

L’assegno viene accettato con la clausola „salvo buon fine“
Considerato che l’assegno in un primo tempo non presenta anomalie o irregolarità palesi, la banca del locatore accetta il titolo di credito e accredita l’importo con la clausola “salvo buon fine”. Solo successivamente, a rimborso della differenza avvenuto, ci si accorge che l’assegno era falso. In questi casi la banca, che aveva accreditato l’importo sotto la clausola “salvo buon fine”, annulla l’operazione. Le vittime della truffa non hanno praticamente possibilità di recuperare l’importo truffato. L’invito rivolto è quello di valutare con prudenza operazioni finanziare di questo genere e se si pone l’assegno all’incasso, occorre attendere che vengano effettuate le necessarie verifiche per stabilire la bontà del titolo. Per operazioni finanziarie con sconosciuti è comunque sempre consigliabile ricorrere al bonifico bancario.

Sui siti internet www.fedpol.admin.ch (Ufficio federale di Polizia) e www.skppsc.ch (Prevenzione svizzera della criminalità) trovate un supplemento di informazioni e avvertimenti.
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