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Sessione: 14.06.2019

Stando a quando dichiarato dal Consigliere di Stato Christian Rathgeb in occasione dell'ultima sessione del Gran Consiglio (febbraio 2019), tra i quadri superiori dell'Amministrazione cantonale nessuno lavora a tempo parziale. La ragione è chiara: non vi sono offerte per impieghi a tempo parziale per i quadri superiori. Ciò non è più al passo con i tempi. Inoltre presso il Cantone non vi è nemmeno un'applicazione generalizzata delle possibilità offerte dal home office/telelavoro o da altre possibilità di lavoro flessibili. Ogni servizio applica queste possibilità in modo diverso.

Donne e uomini cercano oggi in pari misura responsabilità nel lavoro come pure riguardo alla famiglia. Il lavoro a tempo parziale e la condivisione del lavoro sono più richiesti che mai. Il tema del tempo parziale ha raggiunto anche i quadri superiori. L'economia privata ha reagito e ditte di grandi dimensioni pubblicano in misura crescente impieghi a tempo pieno solo quali impieghi "all'80-100%". Ad esempio la FR, che propone dozzine di profili professionali differenti, ora non pubblica più alcun impiego esclusivamente al 100%. A prescindere da alcune eccezioni, ad esempio anche Axa-Winterthur, Lidl, FFS, Allianz o Swisscom applicano lo stesso principio.

Il lavoro a tempo parziale non comporta soltanto numerosi vantaggi per i lavoratori (ad es. più tempo da dedicare alla famiglia o al perfezionamento professionale), bensì anche per il datore di lavoro. Stando a degli studi, tali vantaggi consistono in particolare in minori assenze, maggiore diversità (diversity), collaboratori motivati, maggiore produttività e migliori carte da giocare nel reclutamento in previsione della carenza di specialisti/dello sviluppo demografico.

Se in futuro il Cantone dei Grigioni vorrà tenere il passo dell'economia privata, dovrebbe tenere conto delle esigenze dell'attuale generazione e attuare diverse misure finalizzate alla migliore conciliabilità tra famiglia e professione.

Le firmatarie e i firmatari richiedono che in tempi brevi i posti a tempo pieno divenuti vacanti vengano sistematicamente pubblicati con un volume d'impiego dell'80-100 per cento presso tutti i Dipartimenti e con riguardo a tutti i livelli di funzione (fatte salve eccezioni molto specifiche e motivate). Inoltre ovunque ciò possa essere realizzato dal profilo aziendale/contenutistico, devono essere promosse e rese accessibili le possibilità offerte dal telelavoro/home office. Queste misure possono essere attuate senza burocrazia e senza costi supplementari in modo relativamente semplice e rapido.

Pontresina, 14 giugno 2019

Schwärzel, Stiffler, Bettinaglio, Atanes, Baselgia-Brunner, Bigliel, Bondolfi, Buchli-Mannhart, Cahenzli-Philipp, Caluori, Casutt-Derungs, Cavegn, Caviezel (Coira), Censi, Danuser, Della Cà, Deplazes (Coira), Deplazes (Rabius), Dürler, Ellemunter, Felix, Florin-Caluori, Föhn, Gasser, Geisseler, Gugelmann, Hardegger, Hartmann-Conrad, Hitz-Rusch, Hofmann, Hohl, Holzinger-Loretz, Horrer, Kasper, Kienz, Kunfermann, Locher Benguerel, Loepfe, Loi, Märchy-Caduff, Michael (Castasegna), Mittner, Müller (Susch), Müller (Felsberg), Natter, Noi-Togni, Papa, Perl, Pfäffli, Preisig, Rettich, Ruckstuhl, Rüegg, Rutishauser, Schneider, Schutz, Thomann-Frank, Thöny, Thür-Suter, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Ulber, Weber, Weidmann, Widmer (Felsberg), Widmer-Spreiter (Coira), Wieland, Wilhelm, Zanetti (Sent), Zanetti (Landquart), Pajic

Risposta del Governo

Il Governo è cosciente del fatto che il Cantone deve rimanere un datore di lavoro attrattivo rispetto all'economia privata e ad altre amministrazioni, se desidera conservare o reclutare anche in futuro gli specialisti necessari. In questo senso il Governo intende inserire nel programma di Governo 2021-2024 un punto centrale di sviluppo "datore di lavoro attrattivo". Il Governo condivide anche l'opinione delle firmatarie e dei firmatari secondo la quale il Cantone deve tenere conto delle esigenze dell'attuale generazione e delle generazioni future, tra le quali rientrano anche misure per la migliore conciliabilità tra famiglia e professione. La direzione generale verso la quale l'Amministrazione cantonale deve svilupparsi quale datore di lavoro dovrebbe di conseguenza essere incontestata. Secondo il Governo, nell'attuazione di singole misure dovrebbe tuttavia essere garantito che esse siano organizzate in modo tale da soddisfare le differenti esigenze aziendali, organizzative e giuridiche. Inoltre si deve sempre tenere conto del fatto che l'Amministrazione deve in primo luogo adempiere un mandato e fornire i migliori servizi possibili alle cittadine e ai cittadini.

Quale misura a breve termine le firmatarie e i firmatari richiedono che tutti i posti a tempo pieno divenuti vacanti vengano sistematicamente pubblicati con un volume d'impiego dell'80-100 per cento presso tutti i Dipartimenti e con riguardo a tutti i livelli di funzione. Il Governo è disposto a tenere conto di questa giustificata esigenza e a pubblicare in futuro i posti a tempo pieno divenuti vacanti presso l'Amministrazione cantonale con un volume d'impiego dell'80-100 per cento, come richiesto dall'incarico, ogni volta che ciò è possibile in considerazione della situazione e dei bisogni aziendali e organizzativi. Dovrebbero rimanere possibili eccezioni motivate. Il Governo ritiene anche che ciò dovrebbe rendere più interessante l'Amministrazione per le donne, in particolare con riguardo ai quadri. A tale proposito occorre menzionare che già oggi circa il 37 per cento delle collaboratrici e dei collaboratori lavora a tempo parziale.

Le firmatarie e i firmatari richiedono inoltre che le possibilità del telelavoro e del home office vengano promosse e rese accessibili. Ritengono che ciò possa essere attuato con poca burocrazia e senza costi supplementari in modo relativamente semplice e rapido.

Con riguardo alla flessibilità del lavoro occorre osservare che oggi circa il 60 per cento dei collaboratori beneficia dell'orario di lavoro annuale e non deve dunque tenere conto degli orari fissi. In singoli casi e in misura sempre maggiore viene reso possibile anche il home office. Di norma il home office richiede un'infrastruttura supplementare per la postazione di lavoro, ciò che può comportare costi supplementari. In caso di home office si deve anche fare particolare attenzione al rilevamento degli orari di lavoro e alla sicurezza dei dati. Di norma la disponibilità dei collaboratori in loco rappresenta un vantaggio. Per tale motivo il Governo ritiene che, prima che il sistema di home office giunga a un'ampia applicazione, le misure volte alla flessibilizzazione del lavoro quali nuovi modelli di orario di lavoro e home office andrebbero prese in esame e discusse a fondo nel quadro della prevista revisione della legge sul personale.

In base a quanto esposto il Governo chiede al Gran Consiglio di accogliere il presente incarico per quanto riguarda la pubblicazione di posti vacanti e di modificarlo come segue per quanto riguarda il home office: nel quadro della prevista revisione della legge sul personale, il Governo esaminerà le possibilità offerte dal home office.

21 agosto 2019