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Le zone di riposo per la selvaggina possono essere scaricate direttamente da Internet sul GPS personale (www.geo.gr.ch > geodati > catalogo dei geodati > zone di riposo per la selvaggina > dati GPS) (Rendiamo attenti sul fatto che non si tratta di un URL).

 In Svizzera i boschi e i pascoli sono liberamente accessibili. Nel Cantone dei Grigioni questo diritto può essere limitato al fine di risolvere i conflitti tra uomo, mondo animale e ambiente tramite zone di riposo per la selvaggina, riserve naturali, aree di tranquillità per la fauna selvatica, ecc.

FAQ sulle zone di riposo per la selvaggina

La natura costituisce l’habitat di innumerevoli specie animali e vegetali, che nel corso dei secoli si sono adattate alle rigide condizioni di vita durante la stagione invernale. In questo duro e insidioso periodo molti capi lottano quotidianamente per sopravvivere, dovendo reperire cibo a sufficienza e muovendosi poco, in modo da utilizzare con la massima parsimonia le riserve di energia a loro disposizione.

Le incursioni dell’uomo in questo spazio vitale sono aumentate in maniera considerevole, tanto che la fauna selvatica viene relegata in spazi sempre più ristetti e frammentati. È quindi assolutamente necessario lasciare delle zone in cui gli animali possano ritirarsi e svernare indisturbati. Queste limitazioni nel tempo e nello spazio si scontrano tuttavia con il diritto fondamentale del libero accesso al bosco e ai pascoli e devono quindi essere regolate a livello normativo.

Quali sono gli strumenti giuridici a disposizione?

La Confederazione può basarsi sull’ordinanza sulle bandite federali (OBAF), sull’ordinanza sulle riserve d'importanza internazionale e nazionale d'uccelli acquatici e migratori (ORUAM) e sulla legge sul parco nazionale. La legge federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici (LCP), come pure la legge federale sulle foreste (LFo), forniscono le basi legali che autorizzano i cantoni a emanare disposizioni per proteggere la fauna selvatica dalle fonti di disturbo.

In virtù della legge cantonale sulla caccia (LCC, art. 27), nel Cantone dei Grigioni i comuni possono limitare nel tempo e nello spazio l’accesso alle zone di passaggio della selvaggina e inserirle nella pianificazione delle utilizzazioni.

Nel Cantone dei Grigioni la maggior parte delle zone di riposo per la selvaggina è in vigore nei mesi invernali. Nonostante debbano essere osservate da tutti, queste limitazioni si rivolgono soprattutto a chi pratica sport invernali, ai turisti presenti in questo periodo dell’anno, come pure ai “collezionisti di corna”, vale a dire in particolare ai cacciatori che da febbraio cercano i palchi abbandonati dai cervi. In base ad altre convenzioni sono inoltre state decretate zone di sorvolo limitato per parapendii e deltaplani.

Vale la pena osservare che simili zone di tranquillità sono rispettate soprattutto quando sono frutto di una buona collaborazione.

Come vengono designate queste zone di riposo per la selvaggina?

Nella maggior parte dei casi, la richiesta di delimitare una determinata zona viene inoltrata dagli organi di vigilanza della caccia, dai cacciatori stessi o dalle associazioni di ornitologia. Di solito è motivata da un problema regionale, come il calo degli effettivi in un’area di svernamento ideale, un’accresciuta moria di animali oppure i danni arrecati al bosco dalla selvaggina. Le proposte di fissare nuove zone di tranquillità sono elaborate in gruppi di lavoro interdisciplinari. La delimitazione vera e propria è un classico processo di ottimizzazione, un esercizio di equilibrio tra il dare e l’avere. La selvaggina è protetta dalle fonti di disturbo e i turisti, gli sportivi ecc. hanno una certa garanzia che la loro attività nella natura è compatibile con l’ambiente

Come mi informo sulle zone di riposo per la selvaggina?

Grazie alla costituzione di un server di mappe il Cantone dei Grigioni mette a disposizione dell’utenza tecnologie di comunicazione innovative ed efficienti. Sul sito wildruhe.gr.ch si possono trovare informazioni dettagliate sulle regolamentazioni in vigore nelle zone scelte per l’escursione o il trekking. L’utente ha una panoramica completa delle zone di riposo per la selvaggina stabilite per legge, ma anche delle aree definite sulla base di raccomandazioni e intese da parte dei vari gruppi d’interesse (impianti di risalita, cacciatori, organi di vigilanza della selvaggina, forestali, ecc.).

Sul terreno le zone di riposo per la selvaggina sono segnalate in modo uniforme. Lungo i sentieri e i punti di ritrovo vengono posati cartelli di plastica con sezioni di mappa, mentre le aree importanti sono delimitate da nastri elastici di plastica verde e bianca. Queste demarcazioni devono essere tali da informare le persone senza ostacolare o mettere in pericolo la selvaggina.

In generale, nel Cantone dei Grigioni le zone di riposo per la selvaggina hanno avuto gli effetti sperati. In numerosi comuni la popolazione e le autorità sono state sensibilizzate sulla problematica del disturbo e importanti aree di svernamento hanno così potuto essere protette da immissioni eccessive.