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Sessione: 25.10.2018

Collegamenti diretti e ben realizzati destinati al traffico lento favoriscono il passaggio dall'automobile alla bicicletta, fatto lodevole e che deve essere favorito.

Affinché i percorsi ciclabili diventino attrattivi per i ciclisti devono presentare un determinato standard di costruzione. Questo fatto è comprensibile, ciononostante il comfort non deve andare a scapito della natura.

Quando vengono realizzate nuove piste ciclabili, sempre più spesso si pianificano e realizzano tratte in asfalto, addirittura in settori che attraversano il bosco. Le piste ciclabili pavimentate, larghe da 2 a 3 metri, alterano la caratteristica del paesaggio e arrecano pregiudizio all'ecosistema.

Si dovrebbe perciò rinunciare ad asfaltare percorsi ciclabili che si trovano in aree sensibili come boschi, prati secchi, ecc. Al fine di garantire l'attrattiva dei percorsi sono necessarie pavimentazioni alternative ed ecocompatibili.

Le firmatarie e i firmatari intendono dare un impulso allo sviluppo di pavimentazioni innovative e invitano il Governo a conferire all'UTE di Coira un incarico finalizzato allo sviluppo di una pavimentazione innovativa ed ecocompatibile per collegamenti del traffico lento, in collaborazione con altre istituzioni e federazioni, come ad es. l'EMPA, la SIA o l'USTRA.

Coira, 25 ottobre 2018

Deplazes (Coira), Schwärzel, Atanes, Baselgia-Brunner, Buchli-Mannhart, Cahenzli-Philipp, Casty, Degiacomi, Della Cà, Gasser, Grass, Hofmann, Horrer, Kappeler, Kunfermann, Locher Benguerel, Müller (Felsberg), Noi-Togni, Perl, Preisig, Rettich, Rutishauser, Thöny, von Ballmoos, Wilhelm, Spadarotto

Risposta del Governo

Nell'odierno traffico di prossimità, l'utilizzo della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico, economico e sano acquisisce sempre maggiore importanza. Il rapido aumento del numero delle biciclette elettriche comporta nuove opportunità anche per questa forma di mobilità. Affinché la bicicletta trovi accettazione è determinante la configurazione dell'infrastruttura dei percorsi. Come spiegato nel futuro piano settoriale percorsi ciclabili, si distingue tra traffico ciclistico del tempo libero, inclusa la mountain bike, e il traffico ciclistico quotidiano. I percorsi per il traffico ciclistico quotidiano nonché la loro manutenzione d'esercizio devono essere organizzati in modo tale che la bicicletta possa essere utilizzata per le esigenze di mobilità quotidiane, come ad esempio per coprire la tratta per recarsi al lavoro, per fare acquisti o per recarsi a scuola, in linea di principio in modo indipendente da condizioni meteorologiche di pioggia o neve.

Analogamente a quanto vale per la costruzione di strade in conformità alla prassi nazionale e internazionale (si veda ad esempio il recente manuale dell'Ufficio federale delle strade "Pianificazione di percorsi ciclabili") di norma un rivestimento duro in asfalto bituminoso o in cemento è indispensabile per la mobilità ciclistica quotidiana. Solo un rivestimento duro di questo tipo con conseguente riduzione dell'attrito e una facilità di manutenzione a lungo termine garantisce che i ciclisti raggiungano la destinazione in modo sicuro, confortevole e pulito. Rispetto agli automobilisti, i ciclisti sono particolarmente esposti alle condizioni meteorologiche. Inoltre la configurazione del tracciato e la conformazione della carreggiata influiscono direttamente sulla sollecitazione del fisico e quindi anche sull'accettazione di un collegamento ciclistico. Di conseguenza, la qualità del tracciato e il rivestimento di collegamenti ciclistici riveste particolare importanza. Nel singolo caso concreto, sulla base delle condizioni quadro previste dalla legge e di eventuali inventari di protezione, occorre verificare se una pista ciclabile progettata attraversi un'area sensibile. Ai sensi di una ponderazione degli interessi si decide eventualmente se sia necessario rinunciare alla richiesta di un rivestimento duro sulla base di disposizioni legislative federali o cantonali.

In considerazione dell'aumento della larghezza dei manubri e dell'aumento della velocità dovuto alle e-bike, il rispetto delle larghezze determinanti delle piste ciclabili è di grande importanza per la sicurezza degli utenti del percorso. Per quanto riguarda la larghezza, le corrispondenti direttive del futuro piano settoriale percorsi ciclabili si collocano già al limite inferiore richiesto dalle norme tecniche in materia.

Nel caso del percorso ciclabile Coira-Trimmis approvato di recente dal Governo (decreto del 6 novembre 2018, prot. n. 841), le questioni relative alla larghezza del percorso e alla conformazione della sua superficie in settori sensibili si sono presentate in modo esemplare. Il dialogo con i servizi specializzati ha permesso di trovare soluzioni che rappresentano un compromesso accettabile tra idoneità all'uso quotidiano ed esigenze ambientali. Nel tratto che attraversa il bosco, sulla copertura portante (rivestimento duro) sarà applicato un legante sul quale poi sarà sparso dell'aggregato. La pista ciclabile ha così l'aspetto di una strada in ghiaia, garantisce tuttavia comunque la durevolezza e la regolarità richieste. Ciò appare proporzionato con riferimento alla tratta in oggetto. Il decreto d'approvazione comprende anche l'incarico di analizzare l'idoneità di questa superficie per il traffico ciclistico quotidiano dopo un anno di esercizio (monitoraggio di durevolezza e frequenza di utilizzo) conferito all'Ufficio tecnico dei Grigioni quale Servizio per il traffico non motorizzato. Dalle esperienze maturate in relazione alla manutenzione e all'utilizzo potranno essere acquisite conoscenze applicabili a progetti futuri.

I materiali e i rivestimenti tra i quali scegliere per la realizzazione dei percorsi sono noti e vengono impiegati in base alle esigenze concrete. Il Governo non ritiene né necessario né opportuno conferire un incarico indipendente da un progetto concreto per lo sviluppo di un nuovo rivestimento. Ai sensi delle considerazioni esposte, l'incarico è già soddisfatto con l'analisi delle esperienze in relazione al progetto di percorso ciclabile Coira-Trimmis.

A seguito di quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di respingere l'incarico in oggetto.

13 dicembre 2018