Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 18.04.2011
Il termine cleantech indica un tipo di gestione rispettosa delle risorse e quindi sostenibile. Il settore delle tecnologie pulite include tutti i produttori e i servizi nel campo dello sviluppo, della produzione e dell'utilizzo di tecnologie pulite. Se una tecnologia è pulita non si definisce in base alla domanda "Cosa viene prodotto?", bensì alle domande "Come viene prodotto?" e "A quale scopo viene usato il prodotto?". In Svizzera si stima che siano attive 160'000 persone nel settore delle tecnologie pulite. Ciò corrisponde al 4,5 percento di tutte le persone occupate. Il potenziale di crescita è considerato molto elevato.

Nel settore delle tecnologie pulite la Svizzera occupa oggi una posizione relativamente buona, nonostante negli ultimi dieci anni abbia perso importanza. Il "Masterplan Cleantech Svizzera" della Confederazione individua dunque una necessità d'azione. Negli ultimi anni la concorrenza internazionale ha recuperato posizioni e ha in parte superato ampiamente la Svizzera. Con il "Masterplan Cleantech Svizzera", che si rivolge alla Confederazione, ai Cantoni, alle imprese e ad altre istituzioni, la Svizzera deve recuperare un ruolo trainante.

In questo contesto vengono poste le seguenti domande al Governo:

1. Come valuta il Governo il Masterplan Cleantech Svizzera e le affermazioni principali in esso contenute, nonché in generale l'importanza delle tecnologie pulite per il futuro ecologico ed economico del nostro Paese?

2. Quale ruolo vede il Governo per il Cantone dei Grigioni in relazione alle tecnologie pulite e alle loro possibilità e potenziali di sviluppo?

3. Il Governo è disposto a elaborare un strategia grigionese relativa alle tecnologie pulite e a sostenere in modo particolare questo settore, nel senso di una promozione economica mirata?

4. Il Governo è eventualmente disposto a rivedere la legge sulla promozione dello sviluppo economico anche nel senso che venga perseguito lo scopo di creare un cluster nel settore delle tecnologie pulite, promuovendo insediamenti adeguati, la formazione di specialisti e il loro inserimento nella rete internazionale, nonché ulteriori provvedimenti appropriati?

Coira, 18 aprile 2011

Pult, Thöny, Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Jaag, Locher Benguerel, Müller (Davos Platz), Noi-Togni, Peyer, Trepp, Michel (Igis), Monigatti, Pedrini (Soazza)

Risposta del Governo

Il "Masterplan Cleantech Svizzera" persegue lo scopo di sviluppare in Svizzera delle competenze in materia di tecnologie pulite entro il 2020, che primeggino a livello mondiale. Ciò implica considerevoli progressi nel campo del trasferimento di sapere e di tecnologie, fatto che deve portare a una maggiore interconnessione tra il sapere delle imprese e quello delle scuole universitarie. Inoltre, questo fatto contribuirà a rafforzare sensibilmente la competitività in questo settore. L'obiettivo consiste nell'assumere il ruolo di leader nella produzione ed esportazione di prodotti realizzati con tecnologie pulite. Ciò porterà alla creazione di posti di lavoro di qualità elevata e duraturi. Il Cantone ritiene grande il potenziale di sviluppo in questo settore.

Riguardo alla domanda 1: gli obiettivi fissati sono considerati giusti e le misure e le raccomandazioni che ne derivano finalizzate all'obiettivo. Si tratta di regolamentare il futuro ecologico ed economico del nostro Paese, nonché l'approvvigionamento energetico, in particolare nell'ambito dell'attuale discussione sull'abbandono dell'energia nucleare. Le soluzioni con energie rinnovabili concorrenziali vanno sostenute e portate avanti.

Riguardo alla domanda 2: il Governo è convinto che lo sfruttamento della forza idrica e di altre energie rinnovabili abbia una grande importanza all'interno del settore delle energie pulite. Il Governo e anche altre imprese grigionesi attive nel settore delle energie pulite intendono assicurare con misure adeguate il riaggancio al settore delle energie pulite. Ciò va garantito con un trasferimento mirato di sapere e di tecnologie. Inoltre, presso le scuole specializzate superiori e la scuola universitaria professionale vanno sviluppate conoscenze tecnologiche da poter trasferire a imprese esistenti con offerte di perfezionamento professionale adeguate. Tali conoscenze devono anche poter favorire l'insediamento di nuove imprese.

Riguardo alla domanda 3: il "Masterplan Cleantech Svizzera" elaborato offre un quadro strategico anche per i Grigioni. L'elaborazione di una strategia grigionese relativa alle tecnologie pulite non è quindi necessaria. Il Governo è disposto a sostenere progetti nel settore delle tecnologie pulite conciliabili con i principi della legge sullo sviluppo economico (LSE; CSC 932.100). È possibile un sostegno, dato che questi progetti innovativi hanno i loro mercati di sbocco fuori Cantone e inoltre creano posti di lavoro.

Riguardo alla domanda 4: il Governo è disposto a indicare in forma adeguata nell'ambito della revisione della legge sullo sviluppo economico l'incremento della creazione di cluster, tra i quali rientra anche il settore delle tecnologie pulite. Inoltre, fino al 30 settembre 2011 la legge sulle scuole universitarie e sugli istituti di ricerca sarà in consultazione. Questa legge-quadro offre la possibilità di stabilire dei punti chiave di ricerca tramite mandati di prestazione con sussidi globali. È previsto di promuovere cicli di studio orientati alle tecnologie, fatto che permette anche il coinvolgimento del settore delle tecnologie pulite. Al riguardo, occorre verificare con quali istituti potrebbero essere creati valori aggiunti supplementari per l'economia regionale che abbiano eventualmente effetti positivi anche sul settore delle tecnologie pulite. Nell'ambito della nuova politica regionale, il Cantone sta lavorando a un progetto che prevede il trasferimento di sapere e tecnologie (TST), nonché l'interconnessione dei diversi consorzi TST e delle reti tecnologiche.

La formazione di cluster e il rafforzamento del settore delle tecnologie pulite dipendono fondamentalmente dall'impegno degli imprenditori che si danno da fare a favore dello sviluppo dei potenziali in diversi settori, ai sensi di una strategia comune.

1° luglio 2011