Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 22.10.2013
Nel programma di Governo 2013–2016, il Governo grigionese ha definito la promozione economica un tema centrale. Per quanto riguarda le imposte, esso ha stabilito che la buona posizione nell'onere dell'imposta sugli utili va mantenuta (messaggio n. 11/2011-2012, p. 1288). Nelle sue intenzioni strategiche, il Governo ha previsto che la competitività della piazza imprenditoriale dei Grigioni va mantenuta e leggermente migliorata con imposte sugli utili e sul capitale moderate (punto centrale di sviluppo PCSv 24).

Nel frattempo, purtroppo non si può più parlare di una buona posizione nell'onere dell'imposta sugli utili, soprattutto per quanto riguarda le PMI: con un utile netto di 80'000 franchi e un capitale di 2 milioni di franchi, nei Grigioni (Coira) le imposte ammontano a 21'370 franchi. Solo a Basilea e a Delémont si pagano imposte più elevate. Anche per quanto riguarda le piccole società anonime (utile 30'000 franchi e capitale 100'000 franchi) i Grigioni si trovano al 19° posto nella classifica dei Cantoni (fonte: Amministrazione federale delle contribuzioni, Onere fiscale in Svizzera, 2013). Questo mostra che nel paragone fiscale intercantonale i Grigioni, per le categorie di società di capitali più diverse, non sono più competitivi. Una riduzione dell'aliquota d'imposta dall'attuale 5,5% al 4,5% è perciò una necessità che, in considerazione degli interventi fatti in occasione della discussione dell'incarico Nigg (vedi protocollo del Gran Consiglio del 24 ottobre 2012, p. 385 segg.), deve essere limitata al Cantone. In questo modo, in futuro il Cantone e i comuni dovranno avere aliquote d'imposta separate nella legge fiscale cantonale.

Per mantenere la piazza imprenditoriale nei Grigioni e in considerazione del fatto che per motivi di politica finanziaria l'aliquota dell'imposta sugli utili al momento non può essere ulteriormente ridotta, le possibilità di ammortamento degli investimenti a scapito dell'utile vanno tuttavia strutturate come nelle prassi del Cantone più attrattivo. Gli ammortamenti rafforzano la base finanziaria dell'impresa, garantiscono la sua indipendenza e promuovono quindi altri investimenti. Le aliquote d'ammortamento vengono stabilite dall'Amministrazione delle imposte. Secondo l'avviso delle firmatarie e dei firmatari, le aliquote d'ammortamento vanno aumentate (ad esempio ammortamenti di case d'abitazione e per il personale 4% invece del 2%, edifici artigianali 8% invece del 4%, costruzioni mobili 25% invece del 20%). Il sistema degli ammortamenti immediati andrebbe strutturato in modo tale che per quanto riguarda il singolo attivo i Grigioni riprendano la struttura del Cantone di volta in volta più attrattivo a questo riguardo. A beneficiare di un adeguamento delle aliquote d'ammortamento e della prassi degli ammortamenti immediati non sarebbero solo le persone giuridiche, bensì anche i lavoratori indipendenti (ditte individuali, società in nome collettivo e in accomandita).

Riassumendo, le firmatarie e i firmatari invitano perciò il Governo, cumulativamente o quale alternativa, a:

- procedere a una riduzione fiscale per persone giuridiche dell'1% al 4,5% quale nuova aliquota fiscale cantonale e a lasciare invariata l'aliquota fiscale per i comuni al 5,5% e/o

- procedere a un aumento di conseguenza delle aliquote d'ammortamento a seconda del valore patrimoniale attivato al livello del Cantone più attrattivo e strutturare il sistema degli ammortamenti immediati alla stregua del sistema di ammortamento più attrattivo nel paragone intercantonale.

Coira, 22 ottobre 2013

Kunz (Coira), Barandun, Bezzola (Zernez), Burkhardt, Casanova-Maron, Claus, Clavadetscher, Engler, Fontana, Furrer-Cabalzar, Giacomelli, Hartmann (Coira), Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jenny (Arosa), Krättli-Lori, Kunz (Fläsch), Marti, Michael (Castasegna), Niggli (Samedan), Pfäffli, Rosa, Steck-Rauch, Stiffler (Coira), Troncana-Sauer, Valär, Vetsch (Pragg-Jenaz), Wieland, Zweifel-Disch, Candrian, Felix (Scuol), Jenny (Klosters), Kuoni, Patt

Risposta del Governo

Il gruppo PLD chiede da un lato la riduzione dell'aliquota dell'imposta sugli utili per l'imposta cantonale e quindi anche dell'imposta di culto (art. 3 cpv. 2 della legge sulle imposte per il Cantone dei Grigioni; LIG) dal 5,5 al 4,5 per cento. D'altro lato, le quote d'ammortamento devono essere adeguate a quelle del Cantone con la regolamentazione maggiormente favorevole all'economia.

Nella sessione di ottobre 2012, contrariamente alla proposta del Governo, il Gran Consiglio ha respinto l'incarico Nigg con cui veniva chiesta la riduzione dell'aliquota dell'imposta sugli utili dal 5,5 al 4,5 per cento per l'imposta cantonale, per l'imposta supplementare e per l'imposta di culto. Nella sessione di ottobre 2013, l'incarico Kunz, che chiedeva una riduzione dell'imposta sugli utili per tutte le sovranità fiscali a un onere fiscale effettivo del 12 o del 13 per cento, è stato ritirato a seguito delle perdite calcolate. In risposta a questo incarico, il Governo si è espresso contro trasferimenti di oneri tra i comuni e il Cantone nel quadro della determinazione delle aliquote dell'imposta sugli utili, siccome in contrasto con i valori indicativi di politica finanziaria del Gran Consiglio (PGC | 2013/2014, p. 226); questa decisione va rispettata.

Con la riduzione chiesta dell'aliquota dell'imposta sugli utili, l'onere fiscale effettivo diminuirebbe dal 16,68 al 15,91 per cento. Con un gettito fiscale pari a 65 milioni di franchi, le minori entrate per il Cantone sarebbero pari a circa 11,4 milioni di franchi e per le Chiese di Stato a circa 1,2 milioni di franchi. Lo sgravio per le persone giuridiche nell'ambito dell'imposta sugli utili ammonterebbe a 0,77 punti percentuali. Per i confronti intercantonali dell'onere, le cifre del Cantone registrerebbero un lieve miglioramento.

La verifica e l'eventuale riduzione dell'onere dell'imposta sugli utili anche nel rapporto intercantonale sono parte del programma di Governo 2013-2016 (punto centrale di sviluppo politica fiscale, PCSv 24; messaggio quaderno n. 11 / 2011-2012, p. 1255 segg.). Tuttavia, i provvedimenti nell'ambito dell'imposta sugli utili non possono essere attuati solamente in considerazione del programma di Governo. Essi vanno considerati alla luce della concorrenza fiscale intercantonale, della finanziabilità delle minori entrate, che con le decisioni relative alla riforma PF non è in ogni caso migliorata, dell'effetto del provvedimento sulla piazza economica dei Grigioni, ecc. Il Gran Consiglio ha incaricato il Governo di illustrare una visione generale e una strategia per la promozione dello sviluppo economico del Cantone dei Grigioni (incarico Caduff concernente una pausa di riflessione riguardo alla revisione totale della legge sullo sviluppo economico). Questo incarico è stato accolto con 105 voti contro 0 (PGC 1 | 2013/2014, p. 12) e i corrispondenti lavori sono già in corso. Il Governo è dell'avviso che la questione dell'entità dell'imposta sugli utili del Cantone, dell'imposta supplementare e dell'imposta di culto vada discussa e decisa assieme a questa visione generale della piazza economica. In questo contesto andrà anche considerato il valore indicativo citato del Gran Consiglio concernente i trasferimenti di oneri tra i comuni e il Cantone. In vista della finanziabilità del provvedimento, andrà considerato anche lo sviluppo della riforma III dell'imposizione delle imprese e le sue possibili conseguenze sul bilancio statale che, oltre a perdite nell'imposta sugli utili, rischia di subire anche minori entrate dovute alla NPC della Confederazione.

La seconda parte dell'incarico chiede l'aumento delle aliquote d'ammortamento per poter ovviare alle possibilità limitate della riduzione dell'imposta sugli utili. Se però le perdite dovute alla riduzione dell'aliquota dell'imposta sugli utili non possono essere finanziate, il Cantone e i comuni non possono nemmeno permettersi perdite dall'aumento delle aliquote d'ammortamento. Queste perdite non sono meno reali solo perché meno trasparenti. Il Governo ritiene che la richiesta sia parzialmente inattuabile anche dal punto di vista giuridico. Secondo gli art. 32 e 81 LIG possono essere dedotti gli ammortamenti aziendali motivati. Le aliquote di ammortamento stabilite dal Governo (e non dall'Amministrazione delle imposte) devono basarsi sul deprezzamento effettivo delle immobilizzazioni. Inoltre, le aliquote d'ammortamento devono essere identiche per Confederazione e Cantone, siccome degli scostamenti non sarebbero né giustificabili oggettivamente, né ragionevoli dal punto di vista amministrativo e sarebbero contrari al principio dell'armonizzazione fiscale verticale. Aliquote d'ammortamento diverse sarebbero probabilmente in contrasto anche con l'art. 84 della Costituzione cantonale, secondo cui gli oneri amministrativi per le imprese vanno mantenuti al livello più basso possibile. Il Governo respinge dunque l'aumento delle aliquote d'ammortamento ordinarie. Nel campo degli ammortamenti immediati vi è invece un margine di manovra maggiore, siccome il diritto federale a questo proposito rimanda alle regolamentazioni cantonali. Il Governo è perciò disposto a verificare l'entità degli ammortamenti immediati, orientandosi però alla correttezza oggettiva della soluzione e non alle aliquote d'ammortamento regolamentate più elevate in un altro Cantone.

Il Governo è disposto ad accogliere l'incarico con le limitazioni citate.

22 gennaio 2014