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Sessione: 03.12.2012
Il Governo ha comunicato oggi che il Cantone dei Grigioni ha acquistato la metà del pacchetto azionario del 24,6 % detenuto da Alpiq. Secondo quanto comunicato dal Governo, il Cantone non intende detenere a lungo le nuove quote azionarie, bensì trasferirle a breve – medio termine a un nuovo partner strategico (azionista sostitutivo). Ai comuni si vuole proporre l'acquisto di una parte delle azioni acquisite tramite un "fondo separato".

Questo investimento finanziario è un affare dell'ordine di grandezza superiore ai 100 milioni di franchi (capitalizzazione in borsa di Repower pari a circa 880 milioni di franchi). Il gruppo PLD esige perciò che il Governo informi in modo completo in merito ai dettagli della transazione e alle intenzioni del Cantone, segnatamente in merito al prezzo d'acquisto, alla valutazione dei rischi per i contribuenti, alla forma di partecipazione dei comuni, alle condizioni poste al nuovo investitore strategico, nonché agli ulteriori passi previsti.

Coira, 3 dicembre 2012

Kunz (Coira), Bezzola (Samedan), Burkhardt, Casanova-Maron, Claus, Engler, Giacomelli, Gunzinger, Hartmann (Champfèr), Hartmann (Coira), Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jenny, Kasper, Krättli-Lori, Marti, Michael (Castasegna), Michel (Davos Monstein), Nick, Niggli (Samedan), Pfäffli, Steck-Rauch, Stiffler (Coira), Troncana-Sauer, Valär, Waidacher, Wieland, Zweifel-Disch, Patt, Rodigari

Risposta del Governo

Il 4 dicembre 2012, su proposta della Conferenza dei presidenti, il Gran Consiglio ha respinto l'urgenza della presente interpellanza (cfr. PGC 2012/2013; 473, 475, 531). Il Governo prende dunque posizione in merito all'interpellanza del gruppo PLD nei termini di evasione ordinari e lo fa come segue:

Il comunicato del Governo del 3 dicembre 2012 si trova in relazione alla decisione emanata il 13 novembre 2012 dalla Commissione federale delle offerte pubbliche di acquisto (COPA) in merito alla domanda del Cantone dei Grigioni e di Axpo quali azionisti principali di Repower, con la quale il Cantone e Axpo, nel quadro della prevista transazione, hanno chiesto l'accertamento dell'inesistenza di un obbligo di offerta nei confronti degli azionisti di minoranza o la concessione di un'eccezione dall'obbligo di offerta conformemente al diritto delle borse. Il comunicato stampa menzionato è stato emesso a seguito dell'ordine della COPA secondo il quale la pubblicazione della presa di posizione del consiglio d'amministrazione di Repower in merito alla transazione, unitamente al dispositivo della decisione della COPA e all'indicazione del diritto di presentare opposizione, avrebbe dovuto avvenire immediatamente dopo la comunicazione della sottoscrizione del contratto di compravendita di azioni e la pubblicazione della decisione della COPA. Per via della complessità della materia, non è possibile rendere noti tutti i dettagli della transazione, cosa che è addirittura vietata da ragioni di diritto delle borse e dei cartelli.

Nella loro domanda comune alla COPA, il Cantone e Axpo hanno osservato che le quote azionarie acquisite pari al 12,3 % ciascuno (struttura transitoria) non verranno inserite in modo duraturo nel portafoglio, bensì a breve-medio termine verranno in gran parte (min. 15,6 %, max. 21,4 %) cedute in proprietà a un nuovo partner strategico (azionista sostitutivo; struttura finale). A questo riguardo, il Cantone prevede di inserire permanentemente nei propri fondi fino al 3 % della quota azionaria del 12,3 % appena acquisita. Va ripreso anche un altro 6 % delle azioni di Repower, che entro un periodo stimato in cinque anni dovrà confluire in un fondo separato, al quale si intende far partecipare i comuni, che potranno contribuire attivamente alla gestione di questo fondo. Questa "società con partecipazione dei comuni" al momento ancora non esiste; essa dovrà essere definita più in dettaglio nel discorso politico. La quota azionaria rimanente del Cantone, pari al 3,3 %, andrà alienata insieme alla partecipazione appena acquisita da Axpo, pari al 12,3 % (vale a dire complessivamente almeno il 15,6 %), a un azionista sostitutivo strategico idoneo.

Con una nuova convenzione tra azionisti, il Cantone e Axpo hanno disciplinato i principi fondamentali della loro posizione quali azionisti principali di Repower e il previsto trasferimento delle azioni. Dal profilo contenutistico si è rimasti fedeli alla precedente convenzione tra gli azionisti del 1999. Il Cantone e Axpo non vogliono un maggiore controllo su Repower. Entrambi i partner desiderano garantire la continuità dell'azionariato di Repower, contribuendo così a mantenere la stabilità dell'azienda.

Conformemente alla convenzione tra gli azionisti, il Cantone e Axpo conservano per il periodo transitorio gli attuali rapporti di forza nella composizione e nell'esercizio del diritto di voto del consiglio d'amministrazione di Repower. Il Cantone continuerà dunque a nominare sei membri e Axpo tre membri del consiglio d'amministrazione composto da 12 persone. I tre seggi nel consiglio d'amministrazione finora occupati da Alpiq verranno occupati entro l'assemblea generale di Repower del 15 maggio 2013 da membri indipendenti in possesso delle necessarie competenze professionali. Saranno proposti da Axpo, ma nominati insieme. Tutte le decisioni importanti per Repower continueranno inoltre a richiedere l'unanimità delle parti aderenti alla convenzione tra gli azionisti, vale a dire il consenso del Cantone e di Axpo (diritto di veto).

Sulla base della nuova convenzione tra gli azionisti, il Cantone e Axpo si sono impegnati a mantenere Repower un'azienda elettrica grigionese, ma attiva a livello internazionale, autonoma, di diritto privato e gestita secondo principi economicoaziendali. Il sostegno a Repower da parte di un gruppo di azionisti che prometta la piena garanzia per il fatto che Repower possa continuare ad avere successo sul mercato europeo dell'elettricità quale impresa integrata a tutti i livelli non deve quindi essere fornito solo fino al coinvolgimento di un nuovo investitore idoneo, bensì deve continuare anche in seguito.

La transazione avverrà presumibilmente nel primo trimestre 2013. Le condizioni di attuazione per quanto riguarda il diritto svizzero sulla concorrenza sono già soddisfatte; rimangono ancora in sospeso soltanto le autorizzazioni e le conferme di due autorità in materia di concorrenza estere (Ungheria, Germania). Le parti si sono accordate per mantenere il riserbo sull'ammontare del prezzo pagato per la transazione, non da ultimo per non restringere più del necessario il margine di manovra per l'implementazione della struttura finale (coinvolgimento dell'investitore terzo, ossia dell'azionista sostitutivo).

Per quanto ammesso dalle disposizioni del diritto sulle borse e sui cartelli, le informazioni qui esposte sono già state fornite direttamente il 7 dicembre 2012 dal competente rappresentante del Governo alla commissione della gestione del Gran Consiglio, alla commissione per l'ambiente i trasporti e l'energia, nonché alla commissione preparatoria concernente l'iniziativa sul carbone. Così facendo, il Governo ha adempito, nel limite delle possibilità, il suo obbligo di informare. Esso potrà informare in merito agli ulteriori passi appena i corrispondenti contenuti avranno raggiunto il necessario grado di concretizzazione.

06 marzo 2013