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Sessione: 21.04.2015
Nell'inverno 2014/2015 il passo del Lucomagno è stato tenuto aperto per la quindicesima volta durante il periodo invernale. Una convenzione riguardo all'apertura invernale stipulata tra il Cantone dei Grigioni e il Cantone Ticino nonché con l'associazione Pro Lucmagn, competente per la manutenzione stradale, disciplina l'esercizio invernale del passo del Lucomagno per un periodo di tempo indeterminato.

L'apertura invernale comporta dei vantaggi per la Surselva e la valle di Blenio sia sotto il profilo economico sia sotto quello socioculturale. Inoltre, dal punto di vista topografico e della raggiungibilità della Surselva e delle sue zone a vocazione turistica (soprattutto con riguardo a Sedrun-Andermatt/Disentis/Breil-Brigels-Waltensburg/Obersaxen-Mundaun), il passo del Lucomagno è di primaria importanza. Durante i lunghi mesi invernali il passo del Lucomagno è l'unico collegamento fra la Surselva e il Ticino nonché l'Italia settentrionale.

La frequenza delle valanghe sul passo del Lucomagno è straordinariamente elevata. Ad esempio, durante l'inverno 2013/2014 sono state registrate 71 valanghe che hanno raggiunto la strada del passo (57 spontanee, 14 indotte con esplosivo). Tra inizio novembre 2013 e fine aprile 2014, la strada del passo è rimasta aperta per 131 giorni e chiusa per 50 giorni. L'imprevedibilità della natura comporta incertezze per gli ospiti e in parte li scoraggia dal mettersi in viaggio verso la Surselva. Oltre che mediante misure edilizie, la sicurezza potrebbe essere aumentata notevolmente in maniera immediata già grazie a investimenti di modesta entità nell'attività di brillamento anche sul versante ticinese.

A causa dell'elevata importanza di tale collegamento, le firmatarie e i firmatari invitano il Governo (se necessario anche insieme al Cantone Ticino) ad adottare ulteriori misure al fine di riuscire a ridurre in maniera consistente e immediata i giorni di chiusura del passo del Lucomagno.

Il Governo viene invitato a definire la futura strategia di potenziamento del passo del Lucomagno insieme al Consiglio di Stato ticinese e a integrarla nel programma di costruzione delle strade 2017/2020 nonché ad adottare ulteriori misure efficaci.


Coira, 21 aprile 2015

Blumenthal, Cajacob, Tomaschett (Breil), Albertin, Alig, Buchli-Mannhart, Caduff, Casutt-Derungs, Crameri, Darms-Landolt, Dosch, Epp, Fasani, Felix (Haldenstein), Geisseler, Kunfermann, Märchy-Caduff, Niederer, Sax, Tenchio, Tomaschett-Berther (Trun), Cantieni, Heini

Risposta del Governo

Dal semestre invernale 2000/2001 il passo del Lucomagno viene tenuto aperto grazie all'associazione Pro Lucmagn. Nel 2010 la fine della fase sperimentale ha rappresentato l'occasione per procedere a un aggiornamento dell'analisi dei rischi predisposta nel 1998 dal SLF. Ne sono state ricavate le seguenti informazioni: 

Riduzione dei giorni di chiusura
Il passo del Lucomagno viene tenuto aperto grazie alle misure "chiusura" (versante sud) nonché "chiusura & brillamento" (versante nord). In tal modo è stato possibile ridurre le giornate di chiusura del passo da una media di 155 a una media di 37 giorni. Il numero esiguo di valanghe riversatesi sulla strada aperta mette in evidenza che la strategia adottata per la messa in sicurezza della strada del passo era corretta. Il numero dei giorni di chiusura (solo a causa di valanghe) risultato inferiore rispetto alle previsioni dimostra che il passo è stato tenuto aperto il più a lungo possibile garantendo un livello di sicurezza elevato. Tuttavia, è necessario osservare che la strategia di sicurezza dipende in linea di principio dalle valutazioni e dalle misure adottate dalle persone responsabili per la sicurezza.

L'elevata variabilità dei periodi di apertura tra i diversi anni (da un minimo di 8 a un massimo di 126 giorni di chiusura) dimostra quanto, con le misure selezionate, l'apertura invernale dipenda dalle condizioni meteorologiche e della neve. Con l'adozione di ulteriori misure organizzative, nella migliore delle ipotesi il numero di chiusure notturne potrebbe essere ridotto di circa 6 notti. Tuttavia, ciò genererebbe costi sproporzionati.

I rischi principali sono legati ai canali valangari 30 e 34 (a nord della galleria Scopi, GR) nonché S13 (Acquacalda, TI). Questi tre canali valangari generano quasi la metà dei rischi iniziali. Pertanto, la realizzazione di gallerie artificiali in questi canali valangari comporterebbe dei miglioramenti riguardo alla continuità e all'estensione dei periodi di apertura. Tuttavia, a fronte di tali provvedimenti vi sono costi elevati. Per l'attuazione di misure in linea di principio non va considerato solamente un singolo canale valangario, dato che in condizioni meteorologiche e di neve simili diversi canali valangari presentano il medesimo grado di criticità. Per questo motivo, misure edilizie risultano sensate solo a condizione che le soluzioni scelte riguardo a tutti i canali valangari siano coordinate all'interno di una strategia complessiva. In base allo studio dell'SLF, il Cantone dei Grigioni e il Cantone Ticino procederanno a un esame approfondito delle soluzioni proposte, con particolare riguardo anche ai costi. 

Strategia di potenziamento del passo del Lucomagno
Nei prossimi 20 anni il Cantone dei Grigioni e il Cantone Ticino si troveranno a dover mettere a disposizione ingenti mezzi finanziari per la conservazione del valore della strada del Lucomagno tra Disentis/Mustér e Olivone. Sul versante grigionese del passo sono necessari interventi di sistemazione riguardo a numerosi manufatti e alla carreggiata per un valore superiore a 70 milioni di franchi. Attualmente il Cantone Ticino sta lavorando a una strategia di sistemazione per il tratto tra Olivone e la cima del passo. Non è ancora possibile stimare con precisione l'investimento necessario. Tuttavia, anche in questo caso è ipotizzabile un importo nell'ordine delle diverse decine di milioni di franchi. In considerazione dell'ingente investimento necessario per la sistemazione della strada del Lucomagno, a breve e a medio termine sarà difficile realizzare un ulteriore potenziamento mirato a migliorare la sicurezza invernale.

Il Governo è disposto ad accogliere l'incarico secondo quanto espresso nelle considerazioni e lo sostiene nei limiti di un esame approfondito delle soluzioni proposte riguardo ai canali valangari 30 e 34 situati in territorio grigionese. Inoltre, è previsto che gli ampi interventi di sistemazione dell'infrastruttura stradale esistente vengano tenuti in considerazione nel programma di costruzione delle strade 2017 - 2020.

3 giugno 2015