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Sessione: 21.10.2015
In Europa la crisi economica causata nel 2008 dai banchieri non è ancora terminata. A causa del franco forte, il settore turistico avverte questa problematica in misura ancora maggiore. L'iniziativa sulle abitazioni secondarie del 2012 causa una riduzione dei posti di lavoro nelle regioni alpine. Noi non possiamo fare miracoli a livello economico. Tuttavia, invece di stare a guardare passivamente la riduzione dei posti di lavoro possiamo almeno fare i nostri "compiti a casa" nel settore degli edifici e attuare per quanto possibile lo stato attuale degli impianti edilizi.

Nel settore degli edifici, il potenziale di risparmio energetico è il più elevato. Nel 2010 il Consiglio federale ha confermato che i nostri edifici presentano elevate perdite energetiche che potrebbero essere eliminate grazie a un isolamento migliore. Nel 2011 il Consiglio federale e il Parlamento federale hanno deciso di abbandonare l'energia nucleare e di avviare la svolta energetica 2050. In questo contesto gli edifici rivestono un ruolo chiave.

Concittadini e imprenditori innovativi dimostrano ogni anno che gli edifici efficienti dal profilo energetico e gli edifici a energia positiva (PlusEnergieBauten, PEB) permettono non solo di ridurre dell'80% le perdite energetiche e le emissioni di CO2, ma generano sempre maggiori eccedenze di energia elettrica. Questa può essere pompata in alto grazie alle eccedenze di energia eolica ed essere usata all'occorrenza. In questo modo possono essere gestiti senza emissioni di CO2 non solo i nuovi edifici, i risanamenti di edifici già esistenti e le auto elettriche private, ma anche i camion da 18 t e le scavatrici.

Secondo l'Ufficio federale dell'ambiente, l'approccio PEB consiste nella riduzione delle emissioni di CO2 e nella contemporanea produzione di elettricità. Se faremo i nostri compiti a casa nel settore degli edifici, come richiede l'art. 89 Cost. dal 1990 e il Consiglio federale dal 2011, tutti i concittadini possono contribuire a ridurre le emissioni di CO2.

Le firmatarie e i firmatari chiedono al Governo di creare un sistema di incentivazione orientato alla riduzione del fabbisogno energetico, all'applicazione di progetti relativi agli impianti edilizi efficienti dal punto di vista energetico e all'utilizzo di energie rinnovabili.

Coira, 21 ottobre 2015

Blumenthal, Alig, Deplazes, Albertin, Baselgia-Brunner, Berther, Bucher-Brini, Buchli-Mannhart, Caduff, Cahenzli-Philipp (Untervaz), Caluori, Casanova (Ilanz), Casutt-Derungs, Cavegn, Caviezel (Coira), Caviezel (Davos Clavadel), Crameri, Darms-Landolt, Engler, Epp, Fasani, Geisseler, Holzinger-Loretz, Jaag, Jenny, Joos, Kunfermann, Locher Benguerel, Märchy-Caduff, Michael (Donat), Monigatti, Noi-Togni, Paterlini, Perl, Pult, Thöny, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Wieland, Altmann, Antognini, Cajacob, Degiacomi, Sgier, Sonder

Risposta del Governo

Con il presente incarico il Governo viene invitato a creare un sistema di incentivazione orientato alla riduzione del fabbisogno energetico, all'applicazione di progetti relativi agli impianti edilizi efficienti dal punto di vista energetico e all'utilizzo di energie rinnovabili. L'intervento viene motivato in particolare con il fatto che il settore degli edifici presenterebbe un elevato potenziale di risparmio energetico e che il parco edifici assumerebbe un ruolo chiave per la Strategia energetica 2050 della Confederazione.

Secondo la Costituzione federale, i Cantoni sono competenti in via primaria per l'adozione di provvedimenti nel settore dell'efficienza degli edifici, mentre nel settore del consumo energetico di impianti, apparecchi e veicoli, vale a dire segnatamente anche per quanto concerne la mobilità, la competenza spetta alla Confederazione (art. 89 cpv. 3 e 4 Cost.). Nel settore degli edifici, Confederazione e Cantoni perseguono una strategia energetica globale volta allo sfruttamento massimo dei potenziali (cfr. al riguardo anche il messaggio del Consiglio federale del 4 settembre 2013 concernente il primo pacchetto di misure della Strategia energetica 2050, FF 2013, 6489 segg., 6539). Sono inoltre in atto sforzi di armonizzazione a livello cantonale e questo non solo nel settore delle prescrizioni edilizie energetiche (modello di prescrizioni energetiche dei Cantoni, MoPEC), ma anche per quanto concerne la promozione (modello d'incentivazione armonizzato, HFM).

Il Governo ha riconosciuto il potenziale in termini di efficienza energetica nel settore degli edifici già diversi anni fa e ha adottato i relativi provvedimenti. Nei Grigioni, i risanamenti degli edifici, i rinnovi di impianti tecnico-abitativi e l'impiego di energie rinnovabili vengono promossi con contributi finanziari già dal 1994. Con la revisione della legge sull'energia del Cantone dei Grigioni (LGE; CSC 820.200), nel 2011 sono state ampliate tali possibilità e, in aggiunta, sono stati stabiliti per legge chiari obiettivi di riduzione e sostituzione (cfr. al riguardo art. 2 LGE; messaggio del Governo del 12 gennaio 2010 relativo alla LGE, quaderno n. 8/2009 – 2010, 289 segg., 313 seg.). Con un relativo programma di promozione vengono sostenuti tra l'altro risanamenti energetici completi di vecchi edifici, nuovi edifici e costruzioni sostitutive con carattere esemplare, impianti solari e scaldaacqua a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria, riscaldamenti a legna, pompe di calore, reti di teleriscaldamento e allacciamenti a reti di riscaldamento a distanza. Il volume delle promozioni a livello cantonale ammonta a circa 7 milioni di franchi all'anno. Dalle prime analisi risulta che con i provvedimenti introdotti, in particolare con i programmi di promozione ampliati, vengono raggiunti gli obiettivi di riduzione e sostituzione della LGE.

A complemento di questi programmi di promozione cantonali, dal 2010 viene gestito un Programma Edifici nazionale con sussidi promozionali per risanamenti energetici parziali. Inoltre, Swissgrid promuove impianti fotovoltaici (ad es. sui tetti degli edifici) tramite rimunerazione per l'immissione di energia a copertura dei costi (RIC).

Da queste spiegazioni risulta che le richieste formulate nell'incarico Blumenthal sono già completamente soddisfatte. Il Governo chiede pertanto di respingere l'incarico.

2 dicembre 2015