Navigation

Inhaltsbereich

Sessione: 14.06.2017

A seguito della bassa partecipazione ai costi da parte dell'ente pubblico, in Svizzera le spese per l'assistenza ai bambini complementare alla famiglia risultano più alte della media nel confronto internazionale. In molti casi non risulta pagante che entrambi i genitori esercitino un'attività lavorativa. La riduzione di questo incentivo negativo per quanto riguarda l'attività lavorativa è assolutamente necessaria sia dal punto di vista della politica familiare, sia in considerazione della mancanza di specialisti.

Nei prossimi 5 anni la Confederazione metterà perciò a disposizione circa 100 milioni di franchi per creare un incentivo affinché Cantoni e comuni investano maggiormente nell'assistenza ai bambini complementare alla famiglia. Da un lato è prevista la riduzione dei costi per l'assistenza e d'altro lato è previsto il sostegno a progetti che coordinino meglio l'offerta di assistenza con le esigenze di genitori che lavorano (ad es. offerte di assistenza durante le vacanze scolastiche o in caso di orari di lavoro irregolari, in particolare nel settore delle cure e nelle regioni turistiche).

1. Quali passi concreti prevede di intraprendere il Cantone per beneficiare dei mezzi federali a disposizione?

2. Qual è il quadro temporale?

In aggiunta, presso gli asili nido si pone la questione del finanziamento in relazione all'integrazione di bambini disabili o con un maggiore bisogno di sostegno.

3. Chi si assume i costi per il maggiore onere in termini di personale risultante dall'assistenza a bambini disabili negli asili nido?

Coira, 14 giugno 2017

Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Atanes, Cahenzli-Philipp, Caviezel (Coira), Deplazes, Gartmann-Albin, Jaag, Locher Benguerel, Monigatti, Noi-Togni, Perl, Peyer, Pfenninger, Pult, Thöny

Risposta del Governo

Il Governo riconosce l'importanza di poter conciliare famiglia e professione. Grazie alla legge sulla promozione dell'assistenza ai bambini complementare alla famiglia nel Cantone dei Grigioni (CSC 548.300) il Cantone dispone di una base giuridica per sostenere le offerte di assistenza ai bambini. Questa legge è in vigore dal mese di novembre 2003. Su tale base, in collaborazione con i fornitori di servizi riconosciuti i comuni definiscono il fabbisogno di servizi di assistenza ai bambini complementare alla famiglia. La partecipazione del Cantone e dei comuni ai costi standard ammonta attualmente al 20 % ciascuno, ossia in totale al 40 %, per le offerte esistenti e al 25 % ciascuno, ossia in totale al 50 %, per le nuove offerte. Il Governo fissa il tetto dei costi standard e il tetto dell'aliquota di contributo. Il comune di domicilio deve partecipare ai costi in misura almeno pari a quella del Cantone. Nel Cantone, tra il 2004 e il 2017 la legislazione del 2003 ha permesso un potenziamento dai precedenti 180 posti a un totale di 742 posti di assistenza autorizzati e sovvenzionati.

In merito alla domanda 1: a fine gennaio 2019 scadrà la seconda proroga del programma d'impulso della Confederazione per il potenziamento dei posti di assistenza ai bambini. Perciò, con il punto centrale di sviluppo (PCSv 11/23) 2017–2020 "Favorire la coesione sociale e garantire la sicurezza sociale" sarà verificato il sovvenzionamento delle offerte nel settore dell'assistenza ai bambini complementare alla famiglia e saranno fissate le opzioni operative in vista dei nuovi aiuti finanziari della Confederazione.

In merito alla domanda 2: nel quadro della revisione della legge federale sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia (RS 861), sull'arco di cinque anni a partire dall'entrata in vigore della nuova legge la Confederazione metterà a disposizione 96,8 milioni di franchi quale incentivo finanziario sotto forma di credito d'impegno. Sull'arco di cinque anni la Confederazione potrà contrarre impegni nei confronti dei Cantoni sotto forma di nuovo incentivo finanziario. L'entrata in vigore della legge federale è prevista nel corso del 2018. Entro il 2023 il Cantone dei Grigioni dovrà presentare domanda, se vorrà beneficiare degli aiuti finanziari della Confederazione.

In merito alla domanda 3: il Cantone garantisce l'offerta di pedagogia speciale e la sua attuazione nel settore ad alta soglia tra l'altro per bambini in età prescolare con bisogni educativi speciali (art. 44, art. 47 cpv. 2 e art. 78 legge per le scuole popolari del Cantone dei Grigioni, legge scolastica; CSC 421.000). Le misure comprendono l'educazione speciale precoce, la logopedia nella prima infanzia, l'audiopedagogia e le misure in caso di danni alla vista (art. 44 cpv. 5 ordinanza relativa alla legge scolastica). Le misure in caso di bisogno educativo speciale elevato per i bambini in età prescolare vengono fornite dal Servizio ortopedagogico (SOP) di norma a domicilio o in spazi idonei del SOP. Tra le misure di pedagogia speciale per bambini in età prescolare con bisogni educativi speciali rientra inoltre l'assistenza stazionaria a bambini con handicap considerevole prima dell'ammissione alla scuola dell'infanzia. Tale assistenza è garantita dall'istituto per l'istruzione scolastica speciale Scalottas e dall'entrata in vigore della legge scolastica attuale è stata fornita a un bambino.

La legge scolastica non offre alcuna base legale per l'erogazione di contributi cantonali a favore dell'assistenza a bambini con bisogni educativi speciali negli asili nido.

23 agosto 2017