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Sessione: 14.02.2018

Per essere preparata al futuro, la Cassa pensioni dei Grigioni dovrebbe confrontarsi con i più recenti sviluppi dell'industria finanziaria e non dovrebbe mancare di seguire la tendenza verso strategie d'investimento compatibili con il clima. Un flusso di informazioni trasparente è di grande importanza al fine di valutare la posizione nella quale la Cassa pensioni si trova attualmente.

I cambiamenti climatici antropogenici pongono la comunità mondiale di fronte a una grande sfida. Affinché l'aumento delle temperature possa essere mantenuto entro i limiti di quanto stabilito dall'accordo sul clima di Parigi ratificato dalla Svizzera, ossia di 1,5 (al massimo 2) gradi, sono necessari sforzi a tutti i livelli. L'articolo 2.1c dell'accordo sul clima stabilisce che i flussi finanziari devono essere coerenti con un obiettivo di 1,5-2 gradi. Vi si aggiunge il fatto che per la Svizzera la leva probabilmente decisiva nel settore del clima sarà costituita dalla sua piazza finanziaria. In Svizzera vengono infatti amministrati oltre 6'000 miliardi di franchi, il che corrisponde a dieci volte la prestazione economica svizzera (PIL). In occasione di decisioni relative a investimenti è necessario tenere sistematicamente conto anche degli effetti sui cambiamenti climatici. È perciò di fondamentale importanza che gli attori pubblici attivi in ambito finanziario diano il proprio contributo a uno sviluppo compatibile con il clima. Ciò è possibile senza perdite finanziarie: gli investimenti rispettosi del clima presentano addirittura un rapporto rischio-rendimento migliore rispetto agli investimenti convenzionali (cfr. UFAM (2016): Strategie di investimento rispettose del clima e performance).

Lo studio dell'UFAM (2017) ha mostrato che in media le casse pensioni svizzere finanziano un riscaldamento climatico pari a 4-6 gradi; ben lontano dai 2 gradi fissati quale obiettivo dall'accordo sul clima di Parigi. In particolare, le centrali a carbone sono molto nocive per il clima, ragione per cui questo vettore energetico deve sparire il più presto possibile dal mix energetico mondiale. Questo fatto rende molto rischiosi gli investimenti nel carbone: per considerazioni legate al rapporto rischio-rendimento, ad esempio la maggiore cassa pensioni svizzera, ossia la PUBLICA, e inoltre anche la BVK hanno ritirato gli investimenti nel carbone.

Sarebbe inoltre contraddittorio promuovere misure politiche rispettose del clima attingendo a fondi pubblici, se lo stesso ente pubblico provoca effetti opposti mediante la propria strategia d'investimento. Si tratta di raggiungere una coerenza politica in questo ambito. La base e il presupposto a tale scopo sono rappresentati da maggiore trasparenza riguardo agli effetti sul clima causati dagli investimenti effettuati da istituti finanziari pubblici.

1. Il Governo condivide l'opinione secondo cui dal punto di vista della società in generale è importante pubblicare in modo trasparente gli effetti sul clima prodotti dagli investimenti delle casse pensioni? Se sì, in che modo si garantisce ciò e in quale misura gli investimenti della Cassa pensioni dei Grigioni producono effetti sul clima?

2. Il Governo condivide l'opinione secondo cui dal punto di vista economico in generale è importante pubblicare in modo trasparente i rischi finanziari correlati agli investimenti delle casse pensioni risultanti dai cambiamenti climatici (rischi climatici) al fine di gestire in modo proattivo possibili rischi per la stabilità (grado di copertura)? Se sì, come viene garantito ciò e quanto sono elevati i rischi climatici?

3. Sulla base di queste considerazioni, il Governo è favorevole a ritirare gli investimenti della Cassa pensioni dei Grigioni in imprese che generano la maggior parte della propria cifra d'affari con il carbone, il gas, l'energia nucleare o l'estrazione di petrolio? Se sì, come verrà garantito ciò? Se no, perché tale disinvestimento viene respinto?

4. In che modo il Governo intende garantire che la Cassa pensioni dei Grigioni mantenga i propri investimenti entro i limiti di riduzione per un contenimento ad al massimo 2 gradi, se possibile a 1,5 gradi?

5. Quali basi giuridiche (leggi, ordinanze) dovrebbero essere modificate al fine di garantire trasparenza riguardo agli effetti sul clima (quali effetti sul clima hanno gli investimenti?) e ai rischi climatici (a quanto ammontano gli effetti dei cambiamenti climatici e le misure contro gli stessi sull'evoluzione del valore finanziario dei fondi previdenziali?) legati agli investimenti della Cassa pensioni dei Grigioni?

Coira, 14 febbraio 2018

Deplazes, Atanes, Baselgia-Brunner, Bucher-Brini, Cahenzli-Philipp, Caviezel (Coira), Dermont, Dosch, Epp, Jaag, Joos, Kappeler, Kollegger, Kunfermann, Locher Benguerel, Monigatti, Perl, Peyer, Pfenninger, Pult, Tenchio, Thöny, von Ballmoos

Risposta del Governo

L'interpellanza desta l'impressione che il Governo possa influire direttamente sulla gestione e sulla strategia d'investimento della Cassa pensioni dei Grigioni (CPGR). Ciò non corrisponde al vero. La riforma strutturale all'interno della LPP è stata posta in vigore a tappe nel 2011 e nel 2012. Uno degli obiettivi della revisione era "depoliticizzare" gli istituti di previdenza professionale di diritto pubblico in Svizzera. Nell'art. 51a LPP sono stati stabiliti i compiti non trasferibili e irrevocabili dell'organo supremo di un istituto di previdenza. Questa disciplina non ha lasciato margini per l'assunzione di compiti di carattere direzionale da parte del Governo o del Parlamento. In seno alla CPGR, l'organo supremo ai sensi del diritto federale è costituito dalla commissione amministrativa (CAmm). In base al diritto cantonale e in conformità al diritto federale, nella legge sulla Cassa pensioni dei Grigioni oggi il Gran Consiglio stabilisce soltanto il salario assicurato e i contributi di risparmio. Tutti gli altri compiti competono alla CAmm (cfr.: messaggi, quaderno n. 14/2012 fino a 2013, pagina 902 segg.).

Il Governo è però rappresentato nella commissione amministrativa con la direttrice del Dipartimento delle finanze e dei comuni quale rappresentante dei datori di lavoro. In considerazione dell'importanza della CPGR per i collaboratori dell'ente pubblico e per il Cantone stesso, il Governo ritiene importante e giusto detenere un seggio in seno alla commissione. In veste di rappresentante dei datori di lavoro esso dispone di un voto in seno a questo organo composto da dieci persone. La commissione è composta da cinque rappresentanti dei datori di lavoro e da altrettanti rappresentanti dei lavoratori. Le decisioni vengono prese a maggioranza semplice.

La CPGR ha riconosciuto e assunto precocemente la propria responsabilità per investimenti compatibili con il clima. Da oltre 10 anni costruisce fabbricati esclusivamente secondo lo standard Minergie o Minergie P; di solito sono compresi impianti fotovoltaici sui tetti e sistemi di sonde geotermiche a scopo di riscaldamento. Essa dispone oggi di case plurifamiliari a Zernez, Igis, Felsberg, Pontresina, Thusis, Malans e Coira (Nordstrasse, Giacomettistrasse, Tittwiesenstrasse) le quali soddisfano tutte almeno lo standard Minergie. Con questo impegno a favore di un modo di costruire che ottimizza il consumo di energia fornisce un importante contributo a investimenti compatibili con il clima. Nessuno di questi fabbricati consuma combustibili fossili.

Nel dicembre 2010 la CPGR ha raccolto per la prima volta informazioni complete in merito all'offerta di cosiddetti investimenti sostenibili. La verifica non si è limitata al tema della "compatibilità con il clima". Nell'analisi sono stati considerati altri tipi di investimenti che gravano sulla natura e sull'ambiente nonché investimenti in categorie messe al bando dalla società. A suo tempo l'esperto aveva sconsigliato simili investimenti motivando la sua posizione con il fatto che l'universo di investimento ristretto porterebbe a una performance tendenzialmente inferiore, che i costi sarebbero superiori rispetto a prodotti passivi e che la volatilità di simili investimenti sarebbe maggiore.

Nel 2017 la CPGR ha affrontato di nuovo il tema "strategia di investimento rispettosa del clima". La CAmm ha incaricato la direzione di esaminare gli effetti di una conversione del portafoglio azionario secondo i cosiddetti criteri ESG (environment, social e governance). I criteri ESG riguardano anche questioni ambientali, tra le quali rientrano le emissioni di gas a effetto serra e il raggiungimento degli obiettivi climatici. Questa verifica è in corso. I relativi risultati saranno presentati alla CAmm ancora nel corso del 2018. I responsabili della CPGR non perderanno di vista l'obiettivo supremo stabilito dalla legge, ossia gestire il patrimonio in modo tale che possa essere raggiunto un rendimento usuale sul mercato con un'opportuna ripartizione dei rischi. In tale contesto la sicurezza degli investimenti gioca un ruolo fondamentale.

In merito alla domanda 1: per il Governo la politica climatica è importante in generale, concentrarsi sulla CPGR sarebbe troppo limitativo. Le prescrizioni in materia di presentazione dei conti valide per le casse pensioni pongono requisiti elevati alla trasparenza nella presentazione del rapporto. La CPGR adempie pienamente a questo dovere con il suo rapporto di gestione annuale. Generalmente la CPGR partecipa a investimenti collettivi. La competenza per la scelta dei titoli di questi fondi non è in capo all'investitore. Attualmente non è possibile ottenere una misurazione degli effetti sul clima di questi strumenti collettivi.

In merito alla domanda 2: dal punto di vista economico sono importanti tutti i rischi finanziari, non soltanto quelli derivanti dai cambiamenti climatici. Considerare in modo isolato i rischi dal punto di vista dei cambiamenti climatici non è opportuno e non è nemmeno possibile.

In merito alle domande 3 e 4: il Governo non è competente per la politica d'investimento della CPGR. Di conseguenza non vuole nemmeno esprimersi in merito. La CAmm ha però già commissionato una corrispondente verifica del portafoglio. Una volta disponibili tutti i dati relativi a costi, rischi e probabilità di rendimento di una conversione del portafoglio deciderà se sia opportuno procedere a un abbandono (parziale) degli strumenti collettivi odierni.

In merito alla domanda 5: le basi giuridiche relative alla strategia d'investimento delle casse pensioni svizzere sono formulate nel diritto federale (LPP e OPP 2), che non prevede prescrizioni vincolanti relative a investimenti in titoli "sostenibili" o "compatibili con il clima". Spetta al legislatore federale decidere se tali prescrizioni siano opportune.

13 aprile 2018