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Sessione: 16.02.2010
Nel dicembre 2009, il Gruppo svizzero per le regioni di montagna "SAB" ha pubblicato su questo tema un documento molto interessante, che illustra il previsto drammatico peggioramento dell'assistenza medica di base nelle regioni indicate.

Quanto riferito di recente dai media grigionesi conferma questa evoluzione. Attualmente, sia in Engadina Bassa sia in Surselva devono essere chiusi degli studi medici poiché, nonostante intense ricerche, non si trova un successore. Secondo il presidente dell'Ordine dei medici grigioni Hansjakob Michel è urgentemente necessario intervenire, se non si vuole che la situazione diventi ancor più precaria per quanto riguarda l'assistenza medica di base nelle regioni di montagna e negli spazi rurali.

I possibili motivi di questa evoluzione sono:

• condizioni di lavoro non al passo con i tempi, come l'elevato carico per i servizi di picchetto e gli interventi d'urgenza;

• guadagni troppo bassi, tra l'altro a causa dei valori del punto tariffale relativamente bassi e a causa della riduzione delle tariffe di laboratorio;

• a ciò si aggiunge che, a causa del numerus clausus per gli studenti in medicina, viene formato un numero insufficiente di medici svizzeri e che l'interesse a specializzarsi in medicina generale per diventare medico di famiglia è troppo basso tra gli studenti.

Per contrastare la mancanza di medici di famiglia, nel suo documento la SAB propone una serie di misure, tra le quali:

• creazione di un piano cantonale per l'assistenza medica di base;

• facilitazioni nell'apertura di uno studio medico o nell'organizzazione di uno studio medico collettivo come procedure d'autorizzazione agevolate o la garanzia di mutui rimborsabili (analogamente alle misure per l'insediamento di nuove imprese nell'ambito della promozione economica);

• soppressione del numerus clausus;

• aumento delle tariffe Tarmed, uniformazione dei valori del punto tariffale.

Le firmatarie e i firmatari partono dal presupposto che il Governo grigionese sia consapevole della problematica descritta e pongono perciò le seguenti domande:

1. Con quali misure il Governo intende far fronte all'incombente carenza di medici di famiglia sul territorio cantonale?

2. Il Governo è disposto a intervenire presso i competenti uffici federali a favore di misure mirate come l'abolizione del numerus clausus e l'uniformazione dei valori del punto tariffale?

Coira, 16 febbraio 2010

Darms-Landolt, Portner, Peer, Barandun, Baselgia-Brunner, Berni, Berther (Sedrun), Bezzola (Zernez), Bleiker, Blumenthal, Bondolfi, Brandenburger, Brüesch, Bucher-Brini, Buchli, Bühler-Flury, Butzerin, Caduff, Cahannes Renggli, Castelberg-Fleischhauer, Casty, Casutt, Caviezel (Pitasch), Caviezel-Sutter (Thusis), Cavigelli, Christoffel-Casty, Dermont, Dudli, Fallet, Fasani, Federspiel, Feltscher, Florin-Caluori, Geisseler, Giovanoli, Hardegger, Jaag, Jäger, Jeker, Jenny, Kleis-Kümin, Kollegger, Krättli-Lori, Loepfe, Mani-Heldstab, Märchy-Michel, Marti, Menge, Mengotti, Meyer Persili (Coira), Meyer-Grass (Klosters Dorf), Michel, Niederer, Noi-Togni, Parolini, Parpan, Pedrini, Peyer, Pfister, Plozza, Quinter, Ragettli, Ratti, Rizzi, Sax, Stiffler, Stoffel (Hinterrhein), Tenchio, Thomann, Thöny, Thurner-Steier, Trepp, Troncana-Sauer, Vetsch (Pragg-Jenaz), Wettstein, Cattaneo, Clalüna, Gunzinger, Hartmann (Küblis), Locher Benguerel, Loi, Mainetti


Risposta del Governo

Il Governo è consapevole della problematica relativa all'assistenza da parte di un medico di famiglia nelle regioni periferiche. Una buona assistenza medica di base va garantita anche nelle regioni periferiche.

Quali motivi per la rinuncia a rilevare uno studio medico in una valle, i medici interessati adducono in particolare il tempo di presenza troppo elevato nello studio medico, lo "scarso" guadagno, l'assenza di possibilità di carriera e di perfezionamento professionale, le grandi distanze dai centri, la ridotta offerta culturale, la mancata disponibilità del partner a vivere in una regione di montagna e l'elevato prezzo per rilevare lo studio.

La problematica dell'assistenza da parte di un medico di famiglia nelle regioni periferiche va affrontata sia con misure a livello federale, sia con misure a livello cantonale e comunale.

Oltre alla Confederazione e al Cantone, anche i comuni possono provvedere a migliori condizioni quadro per i loro medici di famiglia, ad esempio tramite contratti per medici condotti e abitazioni per i medici.

Nel dicembre 2005, un gruppo di lavoro istituito dalla Commissione per la sanità e la politica sociale e composto da rappresentanti del Gran Consiglio, dei medici di famiglia e dell'Ufficio dell'igiene pubblica ha presentato un rapporto sulla garanzia dell'assistenza medica di base e d'emergenza nel Cantone dei Grigioni. Nel marzo 2006 la Segreteria del Gran Consiglio ha posto questo rapporto a conoscenza di tutte le cerchie interessate. Il rapporto elenca possibili misure attuabili dalla politica, dagli assicuratori malattia, dagli ospedali, dall'Ordine dei medici grigioni e dai singoli ospedali.

Le misure proposte nel documento del Gruppo svizzero per le regioni di montagna per contrastare la carenza di medici di famiglia nelle regioni di montagna e nelle aree rurali non sono nuove e, per quanto riguarda il Cantone, sono in ampia misura già state attuate.

Risposte alle domande

1. Il Governo, più precisamente il Dipartimento competente, ha adottato le misure seguenti per garantire l'assistenza medica di base nel Cantone:
- Il Governo sostiene il servizio di pronto soccorso dei medici liberi professionisti tramite la concessione di contributi alla formazione dell'ammontare di fr. 2'000.-- per il corso di base e fr. 500.-- per il corso di aggiornamento, nonché di un contributo annuo di fr. 2'000 per ogni medico per l'equipaggiamento di medico di servizio.
- Nell'aprile dello scorso anno, il Dipartimento competente ha chiesto al capo del Dipartimento federale dell'interno di annullare l'abbassamento delle tariffe per le analisi di laboratorio. Questo abbassamento si troverebbe in contrasto con il postulato riconosciuto da tutti di promuovere l'attrattiva dell'attività di medico di base. Purtroppo l'intervento non ha avuto successo.
- Con decreto del 25 agosto 2009, il Governo ha approvato il progetto "Capricorn", che mira a creare dei posti di formazione in studi medici per futuri fornitori di assistenza di base, conquistando in tal modo le nuove leve per la medicina di famiglia nel nostro Cantone. Per garantire l'effettivo degli studi medici di base oggi esistenti, il Cantone partecipa al finanziamento di quattro posti di formazione per medici assistenti, ciascuno per un periodo di sei mesi.
- Nei limiti delle loro possibilità, il Governo e il Dipartimento competente si sono pronunciati a favore della concessione ai medici grigionesi dello stesso valore del punto tariffale TARMED dei loro colleghi della Svizzera orientale. Dall'inizio di quest'anno la richiesta è diventata realtà. Da quel momento i medici grigionesi dispongono dello stesso valore del punto tariffale TARMED dei loro colleghi della Svizzera orientale.
- Il blocco delle ammissioni per medici di base è stato abrogato con effetto al 1° gennaio 2010.
- La procedura per l'ottenimento di un'autorizzazione all'esercizio della professione nel Cantone è stata semplificata.
- La riorganizzazione del servizio di pronto soccorso regionale di competenza dei medici (garanzia del servizio di pronto soccorso in collaborazione con l'ospedale regionale), proposta dall'Ordine dei medici grigioni, è stata approvata.
- Quale misura di maggiore attualità per rafforzare in generale la medicina di famiglia, il Governo prevede di porre in consultazione nelle prossime settimane una bozza per una revisione parziale della legge sull'igiene pubblica con la quale si intende abrogare la limitazione del diritto di dispensazione diretta di medicamenti da parte dei medici che esercitano in località nelle quali vi sono farmacie che garantiscono un servizio di pronto soccorso.

Il Governo e il Dipartimento competente sono pronti a esaminare altre misure che rientrano nel loro settore di competenza.

2. Tramite il Dipartimento competente, il Governo si impegna a livello federale a favore delle richieste dei medici di famiglia grigionesi, in particolare in seno alla Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS). Esso è fermamente convinto che interventi comuni dei Cantoni presso le competenti autorità federali abbiano maggiori possibilità di successo rispetto a interventi di un singolo Cantone. Per quanto riguarda il valore del punto tariffale va osservato che, conformemente a quanto stabilito dalla LAMal, questo va discusso e concordato tra gli assicuratori e i medici. In seno alla CDS il Dipartimento competente si impegna nei limiti delle sue possibilità anche per l'abolizione del numerus clausus. Il numerus clausus è uno dei motivi per i quali ben presto negli ospedali svizzeri la metà dei medici assistenti, come pure una parte considerevole dei medici dirigenti, disporrà di un diploma in medicina rilasciato all'estero.

12 maggio 2010