Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 29.08.2013
La realizzazione di strade, edifici e altri impianti infrastrutturali comporta l'impiego di un gran numero di materiali che a lungo termine sono disponibili solo in misura limitata. Per questo motivo è giusto che anche nel settore edile vengano riciclati i materiali riutilizzabili. Nel caso di materiali che vengono importati nei Grigioni, un maggiore riutilizzo porta anche a un maggiore valore aggiunto nei Grigioni. Nei Grigioni, le basi legali necessarie per una gestione efficiente dei materiali da costruzione sono perlopiù presenti. Tuttavia, gran parte dei materiali riciclabili non viene ancora riutilizzata, oppure viene riutilizzata in quantità insufficiente. Ne sono degli esempi il materiale di demolizione non separato proveniente dall'edilizia, il conglomerato bituminoso o i tubi in materiale sintetico delle canalizzazioni.

I motivi delle percentuali di riutilizzo al momento ancora ridotte e della richiesta limitata di materiali da costruzione riciclati sono il mercato che funziona solo limitatamente, ad es. a causa della mancanza di accettazione da parte di committenti e pianificatori, oppure i requisiti (norme) non adeguati ai materiali riciclati.

Per aumentare il riutilizzo di materiali da costruzione nei Grigioni, il Governo viene incaricato di:

- adottare misure volte a incrementare l'utilizzo di materiali da costruzione riciclati;

- provvedere a creare condizioni di mercato funzionanti per quanto riguarda i materiali di costruzione riciclati;

- assumere un ruolo esemplare per quanto riguarda l'edificazione e la gestione sostenibili nel quadro di tutte le costruzioni future (edilizia e genio civile) cofinanziate dall'ente pubblico.

Coira, 29 agosto 2013

Kappeler, Conrad, Geisseler, Aebli, Baselgia-Brunner, Berther (Disentis/Mustér), Bezzola (Zernez), Blumenthal, Brandenburger, Bucher-Brini, Caduff, Caluori, Casutt Renatus, Casutt-Derungs Silvia, Cavegn, Engler, Florin-Caluori, Frigg-Walt, Hartmann (Champfèr), Holzinger-Loretz, Jaag, Jenny (Arosa), Joos, Kasper, Kleis-Kümin, Locher Benguerel, Lorez-Meuli, Märchy-Caduff, Meyer-Grass, Montalta, Parolini, Parpan, Pedrini, Peyer, Pfenninger, Pult, Righetti, Steck-Rauch, Stiffler (Davos Platz), Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Trepp, Waidacher, Bürgi-Büchel, Decurtins-Jermann, Degonda, Deplazes, Monigatti, Pfister

Risposta del Governo

Con oltre 65 milioni di tonnellate all'anno, i rifiuti edili rappresentano il maggior flusso di rifiuti della Svizzera e comprendono un elevato potenziale di riciclaggio. Una gran parte di questi rifiuti edili viene già oggi trattata e riutilizzata per produrre materie prime secondarie ai sensi delle direttive della legislazione sulla protezione dell'ambiente, nonché ai sensi delle corrispondenti direttive della Confederazione e del Cantone. Nel quadro della revisione in corso al momento della legge federale sulla protezione dell'ambiente, i cicli dei materiali ancora aperti vanno chiusi in misura maggiore, affinché la necessità di materie prime e la quantità di rifiuti possano essere ridotte. I provvedimenti previsti dal Consiglio federale quale controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "Per un'economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde)" seguono i principi della sussidiarietà, della proporzionalità, nonché della sostenibilità economica.

Per motivi di efficienza e di utilizzo sostenibile delle risorse, in linea di principio andrebbe riutilizzata una quota possibilmente alta di materiali da costruzione minerali e, nel caso ideale, i materiali da costruzione riciclati andrebbero impiegati in modo massiccio. L'edificazione sostenibile non può tuttavia limitarsi al massimo riutilizzo di materiali da costruzione, bensì deve comprendere anche la qualità e la durata di un edificio, fatto che in fin dei conti ha un effetto sulla sua economicità. Bisogna inoltre tenere presente che i materiali da costruzione secondari non sono idonei a ogni progetto di costruzione. Ad esempio, nel caso di strade forestali e agricole i materiali da costruzione riciclati vengono utilizzati solo in modo limitato, siccome possono provocare effetti collaterali indesiderati per la biologia forestale e l'agricoltura.

Per il mercato delle materie prime secondarie, nei Grigioni esistono inoltre determinate particolarità che ammettono un grado di riciclaggio massimo solo a determinate condizioni. Da un lato, il volume di mercato in molte valli è ridotto per motivi strutturali, quindi la produzione di prodotti riciclati di qualità risulta difficile. D'altro lato, per motivi climatici e topografici le infrastrutture e i materiali da costruzione sono sottoposti a requisiti particolari.

Il Cantone, quale committente impiega già oggi materiali da costruzione riciclati e tendenzialmente ne sta aumentando la quota, se essi adempiono le corrispondenti norme e se l'economicità è data. Per aumentare l'utilizzo di materie prime secondarie, come ad esempio il conglomerato bituminoso, nel settore della costruzione stradale vengono analizzate intensamente le possibilità di utilizzo, con il coinvolgimento dei produttori locali. Nell'edilizia, il Cantone prescrive condizioni standard per la costruzione sostenibile e le integra nei contratti con gli impresari. Nel quadro dei bandi di concorso del Cantone vengono inoltre richiesti standard ecologici minimi (ad es. Minergie-Eco) che prescrivono l'utilizzo di calcestruzzo riciclato. In questo modo viene già oggi prestata attenzione al maggiore impiego di materiali da costruzione secondari e viene consolidata la funzione di modello.

In considerazione delle grandi quantità di conglomerato bituminoso e di materiale di demolizione non separato presente nei punti di raccolta e di separazione per rifiuti edili, il Governo riconosce comunque una necessità di azione a livello cantonale. Esso è perciò disposto a far esaminare delle misure volte ad aumentare l'impiego di materiali da costruzione secondari che siano tecnicamente possibili, nonché economicamente sostenibili e sensate. Il Governo non ritiene invece opportuno provvedere a degli atti normativi dell'autorità per delle "condizioni di mercato funzionanti". Ciò risulta controproducente e cela il pericolo di falsi incentivi. Sulla base delle argomentazioni di cui sopra, il Governo respinge anche la prescrizione assoluta dell'utilizzo di materiali da costruzione secondari per tutte le costruzioni future cofinanziate dal Cantone. Il Governo è perciò disposto ad accogliere parzialmente l'incarico con le limitazioni citate.

30 ottobre 2013