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Sessione: 28.08.2015
Nel marzo 2014 l'UE ha pubblicato le nuove direttive in materia di appalti. Oltre alle già note direttive sulle aggiudicazioni di mandati, quale novità è stata anche pubblicata una direttiva sull'aggiudicazione dei contratti di concessione. Queste direttive sono entrate in vigore nell'aprile 2014 e devono essere recepite nel diritto nazionale da parte degli Stati membri dell'UE entro due anni.

La direttiva sull'aggiudicazione dei contratti di concessione non produce alcun effetto sui contratti esistenti. Non è tuttavia permesso prolungare la durata di tali contratti. Tra i settori interessati dalla direttiva sull'aggiudicazione dei contratti di concessione sono ad esempio citati l'approvvigionamento energetico e termico o lo smaltimento dei rifiuti.

La Svizzera non appartiene all'UE. È tuttavia immaginabile che da parte dell'UE vengano esercitate pressioni affinché la direttiva sull'aggiudicazione dei contratti di concessione venga attuata anche in Svizzera.

In tale contesto le firmatarie e i firmatari pregano il Governo di rispondere alle seguenti domande:

1. Il Governo è al corrente delle relative attività da parte dell'UE?

2. Il Governo è a conoscenza di relativi sforzi a livello svizzero?

3. L'introduzione in Svizzera della direttiva sull'aggiudicazione dei contratti di concessione avrebbe conseguenze sulla forza idrica nei Grigioni o su eventuali riversioni pianificate in anticipo?

Coira, 28 agosto 2015

Kappeler, Baselgia-Brunner, Blumenthal, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Caluori, Casanova (Ilanz), Casutt-Derungs, Cavegn, Deplazes, Kasper, Kollegger, Lorez-Meuli, Michael (Castasegna), Paterlini, Peyer, Pult, Tomaschett-Berther (Trun), Vetsch (Pragg-Jenaz), von Ballmoos, Degiacomi

Risposta del Governo

La questione relativa all'obbligo di gara pubblica per il rilascio di una concessione, nonché al suo rapporto con il diritto in materia di appalti pubblici, è complessa e nella pratica è oggetto di discussioni controverse. Un primo importante chiarimento è stato fornito mediante la revisione parziale della legge federale sull'approvvigionamento elettrico (LAEl), nonché della legge sulle forze idriche (LUFI) nel 2012. Secondo quanto previsto da questi atti normativi, non esiste nessun obbligo di gara pubblica per il rilascio delle relative concessioni.

Nei progetti di consultazione attuali riguardanti una nuova legge federale sugli acquisti pubblici (LAPub), nonché un nuovo Concordato intercantonale sugli appalti pubblici (CIAP) vengono disciplinate per la prima volta le concessioni in materia di aggiudicazioni. A titolo di novità, il conferimento di una concessione o il trasferimento di un compito dello Stato dovranno essere considerati commessa pubblica se all'offerente competono diritti esclusivi o speciali esercitati nell'interesse pubblico, per i quali ha direttamente o indirettamente diritto a una rimunerazione o a un'indennità. Le concessioni rilasciate non in relazione a compiti dello Stato (ad es. convenzioni di privativa) in conformità alla prassi non vengono ulteriormente registrate. Il Governo ritiene appropriata questa delimitazione poiché l'applicazione generalizzata del diritto in materia di aggiudicazioni a tutti i rilasci di concessione genererebbe una quantità smisurata di procedure e, in diversi casi, si dimostrerebbe inoltre assolutamente impraticabile. Inoltre, la concezione scelta e limitante coincide in ampia misura con la direttiva UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione (direttiva 2014/23/UE del 26 febbraio 2014).

Riguardo alla domanda 1: attualmente, sotto il profilo del diritto internazionale, per la Svizzera non esiste nessun obbligo di bandire a gara pubblica il conferimento di concessioni. In questo contesto la direttiva UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione non comporta nuovi obblighi internazionali per la Svizzera, dato che produce effetti giuridici solo per gli Stati membri dell'UE. Al Governo non sono noti tentativi da parte dell'UE di far pressione nei confronti della Svizzera affinché questa adotti la disciplina relativa alle concessioni che, anche nell'UE, non in tutti gli Stati è già stata recepita del tutto nel diritto nazionale. Piuttosto, la Confederazione e i Cantoni hanno rilevato di propria iniziativa la necessità di agire a livello legislativo per quanto concerne l'aggiudicazione di concessioni e, a questo riguardo, nel quadro della revisione parallela del diritto in materia di aggiudicazione della Confederazione e dei Cantoni, hanno proceduto a un relativo chiarimento.

Riguardo alla domanda 2: con la prevista introduzione delle concessioni nell'ordinamento giuridico svizzero sulle aggiudicazioni vengono colmate le incertezze giuridiche esistenti. Rimangono escluse dall'assoggettamento le convenzioni di privativa, poiché il diritto in materia di aggiudicazioni non offre le condizioni adeguate a tale scopo. Inoltre, varie regole previste da leggi speciali (LAEl, LUFI) continuano a prevalere sulle disposizioni di aggiudicazione. Anche la direttiva UE sull'aggiudicazione prevede simili eccezioni. Il settore dei diritti d'acqua sono ad esempio esplicitamente esclusi dal campo d'applicazione della direttiva.

Riguardo alla domanda 3: il Governo non è a conoscenza di elementi che suggeriscano l'annullamento delle disposizioni legislative speciali della LUFI riguardanti la procedura di rilascio di una concessione. Inoltre, la direttiva sull'aggiudicazione dei contratti di concessione va recepita entro aprile 2016 nel diritto nazionale degli Stati membri UE, ragione per cui in questo ambito deve ancora venire a crearsi la giurisprudenza. A prescindere da ciò, attualmente non è possibile prevedere in quale misura una direttiva sull'aggiudicazione dei contratti di concessione recepita nel diritto svizzero possa soppiantare ad esempio le disposizioni speciali della LUFI. Su eventuali riversioni pianificate in anticipo questa direttiva non avrebbe nessuna influenza, poiché in quel caso si tratta proprio di avviare trattative con gli attuali concessionari escludendo la concorrenza (ossia senza gara).

14 ottobre 2015