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Sessione: 13.06.2014
A seguito di diverse possibilità di deduzione fiscale, la revisione della legge sulle imposte del 2009, posta in vigore nel gennaio 2010, ha portato ad alcune riduzioni dei premi delle casse malati senza dubbio non motivate da ragioni di politica sociale. Il messaggio del Governo relativo alla correzione di questi effetti, che interessano soprattutto il ceto medio, è stato approvato all'unanimità dal Gran Consiglio nell'agosto 2013.

Nella risposta all'interpellanza Trepp del 22 ottobre 2013, il Governo non ha fornito informazioni supplementari relative a ulteriori effetti della revisione della legge sulle imposte di allora. Il Governo ha argomentato che sarebbe stato troppo dispendioso rispondere alle domande poste e ha rinviato alla possibilità di presentare un incarico.

Nell'ottobre 2012, un incarico del granconsigliere Peyer che chiedeva di migliorare i dati statistici del Cantone è stato accolto a larga maggioranza dal Gran Consiglio. Non può non essere nell'interesse del Dipartimento delle finanze svolgere controlli dei risultati di revisioni della legge fiscale, nonché analizzare gli effetti, quelli negativi così come quelli positivi, e metterli a disposizione della popolazione.

Per poter disporre di una visione d'insieme e per creare la necessaria trasparenza sono tuttavia assolutamente necessarie le cifre relative agli effetti fiscali della revisione della legge sulle imposte del 2009 per i redditi alti, medi e bassi e per le persone giuridiche, nonché le cifre relative alle perdite fiscali per Cantone e comuni. Questi effetti, considerati negativi da ampie parti della popolazione, sono nettamente più vasti e importanti rispetto a quelli che hanno portato a riduzioni dei premi delle casse malati non motivate da ragioni di politica sociale.

Le firmatarie e i firmatari pregano perciò il Governo di sottoporre la revisione della legge fiscale 2009 a un'analisi degli effetti e a rispondere tra le altre cose alle domande già poste il 10 dicembre 2013:

1. A quanto ammontano le perdite fiscali per i comuni e il Cantone negli anni 2010 – 2013 risultanti dall'imposizione delle persone fisiche e giuridiche dall'entrata in vigore della riforma fiscale dell'agosto 2009? Le perdite per i 10 comuni più grandi vanno indicate separatamente.

2. A quanto ammonta la riduzione fiscale annua media degli anni 2010 – 2013 per i redditi superiori ai 300'000, superiori ai 150'000, superiori agli 80'000 e inferiori agli 80'000 franchi?

Coira, 13 giugno 2014

Trepp, Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Jaag, Locher Benguerel, Müller (Davos Platz), Peyer, Pfenninger, Pult, Thöny, Deplazes, Hensel, Monigatti

Risposta del Governo

Con l'incarico si chiedono delle cifre relative alle conseguenze finanziarie della revisione parziale della legge sulle imposte del giugno 2009. Si chiede di determinare le perdite fiscali per gli anni fiscali 2010 – 2013 per il Cantone e per tutti i comuni, nonché per i 10 comuni più grandi in diverse categorie di reddito.

Con la revisione parziale 2009 sono state modificate molte disposizioni e si è proceduto a diversi adeguamenti al diritto federale armonizzato. In sostanza, la revisione ha interessato i punti seguenti:
- compensazione della progressione a freddo già a partire da una differenza del tre per cento
- aumento delle deduzioni per i figli e dell'importo massimo delle spese per la custodia dei figli
- riduzione dell'aliquota massima dell'imposta sulla sostanza e aumento degli importi esenti da imposta
- riduzione dalla tariffa progressiva dell'imposta sugli utili con aliquota massima del 7 per cento all'aliquota proporzionale dell'imposta sugli utili del 5,5 per cento
- introduzione dell'autodenuncia esente da pena
- trasferimento della riforma II dell'imposizione delle imprese nel diritto cantonale
. fattispecie che giustificano un differimento in caso di prelevamenti privati, affitto e divisione successoria
. introduzione del principio dell'apporto di capitale
. liquidazione privilegiata in caso di cessazione dell'attività lucrativa indipendente

Con la compensazione della progressione a freddo si evita che entrate più elevate dovute esclusivamente al rincaro portino a un onere fiscale percentualmente superiore e che le deduzioni vengano relativizzate dal rincaro. Questa indicizzazione interessa quasi tutti gli importi in franchi stabiliti nella legge sulle imposte, comprese le tariffe fiscali progressive. La compensazione della progressione a freddo non porta a uno spostamento delle condizioni di aggravio; essa serve proprio a evitare spostamenti dell'aggravio. Il calcolo delle perdite comporterebbe un onere enorme senza produrre un risultato significativo. Il Governo non considera sensato tale onere e vi rinuncia. È per contro possibile calcolare le conseguenze delle deduzioni più elevate per i figli e dell'aumento dell'importo massimo delle spese per la custodia dei figli, dell'imposta sulla sostanza modificata (aliquota e importi esenti), nonché dell'aliquota inferiore dell'imposta sugli utili. Le conseguenze finanziarie dell'autodenuncia esente da pena non possono essere calcolate poiché non è dato sapere quali casi sarebbero stati individuati senza autodenuncia e quali imposte penali avrebbero potuto essere riscosse. Le conseguenze della riforma II dell'imposizione delle imprese non possono essere quantificate. Per quanto riguarda le fattispecie che giustificano un differimento, il sostrato fiscale non va perso, viene semplicemente rilevato in un secondo momento. Il principio degli apporti di capitale ha quale conseguenza che gli apporti di capitale effettuati a suo tempo possono essere rimborsati esenti da imposta e non vengono distribuiti quali dividendi. Questi rimborsi degli apporti di capitale non risultano dagli atti fiscali, ragione per cui non possono essere determinate minori entrate. Le perdite da liquidazioni privilegiate imperative secondo il diritto federale dovrebbero essere calcolate nei singoli casi, ciò che secondo il Governo non è attuabile.

Le conseguenze devono essere calcolate per gli anni fiscali 2010 – 2013. L'anno fiscale 2013 non può però ancora essere calcolato; una quantità di dati significativa dovrebbe essere disponibile solo da metà 2015. Le conseguenze devono essere determinate per diversi gruppi di reddito; il Governo parte dal presupposto che con i redditi indicati nella domanda 2 siano intesi redditi lordi. I calcoli devono anche essere realizzati per tutti i comuni e separatamente per i 10 comuni più grandi. Per la determinazione della dimensione dei comuni ci si baserà sul numero di abitanti.

Il Governo è disposto ad accogliere l'incarico nella misura descritta. I risultati saranno pubblicati entro la fine di novembre 2014 sulla homepage dell'Amministrazione delle imposte.

15 agosto 2014