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Sessione: 07.12.2022

La Svizzera vanta una tradizione umanitaria. Accoglie persone la cui integrità fisica e la cui vita sono minacciate. I confini tra la politica d'asilo e la politica migratoria non sono però netti. I migranti economici abusano della menzionata tradizione umanitaria. Essi gravano estremamente sulla Cassa dello Stato. La popolazione teme che i costi esploderanno e che la criminalità nonché i problemi sociali a ciò correlati aumenteranno.

Stando alle proiezioni più recenti, in un prossimo futuro dobbiamo aspettarci circa 100 000 richiedenti l'asilo e altri 70 000 rifugiati provenienti dall'Ucraina. Nel mese di ottobre 2022, il numero di richiedenti l'asilo sarebbe aumentato del 20 per cento rispetto al mese precedente. Nell'ottobre di quest'anno, in Svizzera è inoltre stato concesso lo statuto di protezione S a 2360 persone rifugiate dall'Ucraina. Si leva la richiesta di rafforzare il corpo delle guardie di confine con militi dell'esercito.

Anche i Grigioni quale Cantone di confine (Engadina e valli meridionali) devono occuparsi di questa situazione e trarre conclusioni nonché adottare misure (collocamento, istruzione scolastica, ecc.).

I membri della frazione dell'UDC sono preoccupati. Essi pongono perciò al Governo le seguenti domande:

  1. Come si presenta – in termini numerici – l'occupazione dei centri d'asilo, degli alloggi e di strutture simili nel Cantone e nelle sue regioni?
  2. Quali misure sono previste in caso di sovraoccupazione e sovraccarico degli alloggi attualmente assegnati nelle regioni? Quali alloggi e strutture sono in fase di pianificazione o previsti quale riserva e dove è prevista la realizzazione di simili strutture?
  3. Nel nostro Cantone a quanto ammonta la quota di persone del settore dell'asilo e dei rifugiati coinvolte in interventi di polizia, procedimenti d'indagine di polizia e procedimenti penali (Procura pubblica, tribunali penali) e quale cittadinanza hanno queste persone?
  4. A quanto ammonta il numero di rifugiati provenienti dall'Ucraina e a quanto ammonta il numero di persone con statuto di protezione S?
  5. A quanto ammonta – suddiviso per nazionalità – il numero di rifugiati e di richiedenti l'asilo assistiti e alloggiati (da parte di istituzioni private) nelle regioni al di fuori delle strutture esistenti del Cantone?
  6. Quali sono le conseguenze finanziarie per il Cantone e per i suoi comuni attualmente e in caso di scenario peggiore?
  7. Con riguardo alla situazione dei rifugiati e dell'asilo che occorre attendersi, la chiusura dei posti di polizia di Castasegna, Martina e Campocologno è opportuna ed è ancora sensato e responsabile dal punto di vista degli interventi e delle risorse del personale che questi posti di polizia vengano serviti a partire da Scuol, Samedan e Poschiavo? Se no, il Governo è disposto ad annullare in tempi rapidi la chiusura di questi posti di polizia (beninteso posti di confine!), non da ultimo per garantire le funzioni di polizia/la sicurezza della popolazione offrendo una presenza stazionaria della polizia nelle valli laterali?
  8. Il Governo è disposto a informare mensilmente i comuni e la popolazione cantonale in merito alle cifre e ai costi attuali nel settore dell'asilo e dei rifugiati e, se del caso, in quale forma (strategia d'informazione)?

Coira, 7 dicembre 2022

Salis, Metzger, Candrian, Adank, Brandenburger, Butzerin, Casutt, Cortesi, Della Cà, Dürler, Favre Accola, Gort, Grass, Hefti, Hug, Koch, Krättli, Lehner, Menghini-Inauen, Morf, Rauch, Roffler, Sgier, Stocker, Weber

Risposta del Governo

In merito alla domanda 1: il 20.02.2023 il tasso di occupazione dei centri d'asilo, degli alloggi e di strutture simili nel Cantone ammontava al 64,74% e si contavano 516 persone del settore dell'asilo tradizionale e 471 persone provenienti dall'Ucraina con statuto di protezione S.

In merito alla domanda 2: per ciascuna ubicazione e struttura viene definito un numero massimo possibile di collocamenti, che in caso di difficoltà di collocamento può essere leggermente superato per poco tempo. Il numero massimo di collocamenti è stato superato l'ultima volta nel 2015 per alcune settimane. Attualmente sono a disposizione 14 alloggi collettivi pronti a essere posti in esercizio nei comuni seguenti: Arosa, Cazis, Davos (2), Disentis, Coira (4), Churwalden, Grüsch, Laax, Roveredo, Trimmis e Val Müstair nonché il centro di partenza Flüeli. All'occorrenza vi sono a disposizione un alloggio di maggiori dimensioni in territorio del Comune di Luzein e uno nel Comune di Samedan nonché una struttura sotterranea a Coira che possono essere posti in esercizio in poco tempo.

In merito alla domanda 3: nel 2022 la quota di persone del settore dell'asilo e dei rifugiati coinvolte in interventi di polizia si è attestata al 4%, quella di persone con statuto di protezione S allo 0,1%. Per quanto riguarda il settore dell'asilo e dei rifugiati, le nazionalità coinvolte erano le seguenti: Eritrea (17%), Algeria (14%), Iraq (10%), Afghanistan (8%), Georgia (8%), Siria (7%), Serbia (5%).

In merito alla domanda 4: in totale al Cantone dei Grigioni sono state assegnate 1798 persone provenienti dall'Ucraina, di cui 1738 con statuto di protezione S (stato 20.02.2023). In data 20.02.2023 1415 di queste persone soggiornavano nel Cantone dei Grigioni.

In merito alla domanda 5: in data 20.02.2023 soggiornavano nel Cantone dei Grigioni complessivamente 1361 persone del settore dei rifugiati e dell'asilo. 822 persone abitavano al di fuori delle strutture del Cantone esistenti (in alloggi privati). 203 persone Afghanistan, 3 persone Albania, 2 persone Angola, 1 persona Bielorussia, 1 persona Bosnia, 5 persone Camerun, 34 persone Cina, 2 persone Congo, 1 persona Côte d'Ivoire, 1 persona Croazia, 236 persone Eritrea, 17 persone Etiopia, 21 persone Iran, 31 persone Iraq, 13 persone Kosovo, 1 persona Libia, 2 persone Nigeria, 4 persone Pakistan, 3 persone Russia, 17 persone Serbia, 76 persone Siria, 41 persone Somalia, 48 persone Sri Lanka, 3 persone Sudan, 1 persona Tanzania, 45 persone Turchia, 1 persona Uganda, 8 persone apolidi, 1 persona di origine sconosciuta. 945 persone delle 1415 persone provenienti dall'Ucraina abitavano in alloggi privati (stato 20.02.2023). 980 persone con statuto di protezione S erano assistite dai servizi sociali cantonali (stato 20.02.2023).

In merito alla domanda 6: le conseguenze finanziarie dipendono dalla durata del soggiorno nel Cantone dei Grigioni. Nei primi anni, di norma richiedenti l'asilo, persone ammesse provvisoriamente, persone con statuto di protezione S, rifugiati riconosciuti e ammessi provvisoriamente non sono attivi professionalmente e vengono sostenuti dal punto di vista linguistico e professionale nel quadro dell'Agenda Integrazione Svizzera (AIS). A seconda dello statuto, la Confederazione versa al Cantone o ai comuni somme forfettarie globali utilizzate per sostenere queste persone. Nel quadro dell'incarico Niederer del 9.12.2015 concernente la ripartizione solidale dei costi per l'aiuto sociale di rifugiati riconosciuti il Governo ha adeguato le somme forfettarie globali che vengono versate ai comuni all'entità del dossier dei rifugiati riconosciuti e ammessi provvisoriamente. Da rilevamenti a campione è emerso che con il meccanismo di ripartizione le prestazioni assistenziali risultano completamente coperte nella grande maggioranza dei casi. A seguito della prassi attuale, nei primi cinque o sette anni le spese a carico del Cantone e dei Comuni nel settore delle prestazioni assistenziali sono perciò nulle o relativamente esigue.

In merito alla domanda 7: sono stati chiusi i posti di polizia di Martina e di Campocologno. A Castasegna l'infrastruttura d'ufficio viene tuttora utilizzata. Con la strategia immobiliare cantonale è stata decisa la realizzazione di nove centri amministrativi regionali forti, distribuiti sul territorio cantonale. Nel frattempo otto di essi sono stati realizzati. In ognuno di questi centri si è insediata anche la Polizia cantonale dei Grigioni. Oggi, a seguito della mobilità creata negli ultimi anni in ambito informatico e dei veicoli, dal profilo tattico e organizzativo la Polizia cantonale dei Grigioni è molto agile e non più legata all'ubicazione. La centralizzazione delle forze in Engadina Alta, in Valposchiavo e in Engadina Bassa si è dimostrata valida e favorisce la presenza mobile della Polizia cantonale dei Grigioni in tutta l'area d'intervento. Questa circostanza ha effetti positivi sui tempi di intervento. A seguito dell'evoluzione della società è diventato molto difficile riuscire a mantenere il personale nelle valli meridionali. Le ubicazioni di servizio più piccole non sono più al passo con i tempi e nemmeno risultano conciliabili con la promozione di posti di lavoro attrattivi.

In merito alla domanda 8: la Confederazione versa trimestralmente la somma forfettaria globale e la quota base della somma forfettaria per il soccorso d'emergenza; la quota parte di compensazione della somma forfettaria per il soccorso d'emergenza e la somma forfettaria per spese amministrative vengono tuttavia versate ai Cantoni annualmente. Una pubblicazione mensile delle cifre attuali non è perciò possibile. Le spese e i ricavi effettivi sono reperibili nel conto annuale cantonale per il settore dell'asilo, mentre le cifre della statistica sull'asilo vengono pubblicate dalla Segreteria di Stato della migrazione SEM (https://www.sem.admin.ch/sem/it/home/publiservice/statistik/asylstatistik.html).

1° marzo 2023