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Sessione: 08.12.2015
Nella sessione di agosto abbiamo licenziato la legge sulla promozione dello sviluppo economico nel Cantone dei Grigioni. In tale contesto è stato dibattuto anche il tema della promozione del turismo e in particolare del turismo della salute.

A mio avviso, proprio il settore del turismo della salute presenta un potenziale elevato. La popolazione invecchia sempre di più, con l'età anche le limitazioni diventano sempre maggiori. Persone che soffrono di limitazioni per motivi di salute preferiscono passare le loro vacanze in Svizzera, dato che il nostro sistema sanitario è ben sviluppato. Molti di questi ospiti hanno bisogno di prestazioni Spitex a casa e anche durante le vacanze.

In questo caso distinguiamo tre categorie:

1. proprietari di abitazioni secondarie;

2. ospiti di alberghi;

3. ospiti che vorrebbero trascorrere le loro vacanze da familiari.

Tutti questi ospiti possono aver bisogno di prestazioni Spitex. Purtroppo, ciò può rivelarsi non così semplice.

In conformità all'art. 31e cpv. 2 in unione con l'art. 31c cpv. 1 della legge sulla cura degli ammalati (CSC 506.000), i servizi con un mandato di prestazioni comunale sono tenuti a fornire le prestazioni (prestazioni di cura, prestazioni di cure acute e transitorie, prestazioni di economia domestica e di assistenza, servizio pasti) agli utenti domiciliati nel loro comprensorio di attività.

Se un utente non è domiciliato nel comprensorio di attività, il servizio Spitex può negare l'intervento anche senza motivazione (secondo quanto dichiarato dall'Ufficio dell'igiene pubblica).

I servizi senza un mandato di prestazioni comunale nonché gli infermieri diplomati riconosciuti non hanno in genere alcun obbligo di prestazione nei confronti di persone bisognose di cure e di assistenza domiciliate nei Grigioni.

Domande:

1. Il Governo riconosce la necessità di intervenire?

2. Come può essere affrontata tale problematica? Vi è un interesse da parte del Cantone ad aumentare le presenze di tale segmento di ospiti?

3. È possibile esercitare maggiore pressione sulle organizzazioni Spitex con mandato di prestazioni comunale affinché si impegnino a trovare delle soluzioni per gli utenti di cui sopra?

Coira, 8 dicembre 2015

Widmer-Spreiter, Holzinger-Loretz, Cahenzli-Philipp, Atanes, Bleiker, Blumenthal, Brandenburger, Bucher-Brini, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Casanova (Ilanz), Casty, Clalüna, Danuser, Davaz, Deplazes, Dosch, Foffa, Gartmann-Albin, Geisseler, Hardegger, Hitz-Rusch, Jaag, Jenny, Kasper, Koch (Tamins), Komminoth-Elmer, Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Märchy-Caduff, Marti, Michael (Donat), Nay, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Pedrini, Perl, Salis, Steiger, Stiffler (Davos Platz), Tenchio, Thomann-Frank, Thöny, Waidacher, Costa, Degiacomi, Föhn, Spreiter

Risposta del Governo

Secondo quanto previsto dall'art. 31e cpv. 2 della legge sulla cura degli ammalati (CSC 506.000), i servizi con un mandato di prestazioni comunale sono tenuti a fornire le prestazioni aventi diritto a sussidi (prestazioni di cura, prestazioni di cure acute e transitorie, prestazioni di economia domestica e di assistenza, servizio pasti) agli utenti domiciliati nel loro comprensorio di attività. Se un utente non è domiciliato nel comprensorio di attività, i servizi Spitex non sono tenuti a fornire le prestazioni.

L'Ufficio dell'igiene pubblica ha effettuato un sondaggio presso i servizi Spitex comunali concernente le prestazioni Spitex fornite agli ospiti (utenti domiciliati fuori dal comprensorio di attività). Negli ultimi due anni i servizi Spitex con un mandato di prestazioni comunale hanno ricevuto 320 richieste concernenti prestazioni Spitex presentate da ospiti. Tutti i servizi Spitex hanno manifestato un'elevata disponibilità a offrire i loro servizi anche a ospiti. Allo stesso tempo il sondaggio mostra che negli ultimi due anni solo singole richieste sono state respinte (meno del 5%). I motivi di rifiuto sono stati i seguenti: richieste presentate con preavviso troppo breve e pertanto insufficiente capacità in termini di personale nonché richieste troppo rigide, come ad esempio la richiesta di essere assistiti sempre dalla stessa collaboratrice o richieste poco flessibili in termini di orari. Quando richieste vengono presentate da ospiti, i servizi Spitex informano questi ultimi riguardo alla procedura concernente l'ottenimento della garanzia di assunzione delle spese da parte del comune di domicilio per l'assunzione del finanziamento residuo.

Il Governo risponde come segue alle domande:

1. In base al sondaggio, il Governo non ravvisa alcuna necessità di intervento riguardo ai servizi Spitex comunali.

2. Il Governo valuta in termini positivi qualsiasi misura idonea a contribuire ad attirare un numero maggiore di ospiti nel Cantone. Riguardo alla problematica sollevata mediante l'interpellanza, ad avviso del Governo non sussiste una necessità di agire da parte del Cantone. Se i comuni perseguono l'obiettivo di ampliare il segmento rappresentato dagli ospiti con limitazioni per motivi di salute, essi hanno la possibilità di stipulare accordi di prestazioni con i servizi Spitex, nei quali disciplinare l'obbligo di prestazioni per ospiti e stabilire che il finanziamento residuo venga disciplinato dai comuni di soggiorno.

3. No, non vi è una base giuridica affinché il Cantone possa esercitare pressioni al riguardo.
Dal sondaggio effettuato tra i servizi Spitex comunali è risultato che vi è un'elevata disponibilità e una buona prassi concernente la fornitura di prestazioni a favore di ospiti. Dato che solo poche richieste non hanno potuto essere tenute in considerazione, il Governo non ravvisa alcun motivo per procedere a un adeguamento delle prescrizioni di legge.

17 febbraio 2016