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Sessione: 19.10.2010
L'art. 4 della legge sulla promozione dell'assistenza ai bambini complementare alla famiglia nel Cantone dei Grigioni (CSC 548.300) del 18 maggio 2003 disciplina come segue la competenza dei comuni:

"I comuni definiscono il fabbisogno di servizi di assistenza ai bambini complementare alla famiglia in collaborazione con i fornitori di servizi riconosciuti."

L'Associazione professionale per l'assistenza ai bambini nei Grigioni coordina il rilevamento del fabbisogno presso gli offerenti riconosciuti. L'Ufficio cantonale del servizio sociale presenta ai comuni per il riconoscimento la pianificazione del fabbisogno che ne risulta per l'anno seguente. Gli uffici e i servizi cantonali coinvolti interpretano in modo diverso l'articolo 4, ciò che ha anche portato a una prassi diversa presso i comuni. Questa circostanza dovrebbe prossimamente fare sì che a questo proposito venga auspicato un chiarimento giuridico.

1a interpretazione: i comuni devono riconoscere integralmente il fabbisogno comunicato per l'anno seguente, così come il fabbisogno comunicato a posteriori per l'anno in corso.

2a interpretazione: i comuni devono riconoscere integralmente il fabbisogno comunicato per l'anno seguente. Sono liberi di riconoscere integralmente o parzialmente il fabbisogno comunicato a posteriori per l'anno in corso oppure di non riconoscerlo del tutto.

3a interpretazione: i comuni sono liberi di riconoscere il fabbisogno comunicato integralmente o parzialmente oppure di non riconoscerlo del tutto.

Affinché i comuni possano sfruttare un eventuale margine di manovra, deve essere loro permesso di chiedere agli offerenti indicazioni in merito a chi esercita l'autorità parentale, quali il loro reddito e la loro sostanza o il loro volume d'impiego.

Dalle interpretazioni totalmente o parzialmente contraddittorie riguardo al margine di manovra dei comuni risulta incertezza giuridica per i comuni stessi, per gli offerenti di custodia di bambini complementare alla famiglia e per le persone esercitanti l'autorità parentale che ricorrono a queste offerte.

Per questo motivo i firmatari chiedono al Governo di rivedere la legge sulla promozione dell'assistenza ai bambini complementare alla famiglia con l'obiettivo di disciplinare chiaramente il margine di manovra dei comuni relativo al riconoscimento della pianificazione del fabbisogno.

Coira, 19 ottobre 2010

Casanova-Maron, Kleis-Kümin, Parolini, Bondolfi, Caluori, Claus, Conrad, Engler, Gunzinger, Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Kappeler, Kollegger (Coira), Kunz (Fläsch), Kunz (Coira), Lorez-Meuli, Märchy-Caduff, Marti, Michael (Donat), Michel, Nick, Niederer, Niggli-Mathis (Grüsch), Papa, Pedrini, Perl, Pfäffli, Rathgeb, Righetti, Steck-Rauch, Tenchio, Tomaschett-Berther (Trun), Troncana-Sauer


Risposta del Governo

La legge sulla promozione dell'assistenza ai bambini complementare alla famiglia nel Cantone dei Grigioni (CSC 548.300) disciplina il cofinanziamento da parte di comuni e Cantone di offerte per l'assistenza ai bambini in età prescolare e scolare, al di fuori dei periodi di lezioni obbligatorie. A favore della promozione della custodia di bambini complementare alla famiglia nel senso di una moderna politica familiare e sociale che considera le esigenze dell'economia e del mercato del lavoro (politica familiare) vi sono in primo luogo i motivi seguenti:

1. Il numero di bambini che rimangono abbandonati a sé stessi e che sono quindi minacciati nelle loro possibilità di sviluppo viene ridotto e per i bambini che vivono in condizioni difficili i contatti sociali supplementari sono particolarmente importanti.

2. Migliore garanzia dell'esistenza per le famiglie e meno assistenza pubblica.

3. Il mercato del lavoro in Svizzera dipende in misura crescente dal know-how e dall'impegno professionale delle donne.

Nel Rapporto sulle famiglie nei Grigioni (messaggio del Governo al Gran Consiglio, quaderno n. 15/2002-2003) è stato riconfermato l'obiettivo di migliorare la conciliabilità di famiglia e attività lucrativa.

Secondo l'art. 4 della legge, i comuni definiscono il fabbisogno di servizi di assistenza ai bambini complementare alla famiglia in collaborazione con i fornitori di servizi riconosciuti. Entro il 31 maggio dell'anno precedente i comuni inoltrano all'Ufficio cantonale del servizio sociale i risultati della pianificazione del fabbisogno per l'anno successivo (disposizioni esecutive, art. 3). In questo modo il cofinanziamento può essere inserito nel preventivo ordinario, ma notifiche posteriori del fabbisogno rendono più difficile la pianificazione del cofinanziamento.

Di principio, a medio termine vi è da attendersi un'ulteriore crescita del fabbisogno. La struttura d'età dei bambini dati in custodia non lascia ancora prevedere delle partenze e il finanziamento iniziale della Confederazione è stato prolungato fino alla fine del 2015. Notifiche posteriori sono principalmente dovute a una mobilità professionale sovracomunale delle giovani famiglie, a traslochi tra comuni nel Cantone, ad arrivi da altri Cantoni e alla pianificazione familiare, che avviene nella sfera privata. La determinazione del fabbisogno sulla base di queste notifiche deve avvenire ai sensi della moderna politica familiare decisa dal Gran Consiglio.

Nella decisione relativa alla configurazione del finanziamento, il Gran Consiglio ha optato per un sussidio base di Cantone e comuni, a prescindere dalla capacità economica dei genitori. Di conseguenza, le decisioni relative alla determinazione del fabbisogno non possono fondarsi sull'esercizio di un'attività lucrativa, sul reddito o sulla sostanza di chi esercita l'autorità parentale. Secondo le indicazioni dell'incaricato cantonale della protezione dei dati, la richiesta da parte di Cantone e comuni di indicazioni orientate al soggetto, quali il reddito, la sostanza o il grado d'occupazione di chi esercita l'autorità parentale non è ammessa. Se un comune intende gestire la determinazione del fabbisogno a prescindere dalla richiesta dimostrata, compete a esso definire criteri idonei oppure respingere le richieste per posti supplementari.

Il Governo riconosce le sfide attualmente esistenti per comuni e Cantone relative alla pianificazione dei sussidi per il cofinanziamento delle offerte. Esso continua a perseguire gli obiettivi di una moderna politica familiare e sociale decisa dal Gran Consiglio, tenendo conto delle esigenze dell'economia e del mercato del lavoro. Secondo il Governo, una revisione della legge relativa al cofinanziamento delle offerte allo scopo di migliorare la sicurezza della pianificazione non è utile. Per i motivi esposti, il Governo è contrario a una revisione della legge sulla promozione dell'assistenza ai bambini complementare alla famiglia nel Cantone dei Grigioni e chiede al Gran Consiglio di non accogliere il presente incarico.

20 dicembre 2010