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Sessione: 12.02.2019

A marzo 2019 entrerà in vigore la nuova legislazione federale sugli stranieri e sull'asilo e quindi inizierà anche l'attuazione dell'agenda di integrazione 2019. L'agenda di integrazione ha definito cinque obiettivi. In base alla pubblicazione della Confederazione essa persegue tra l'altro l'obiettivo secondo cui adolescenti e giovani adulti imparino più rapidamente una lingua nazionale e si preparino a svolgere un'attività professionale. In questo modo possono inserirsi nel mondo del lavoro, provvedere a loro stessi e integrarsi nella società. Questo rafforza a sua volta la coesione sociale e frena l'aumento delle spese per l'aiuto sociale.

Da anni il Cantone dei Grigioni dà il buon esempio per quanto riguarda la promozione dell'integrazione. Ad esempio grazie al successo del progetto pilota "modello di salario ridotto con progressione graduale plus" per rifugiati riconosciuti e persone ammesse provvisoriamente, il Cantone dei Grigioni è considerato un precursore.

In relazione al più recente rapporto sul sistema educativo svizzero, all'agenda di integrazione spetta una particolare importanza. Sulla base del numero drammaticamente basso di diplomi del grado secondario II conseguiti da giovani nati all'estero, il rapporto ha posto in grande evidenza un punto debole. In considerazione del fatto che nel 2015 è giunto in Svizzera e nei Grigioni un numero particolarmente elevato di minorenni non accompagnati, tali dichiarazioni hanno un effetto dirompente. Infatti questi giovani si trovano oggi proprio alla soglia della formazione professionale.

Per attuare l'agenda di integrazione 2019 la Confederazione ha triplicato la forfetaria di integrazione a favore dei Cantoni. Anche il Cantone dei Grigioni è chiamato ad ampliare in modo ancora più mirato le misure d'integrazione, già attualmente buone, affinché vengano raggiunti gli obiettivi.

Su questa base, le firmatarie e i firmatari pongono al Governo le seguenti domande:

1.     Qual è lo scadenzario previsto dal Governo per l'attuazione dell'agenda di integrazione?

2.     Il programma cantonale d'integrazione 2018-2021 verrà adeguato all'agenda di integrazione e completato con i cinque obiettivi?

3.     Con quali misure il Governo intende attuare l'obiettivo secondo cui l'80% dei bambini rifugiati che giungono in Svizzera a un'età compresa tra 0 e 4 anni capisca la lingua parlata nel luogo di domicilio al momento di iniziare la scuola dell'obbligo?

4.     Con quali misure il Governo intende attuare l'obiettivo secondo cui due terzi dei rifugiati riconosciuti e delle persone ammesse provvisoriamente tra i 16 e i 25 anni dopo cinque anni stiano svolgendo una formazione professionale di base?

5.     In che modo il Governo intende verificare a scadenze regolari l'efficacia delle misure dell'agenda di integrazione?

Coira, 12 febbraio 2019

Locher Benguerel, Caviezel (Davos Clavadel), Märchy-Caduff, Alig, Atanes, Baselgia-Brunner, Bigliel, Brandenburger, Brunold, Cahenzli-Philipp, Caluori, Cantieni, Casutt-Derungs, Cavegn, Caviezel (Coira), Clalüna, Crameri, Danuser, Degiacomi, Deplazes (Coira), Deplazes (Rabius), Derungs, Fasani, Favre Accola, Florin-Caluori, Flütsch, Föhn, Gasser, Geisseler, Gort, Gugelmann, Hitz-Rusch, Hofmann, Holzinger-Loretz, Horrer, Jenny, Kohler, Loepfe, Loi, Maissen, Müller (Felsberg), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Perl, Preisig, Rettich, Ruckstuhl, Rutishauser, Schmid, Schneider, Schwärzel, Thöny, Valär, Wellig, Widmer (Felsberg), Widmer-Spreiter (Coira), Wilhelm, Holliger, Lunghi

Risposta del Governo

In merito alla domanda 1: per poter attuare l'agenda di integrazione (AIS), che comporta una triplicazione della forfetaria di integrazione, occorre inoltrare alla Confederazione la strategia cantonale entro la fine di aprile 2019. Se la Confederazione accetterà la strategia per l'attuazione dell'agenda di integrazione, entro la fine di settembre 2019 bisognerà stipulare un accordo aggiuntivo tra la Confederazione e il Cantone dei Grigioni. Se non sarà possibile stipulare un accordo aggiuntivo, per quanto riguarda l'utilizzo e l'entità della forfetaria di integrazione (fr. 6'000 per rifugiato riconosciuto [R] e persona ammessa provvisoriamente [AP]) rimarrà valido l'accordo di programma relativo al programma cantonale di integrazione 2018-2021 (PCI 2) del 17 novembre 2017.

In merito alla domanda 2: a complemento del PCI 2, la strategia per l'attuazione dell'AIS mostrerà come bisognerà attuare i cinque obiettivi di efficacia dell'AIS. Siccome anche la forfetaria di integrazione maggiorata può essere utilizzata esclusivamente a destinazione vincolata per misure d'integrazione nel settore informazione, lingua, istruzione, mercato del lavoro e convivenza, per ogni AP/R occorre implementare un processo di integrazione vincolante per i rispettivi gruppi di destinatari. Nella strategia bisogna quindi mostrare come vada attuato e controllato concretamente il processo di integrazione e come una gestione continua del caso vada garantita, controllata a livello organizzativo interdisciplinare e documentata sull'arco di tutta la prima integrazione. Inoltre occorre mostrare come vadano eseguiti rilevamenti e accertamenti (bagaglio formativo, valutazione delle risorse individuali, ecc.), ad es. tramite l'orientamento professionale, le valutazioni, ecc. Infine si deve illustrare quali offerte formative specifiche siano necessarie in vista della "capacità formativa" e come esse debbano essere sfruttate a livello individuale per permettere e garantire il passaggio alla formazione professionale di base (offerte formative specifiche per persone tra i 16 e i 25 anni, creazione dell'accesso a offerte delle strutture ordinarie come "formazioni transitorie, ecc.). La strategia descrive anche come possa essere promossa la "competitività sul mercato del lavoro", vale a dire come possano essere creati accessi al mercato del lavoro possibilmente a bassa soglia considerando i presupposti individuali, ma anche le esigenze del mercato del lavoro in vista di un'attività lavorativa duratura (jobcoaching, regolamentazioni relative a periodi di pratica, modello con salario ridotto, ecc.), e come possa essere sostenuta e promossa in modo maggiormente mirato l'integrazione sociale (ad es. programmi di mentoring e di volontariato, coinvolgimento in associazioni, ecc.). 

In merito alla domanda 3: già oggi i bambini in età prescolare vengono seguiti all'interno di un gruppo di gioco mentre i genitori frequentano corsi di lingua. In questi gruppi vengono promosse le loro capacità in modo adeguato all'età e tra i 3 e 5 anni vengono promosse anche specificamente le capacità linguistiche. Siccome nel Cantone già dal 2010 nel quadro della promozione dell'integrazione di AP/R il Servizio specializzato per l'integrazione procede a una gestione del caso continua che include anche tutti i bambini, nel quadro dell'AIS ci si concentrerà sulla continuità della promozione della prima infanzia e in particolare sulla promozione linguistica dei bambini a partire dai 3 anni. I bambini in età prescolare vengono assegnati a offerte esistenti di assistenza ai bambini extrafamiliare e di promozione linguistica precoce in base al rilevamento delle capacità linguistiche. In questo contesto, nel quadro della promozione linguistica precoce occorre integrare e approfondire anche il tema della formazione dei genitori per coinvolgerli durevolmente nella promozione dei loro figli. Con l'ammissione alla scuola popolare, la promozione della lingua parlata nel luogo di domicilio rientra nelle responsabilità dell'ente scolastico. Nell'ambito della scuola popolare (incl. scuola dell'infanzia) vi sono diversi provvedimenti che forniscono un contributo alla promozione dell'apprendimento linguistico di bambini alloglotti. Da un lato il Piano di studio 21 GR prevede già una promozione sistematica della lingua di scolarizzazione a partire dalla scuola dell'infanzia. Dall'altro lato, per bambini alloglotti esiste la possibilità di frequentare lezioni di sostegno (direttive a livello di Ufficio). Queste due misure garantiscono perlomeno le competenze indispensabili affinché i bambini alloglotti all'inizio della scuola dell'obbligo o del grado elementare siano in grado di seguire le lezioni nella lingua parlata nel luogo di domicilio. Inoltre conformemente all'art. 39 della legge scolastica gli enti scolastici sono tenuti a mettere a disposizione offerte supplementari per allievi alloglotti.

In merito alla domanda 4: le esperienze maturate dal 2015 con l'offerta formativa 15+ per richiedenti l'asilo minorenni non accompagnati che al momento dell'arrivo in Svizzera non sottostavano più all'obbligo scolastico e le esperienze con giovani adulti maturate presso la scuola St. Catharina di Cazis hanno mostrato che con un offerta formativa di un anno e mezzo focalizzata sull'apprendimento linguistico, sulla matematica e sulle competenze sociali, circa il 60% dei giovani e dei giovani adulti è riuscito a passare a una formazione transitoria integrativa regolare o alla formazione professionale di base. Occorre perciò basarsi su queste conclusioni e continuare la collaborazione di successo con gli istituti della formazione professionale.

In merito alla domanda 5: gli obiettivi di efficacia dell'AIS vengono verificati ogni anno nel quadro della presentazione del rapporto ordinario relativo all'attuazione del PCI, sempre al 30 aprile dell'anno successivo. La verifica deve fornire informazioni riguardo al grado di raggiungimento degli obiettivi di efficacia e di prestazione concordati. Devono essere comunicati indicatori fondamentali come il numero di casi AP/R aperti, quanti AP/R che frequentano offerte di promozione linguistica e dati statistici in merito al rapporto tra capacità linguistiche e durata del soggiorno, il numero di bambini che hanno partecipato a misure di promozione precoce prima dell'inizio della scuola dell'obbligo, il rilevamento delle capacità linguistiche al momento dell'inizio della scuola dell'infanzia, il tasso di occupazione (numero di assunzioni a tempo indeterminato), nonché il numero di AP/R che frequentano offerte di formazione postobbligatoria (formazioni transitorie, apprendistati).

18 aprile 2019