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Sessione: 21.04.2015
In diversi documenti strategici del Cantone (progetto territoriale GR, Agenda 2030, rapporto economico) il rafforzamento dei centri regionali è definito quale misura contro il calo demografico e la contrazione dell'economia nelle zone periferiche. È previsto che i centri regionali assumano la funzione di snodi per l'economia e i servizi e che quindi diano la possibilità agli abitanti di mantenere il proprio domicilio anche in zone isolate o di trasferire il proprio domicilio in zone isolate.

Il Governo viene ora incaricato di sostenere tale processo e di illustrare strategie riguardo alla dotazione dei centri regionali, affinché questi ultimi siano in grado di assumere la funzione a loro attribuita di snodo per l'economia e i servizi nelle regioni. Il Governo viene invitato a illustrare quali disposizioni devono essere adeguate concretamente nel quadro di una revisione della legge sui comuni e/o di eventuali ulteriori atti normativi cantonali al fine di:

• promuovere infrastrutture ad esempio nei settori dei trasporti, dell'istruzione, delle telecomunicazioni, della sanità, della pubblica amministrazione e dell'urbanizzazione di aree produttive o industriali, al fine di rafforzare le regioni in maniera mirata;

• predisporre modelli di cooperazione e di compensazione tra comuni, i quali garantiscano un migliore coordinamento tra i vantaggi e gli svantaggi dei centri (regionali) con le possibilità e le esigenze dei restanti comuni della regione e li compensino, al fine di rafforzare le regioni.

Inoltre, il Governo viene incaricato di definire il fabbisogno finanziario per tale progetto futuro nell'ottica dei prossimi 10 anni e di presentare una proposta di finanziamento.

Coira, 21 aprile 2015

Casutt-Derungs, Grass, Sax, Albertin, Alig, Blumenthal, Bondolfi, Bucher-Brini, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Caduff, Caluori, Cavegn, Caviezel (Davos Clavadel), Crameri, Darms-Landolt, Deplazes, Dosch, Epp, Fasani, Foffa, Gartmann-Albin, Geisseler, Hardegger, Jaag, Jeker, Joos, Kasper, Kunfermann, Locher Benguerel, Mani-Heldstab, Märchy-Caduff, Marti, Mathis, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Niederer, Papa, Pedrini, Schneider, Steiger, Stiffler (Davos Platz), Tenchio, Thomann-Frank, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Widmer-Spreiter, Zanetti, Cajacob, Cantieni, Ellemunter, Sigron

Risposta del Governo

In diversi documenti strategici, in particolare anche negli orientamenti contenuti nel rapporto «Sviluppo economico nel Cantone dei Grigioni» (messaggio del Governo quaderno n. 5/2014-2015), il Governo manifesta l'intenzione di insistere sulla decentralizzazione degli insediamenti nel Cantone e osserva che a tal fine è tra l'altro necessario rafforzare i centri regionali. In linea di principio, tali centri devono disporre di un'offerta di servizi pubblici e privati dotati di attrattiva riguardo a spazi abitativi, tempo libero, salute e turismo, affinché siano in grado di assumere la funzione a loro attribuita di snodo per l'economia e i servizi. La configurazione dei centri stessi dipende dal potenziale di una regione. Le relative basi per l'elaborazione di strategie sono state realizzate con il sostegno del Cantone e con il coinvolgimento di rappresentanti di interessi regionali ad esempio nel quadro dell'elaborazione del progetto territoriale e dell'Agenda 2030.

Secondo il Governo, le basi legislative esistenti sono sufficienti per rafforzare le regioni tramite la realizzazione di infrastrutture. In base alla legislazione vigente, il Cantone garantisce ad esempio collegamenti capillari tramite la manutenzione e il potenziamento adeguato delle infrastrutture stradali esistenti. In via integrativa, l'offerta garantita dai trasporti pubblici è ampia. Per quanto riguarda il settore della formazione, contributi per investimenti destinati alla realizzazione di edifici e impianti sportivi scolastici vanno a beneficio delle regioni grazie alle forfetarie per allievo proporzionate appunto al numero di allievi. Con la revisione parziale della legge sulle scuole medie, nel settore della formazione superiore è stata incrementata la forfetaria d'investimento per scuole medie private, per cui vengono promossi anche investimenti nell'infrastruttura regionale. Inoltre, ogni anno il Cantone spende somme notevoli anche al fine di mantenere il sistema di assistenza ospedaliera regionale, in particolare per quanto concerne prestazioni economicamente di interesse generale. In aggiunta, mediante il raggruppamento di singole unità amministrative nei centri regionali, il Cantone promuove il loro rafforzamento in maniera mirata. Al fine di sostenere gli investimenti di terzi, nel quadro dei crediti d'impegno relativi al programma per il turismo 2014-2021 e del credito quadro d'impegno per l'infrastruttura (fatta salva la decisione del Gran Consiglio riguardo a quest'ultimo) sono annualmente disponibili ulteriori fondi per svariati milioni orientati a strategie di sviluppo regionali al fine di rafforzare lo sviluppo economico mediante la realizzazione di progetti e di infrastrutture.

Il rafforzamento dei centri regionali è funzionale al raggiungimento di diversi obiettivi. Tuttavia, esso non richiede nuovi modelli di cooperazione e di perequazione prescritti dal Cantone. Nell'adempimento dei loro compiti, i comuni devono adeguarsi al contesto in continua mutazione e decidere in autonomia se ed eventualmente mediante quali forme di cooperazione desidererebbero adempiere ai loro compiti. A tal fine risultano particolarmente idonei i consorzi, gli accordi bilaterali e la delega alla regione. Va evitata l'emanazione di prescrizioni standardizzate obbligatorie. Ciò andrebbe nella direzione diametralmente opposta rispetto agli obiettivi principali perseguiti dalla riforma dei comuni e dalla riforma territoriale in atto. In base alla convenzione quadro per la collaborazione intercantonale con compensazione degli oneri (CQI), per la compensazione degli oneri a livello intercomunale sono disponibili gli strumenti rappresentati da un ente responsabile comune o dall'acquisto delle prestazioni. In base ai principi di sussidiarietà e di equivalenza fiscale questa compensazione va configurata in maniera tale che i beneficiari di determinate prestazioni, per quanto possibile, siano anche coloro che si fanno carico dei costi e prendono le relative decisioni. La CQI contiene le basi per la determinazione delle indennità. La forma organizzativa opportuna deve essere scelta dai comuni. Secondo il Cantone non vi è una sfera di competenza dei comuni che giustificherebbe l'emanazione di disposizioni cantonali aggiuntive riguardo a una determinata forma di cooperazione.

La questione relativa a modelli di compensazione per l'indennizzo di prestazioni dei centri è stata discussa in maniera approfondita nel quadro della riforma PF. La nuova perequazione delle risorse e la nuova compensazione degli oneri sono mirate a garantire che tutti i comuni siano in grado di finanziare i loro compiti con un onere fiscale ragionevole. La verifica dell'efficacia dimostrerà se tale obiettivo può essere raggiunto in maniera adeguata. Nell'ambito della perequazione degli oneri in ambito sociale, il Gran Consiglio ha aumentato i contributi di perequazione cantonali. Ciò va soprattutto a beneficio dei centri regionali. Va evitata la costituzione di modelli di perequazione cantonali. In caso di necessità, fondi di perequazione puramente regionali devono essere gestiti dalle regioni. Il Cantone non può e non deve imporre soluzioni regionali.

In base a tali considerazioni il Governo respinge l'incarico Casutt-Derungs.

25 giugno 2015