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Il Governo ha licenziato il messaggio relativo all'iniziativa popolare cantonale "Per una caccia rispettosa della natura ed etica". Esso chiede al Gran Consiglio di respingere il progetto. Allo stesso tempo, il Governo ha aperto la procedura di consultazione relativa alla revisione parziale della legge cantonale sulla caccia e della relativa ordinanza sulla caccia. Il progetto di revisione tiene conto tra le altre cose di diverse richieste formulate nell'iniziativa popolare.

Il Governo ha licenziato il messaggio relativo all'iniziativa popolare cantonale "Per una caccia rispettosa della natura ed etica" a destinazione del Gran Consiglio. Esso respinge le nove richieste formulate nell'iniziativa, per quanto queste siano valide. Quattro delle richieste valide formulate nell'iniziativa sono confluite in forma modificata nella revisione della legge cantonale sulla caccia. Per quanto riguarda tre richieste formulate nell'iniziativa, il Governo chiede invece al Gran Consiglio di dichiararle nulle del tutto o in parte, poiché contrarie al diritto federale.

Iniziativa critica rispetto alla caccia
L'iniziativa popolare si basa su una posizione critica rispetto alla caccia. Essa è rivolta contro la caccia quale istituzione. L'iniziativa viene sostenuta da cerchie che assumono una posizione esplicitamente contraria alla caccia. Le singole richieste contenute nell'iniziativa sono formulate in maniera tale da lasciare poco margine per un controprogetto diretto adeguato. Pertanto, il Governo rinuncia a presentare al Gran Consiglio un controprogetto diretto congiuntamente all'iniziativa e chiede di raccomandare al Popolo di respingere l'iniziativa.

Il Governo riconosce che singole richieste formulate nell'iniziativa sono nonostante tutto giu-stificate nei loro orientamenti. Per tale ragione è previsto che vengano attuate in forma adeguata quale controprogetto indiretto nel quadro della presente revisione parziale della legge cantonale sulla caccia. Di conseguenza, mediante la revisione viene proposto un ampio divieto della caccia con le trappole. Allo stesso modo è previsto che l'obbligo del tiro di caccia e l'obbligo di emanare norme di prestazione vincolanti vengano ancorati a livello di legge. Inoltre, si intende prescrivere l'introduzione di proiettili e pallini senza piombo, appena ciò risulti ragionevole sotto il profilo della sicurezza e della protezione degli animali. Inoltre, è prevista la possibilità di un'esclusione dal diritto di caccia a seguito del consumo eccessivo di alcol o stupefacenti prima e durante la caccia.

Richieste nulle formulate nell'iniziativa
In caso di accettazione della prima richiesta formulata nell'iniziativa, in base a due perizie commissionate dal Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste non sarebbe possibile realizzare i piani di abbattimento di cervi e caprioli, né sotto il profilo quantitativo (numerico), né sotto il profilo qualitativo (struttura naturale per quanto riguarda età e sesso). La popolazione di cervi e caprioli aumenterebbe eccessivamente, quale conseguenza della mancata possibilità di cacciare femmine gravide di cervo e di capriolo nonché gli animali giovani. Le capriole sono gravide già da luglio/agosto e le cerve da metà settembre. Di conseguenza, le capriole non potrebbero più essere cacciate, mentre cerve senza piccoli potrebbero essere cacciate solo per un breve periodo. Infatti, non è possibile riconoscere sul campo se un animale vivo è in fase di gestazione. Inoltre, verrebbero protetti in linea generale anche i piccoli di cervo e di capriolo. In caso di attuazione di tale richiesta formulata nell'iniziativa, i danni al bosco causati dalla selvaggina aumenterebbero in misura eccessiva, contrariamente a quanto previsto dal diritto federale. L'habitat verrebbe fortemente sovrautilizzato e inoltre in inverno vi sarebbe da attendersi un netto aumento della selvaggina perita, fino ad arrivare a periodiche morie invernali. Non sarebbe più possibile procedere alla regolazione della popolazione di cervi e caprioli in conformità alle direttive stabilite dal diritto federale. Le medesime osservazioni valgono con riferimento al cervo nobile anche per la quarta richiesta formulata nell'iniziativa, la quale mira all'abolizione della caccia speciale.

Secondo la perizia giuridica, anche la quinta richiesta formulata nell'iniziativa, ossia quella relativa alla rappresentanza paritetica in seno all'Ufficio per la caccia e la pesca (cacciatori/animalisti da una parte e non cacciatori dall'altra), è contraria al diritto federale e quindi nulla. Questa regolamentazione è incompatibile con il divieto costituzionale di discriminazione. L'assegnazione di una carica in seno a un'unità amministrativa in base a convinzioni filosofiche o politiche viene ritenuta inammissibile.

Punti chiave della revisione parziale della legge cantonale sulla caccia
Oltre a tenere conto degli orientamenti espressi nelle richieste formulate nell'iniziativa di cui sopra, con il progetto di legge posto in consultazione si mira a riaprire la caccia alta al cervo e al capriolo per al massimo quattro giorni tra il 15 e il 31 ottobre. In tal modo viene data attuazione a un incarico del granconsigliere Christian Kasper accolto nella sessione di giugno 2015. La formulazione scelta nel progetto di legge è flessibile. In particolare, essa ammette la possibilità di svolgere la caccia di ottobre anche a livello regionale. In relazione alla caccia di ottobre, sarà soggetta a una modifica anche la caccia allo stambecco. A titolo di novità, questa durerà dal 1° ottobre fino al 15 novembre.

Per quanto concerne i cacciatori locali, è previsto un aumento del prezzo della licenza di caccia alta da 697 franchi a 800 franchi. Anche per i cacciatori residenti fuori Cantone è previsto un aumento della tassa di licenza del 14,8 per cento. Vi sono due motivi a favore di tale aumento: da un lato è necessario compensare il calo delle entrate dalla vendita di licenze registrato negli ultimi anni, e d'altro lato la caccia di ottobre comporterà minori entrate dalla caccia speciale. Solo con l'aumento delle tasse per la licenza di caccia sarà possibile garantire anche in futuro che i proventi dalle tasse di licenza e di abbattimento nonché da altre entrate legate alla caccia coprano almeno le spese generate dalla caccia stessa.

La procedura di consultazione relativa alla revisione parziale della legge cantonale sulla caccia e dell'ordinanza sulla caccia, avviata quest'oggi, durerà fino al 22 febbraio 2016. Entrambi i progetti saranno trattati dal Gran Consiglio nella sessione di ottobre 2016.

Persona di riferimento
Consigliere di Stato Dr. Mario Cavigelli, direttore del Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste dei Grigioni, tel. 081 257 36 01, e-mail mario.cavigelli@bvfd.gr.ch