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Sessione: 30.08.2019

Le regioni periferiche si battono per rimanere e svilupparsi il più indipendente possibile e per creare e mantenere i presupposti per una buona base di vita ivi inclusa la necessaria infrastruttura. La perequazione finanziaria rappresenta un aiuto più che apprezzato, ma non può essere l’obiettivo puntare solo su questo sostegno.

Le zone periferiche, ma non solo queste, si impegnano per rimanere il più possibile finanziariamente indipendenti. Esse sostengono progetti innovativi, si impegnano a creare delle condizioni quadro favorevoli all’insediamento di nuove piccole e medie aziende come pure per permettere un potenziale sviluppo alle aziende già operative sul territorio. Ogni singolo posto di lavoro è di fondamentale importanza per il cantone, ma ancora di più per le zone periferiche.

Si nota con grande preoccupazione che sempre più spesso a questi posti di lavoro non viene data l’importanza, l’attenzione che meritano. Purtroppo, da parte dei dipartimenti, dell’amministrazione, si presentano soluzioni e riorganizzazioni che non solo non tengono conto a sufficienza del principio di decentralizzazione, di rafforzamento dell’attività commerciale-artigianale locale, ma che parzialmente si contrappongono agli interessi locali.

La collaborazione non sempre ottimale tra gli uffici cantonali rende, a volte, ancora più difficile la ricerca di soluzioni locali sensate da parte dei comuni.

Durante la sessione di giugno a Pontresina sono stati fatti diversi esempi in questo senso: polizia in Bregaglia, compiti e competenze da lasciare ai comuni, centralizzazione lenta e inesorabile, sassi che sono stati trasportati dalla Valposchiavo in Prettigovia ...

In questo contesto si chiede al lodevole Governo di rispondere alle seguenti domande:

1.     Il Governo è cosciente delle difficoltà che i comuni riscontrano perseguendo l’obiettivo di rimanere indipendenti e svilupparsi il più indipendentemente possibile?

2.     Qualora ci sono posizioni divergenti tra gli uffici cantonali, il governo viene informato a riguardo?

3.     Il Governo condivide l’opinione che è necessario prestare massima attenzione al mantenimento dei posti di lavoro esistenti generati dalle aziende private e alla creazione di nuovi posti di lavoro nelle regioni periferiche?

4.     Il Governo condivide l’opinione che nell’ottica della decentralizzazione vadano presi seriamente in considerazione anche i posti di lavoro dell’amministrazione cantonale nelle regioni e che in casi concreti debbano venir interpellati preventivamente i comuni direttamente interessati?

5.     Il Governo condivide il principio secondo il quale in caso di valutazione degli interessi tra diverse posizioni degli uffici cantonali si debba dare più peso alla soluzione locale-regionale?

Coira, 30 agosto 2019

Jochum, Müller (Susch), Maissen, Aebli, Atanes, Berther, Bigliel, Bondolfi, Brandenburger, Brunold, Buchli-Mannhart, Cantieni, Casty, Censi, Della Cà, Deplazes (Coira), Deplazes (Rabius), Derungs, Dürler, Ellemunter, Engler (Davos Dorf), Epp, Fasani, Favre Accola, Flütsch, Gartmann-Albin, Geisseler, Giacomelli, Gort, Hardegger, Hartmann-Conrad, Hefti, Hitz-Rusch, Hofmann, Holzinger-Loretz, Jenny, Kasper, Koch, Kunfermann, Kunz (Coira), Loi, Michael (Castasegna), Müller (Susch), Müller (Felsberg), Natter, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Pfäffli, Preisig, Rettich, Rüegg, Salis, Schmid, Schutz, Schwärzel, Tanner, Thomann-Frank, Tomaschett-Berther (Trun), Ulber, Waidacher, Weidmann, Wellig, Widmer-Spreiter (Coira), Zanetti (Sent), Zanetti (Landquart), Costa, Davaz, Federspiel

Risposta del Governo

In merito alla domanda 1: il Governo attribuisce grande importanza a un federalismo reale e vissuto. Per tale ragione negli ultimi anni esso ha dato attuazione a importanti riforme a livello intracantonale come la riforma della perequazione finanziaria, la riforma dei comuni e la riforma territoriale nonché la revisione totale della legge sui comuni. Quest'ultima attribuisce ai comuni un elevato grado di libertà sotto il profilo organizzativo, il che trova riscontro tradizionalmente in un elevato grado di autonomia. Per tale ragione il Governo è consapevole delle esigenze dei comuni in generale e dei comuni periferici in particolare. Il diritto di rango superiore (ad es. nel settore dello sviluppo del territorio o del diritto ambientale) tuttavia può dare origine a un conflitto d'interesse con gli obiettivi dei comuni. Inoltre, nella sua organizzazione anche il Cantone deve conformarsi a obiettivi economici e strutturali. A ciò si aggiungono il cambiamento delle esigenze della società, la crescente complessità dei compiti, lo sviluppo demografico ed economico proprio nelle aree periferiche: questo è il motivo per cui nel quadro della riforma dei comuni il Governo si impegna a favore del rafforzamento del comune in veste di istituzione. Solo comuni forti sono in grado di affrontare in maniera efficace e autonoma le sfide che si pongono.

In merito alla domanda 2: i servizi cantonali adempiono l'incarico loro attribuito in base alla corrispondente base legale. Se una questione riguarda diversi dipartimenti o servizi, questi vengono coinvolti dall'ente responsabile. Il Governo attribuisce grande importanza al fatto che i servizi cantonali si coordinino internamente tra loro e che il Cantone abbia una posizione comune verso l'esterno. Nel settore della promozione economica ad es. l'Ufficio dell'economia e del turismo coordina i contatti con imprese che intendono insediarsi e agisce come uno sportello unico.

Nei casi in cui il mandato legale non permetta di assumere una posizione comune, i servizi assumono atteggiamenti diversi. In questi casi viene svolta un'accurata ponderazione degli interessi. Il Governo prende atto del fatto che in singoli casi ciò possa essere causa di irritazione per comuni o altri gruppi di riferimento. Il Governo si impegna affinché il Cantone sia un interlocutore affidabile per i comuni, tra l'altro garantendo trasparenza in sede di ponderazione quando vi sono obiettivi in conflitto tra loro e assicurando una comunicazione aperta. Il Governo desidera rafforzare il dialogo e cercherà strumenti adeguati per garantire uno scambio regolare con i comuni e le regioni. 

In merito alla domanda 3: il Governo è ben consapevole della situazione economica e dell'importanza dei posti di lavoro esistenti e nuovi nelle regioni periferiche. Nelle diverse politiche settoriali il Cantone definisce condizioni quadro il più possibile favorevoli all'economia affinché posti di lavoro esistenti vengano conservati e ne vengano creati di nuovi. Ad esempio nel quadro della nuova politica regionale esso si impegna impiegando notevoli risorse finanziarie e in termini di personale per raggiungere gli obiettivi sovraordinati come regioni competitive, una struttura economica decentralizzata e lo sviluppo sostenibile.

In merito alla domanda 4: con la strategia immobiliare cantonale il Governo persegue l'obiettivo di creare centri amministrativi regionali forti e di garantire in tal modo la disponibilità di posti di lavoro attrattivi nelle regioni. Oltre a Coira sono previsti otto centri amministrativi regionali: Davos, Ilanz, Landquart, Roveredo, Scuol, Thusis, Samedan, Poschiavo. Sei di questi sono già operativi. Con circa 120 posti di lavoro, Samedan diventerà il secondo centro amministrativo regionale del Cantone per dimensioni dopo Coira. Già oggi una grande varietà di servizi pubblici di tutti i dipartimenti viene fornita in maniera decentralizzata (servizi sociali regionali, orientamento professionale, negli studi e nella carriera, scuole professionali e medie, autorità di protezione dei minori e degli adulti, valutazioni immobiliari, Procura pubblica, Ufficio tecnico, ecc.). Di recente, con la costruzione del penitenziario di Cazis Tignez il Cantone ha sottolineato la sua volontà di creare posti di lavoro nelle regioni.

In merito alla domanda 5: il Governo prende sul serio l'istanza dei comuni di maggiore sensibilità da parte dell'Amministrazione cantonale nei confronti dei loro interessi. Il Governo è disposto a interpretare il margine di manovra previsto dalle leggi cantonali a favore dell'autonomia comunale ogni qual volta che ciò è possibile. Quando si tratta di dare esecuzione al diritto federale, spesso il Cantone ha le mani legate. La chiusura dell'area di estrazione di ghiaia Cambrena è un esempio calzante a tale proposito. Non era possibile procedere a un'ulteriore attività di estrazione di materiale per via delle disposizioni contenute nella legge federale sulla protezione delle acque, dato che l'intensa attività estrattiva comportava notevoli abbassamenti del livello di fondo nel corso d'acqua.

18 ottobre 2019