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Sessione: 03.12.2019

Nel quadro della Strategia energetica 2050 della Confederazione, alla biomassa (legna) viene attribuito un considerevole potenziale per il ricavo di energia nella produzione di elettricità.

A livello svizzero la quota di produzione di elettricità a partire da biomassa (legna) sull'energia utile complessiva rimane bassa e ammonta a circa il 5%.

La quota degli impianti di riscaldamento a legna e la rispettiva potenza sono diminuite nel 2018. Il numero di impianti di combustione individuali (fornelli, forni ecc.) utilizzati per riscaldare le abitazioni con legna da ardere è in diminuzione da anni. Gli impianti di combustione automatici (teleriscaldamento) registrano un leggero aumento. In generale l'uso della legna per la produzione di calore è in diminuzione.

Ogni anno nei Grigioni cresce 1 milione di m 3 di legna (tronchi e rami). Annualmente si potrebbero utilizzare circa 700'000 m 3. Lo sfruttamento della legna ammonta in totale tra i 350'000 e i 400'000 m 3 di tronchi e rami.

Chiediamo al Governo di rispondere alle seguenti domande:

1.     A che punto è il Cantone dei Grigioni per quanto riguarda la produzione di energia, in particolare la produzione di elettricità a partire da biomassa (legna)?

2.     Come viene valutato il potenziale della biomassa (legna) per la produzione di elettricità nei Grigioni?

3.     L'utilizzo della legna come biomassa per la produzione di elettricità può rappresentare un complemento auspicato per i proprietari di boschi (Cantoni, comuni, istituzioni e proprietari privati)?

Coira, 3 dicembre 2019

Flütsch, Buchli-Mannhart, Gasser, Atanes, Baselgia-Brunner, Berweger, Bigliel, Brunold, Cahenzli-Philipp, Casutt-Derungs, Cavegn, Caviezel (Coira), Clalüna, Claus, Crameri, Danuser, Degiacomi, Deplazes (Coira), Derungs, Engler, Felix, Föhn, Gartmann-Albin, Geisseler, Giacomelli, Gugelmann, Hardegger, Hartmann-Conrad, Hitz-Rusch, Hofmann, Hohl, Horrer, Hug, Jenny, Jochum, Kasper, Kienz, Kohler, Kunfermann, Kunz (Fläsch), Lamprecht, Loi, Maissen, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Mittner, Müller (Felsberg), Natter, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Paterlini, Perl, Pfäffli, Preisig, Rettich, Rüegg, Rutishauser, Schmid, Schutz, Schwärzel, Tanner, Thomann-Frank, Thöny, Thür-Suter, Ulber, Valär, Waidacher, Weidmann, Widmer (Felsberg), Wilhelm, Zanetti (Landquart), Pajic, Spadarotto, Tschudi

Risposta del Governo

Nei Grigioni quale Cantone ampiamente ricoperto da foreste l'utilizzo della materia prima legno per la produzione di energia ha una lunga tradizione. Il Governo si è confrontato con le possibilità di produrre elettricità con la biomassa in generale e con la legna in particolare già nel "Rapporto energetico 2012" (messaggio del Governo del 5 giugno 2020, quaderno n. 6/2012–2013, 309 e 349 segg.) e da allora ha approfondito l'argomento.

In merito alla domanda 1: la produzione annua di elettricità nel Cantone dei Grigioni ammonta a più di 8000 gigawattora (GWh). La maggior parte di questa elettricità, ossia circa il 98 per cento, viene prodotta tramite la forza idrica. La quota della produzione di elettricità da biomassa e legna nei Grigioni ammonta all'1,5 per cento. In totale l'energia del legno compre circa il sette per cento del consumo energetico complessivo del Cantone dei Grigioni.

In merito alla domanda 2: nel 2015 l'Ufficio foreste e pericoli naturali (UFP), l'Ufficio per la natura e l'ambiente (UNA) e l'Ufficio dell'energia e dei trasporti (UEnTr) hanno commissionato uno studio con l'obiettivo di definire il potenziale di una produzione sostenibile di energia da legno. Secondo questo studio nel Cantone dei Grigioni il potenziale energetico grezzo annuo del legno corrisponde a circa 900 GWh ed è composto da legno prodotto in bosco (680 GWh), legname da formazioni arboree non boschive (77 GWh), legno di scarto (23 GWh) e legno usato (120 GWh). Di tutto il potenziale disponibile, più della la metà viene utilizzata attualmente come legno quale fonte di energia. Di conseguenza rimane un elevato potenziale energetico del legno. Secondo lo studio ogni anno si potrebbero utilizzare circa 420 Gwh supplementari, ciò corrisponde a più del doppio della quantità di legno proveniente dal Cantone dei Grigioni e consumata dall'Axpo Tegra AG.

Per via della problematica delle polveri fini è sensato realizzare impianti più grandi nei quali il lavaggio dei gas combusti è economicamente sostenibile. Per sfruttare in modo sensato il calore residuo, gli impianti dovrebbero essere orientati anche alla produzione di calore. Per questo sono necessari acquirenti affidabili come reti di riscaldamento oppure industrie con necessità di calore di processo.

In merito alla domanda 3: probabilmente in futuro la produzione di energia da legno acquisirà importanza. Poiché il rendimento elettrico di tutti i metodi di produzione di energia da legno è piuttosto basso (tra il 10 e il 25 per cento della prestazione termica), l'utilizzo del calore residuo - ad esempio in una rete di teleriscaldamento o come calore di processo per processi industriali - è assolutamente necessario per ottenere un rendimento complessivo superiore. Se combinato con la produzione di calore, l'utilizzo del legno come biomassa per la produzione di elettricità potrebbe essere interessante per i proprietari di boschi e per coloro che hanno diritto all'usufrutto dei boschi. Tuttavia tenendo conto delle condizioni economiche occorre ritenere che il taglio di legname per motivi puramente energetici non permetterebbe di coprire le spese, neanche nel prossimo futuro.

Inoltre si richiama l'attenzione sul fatto che lo sfruttamento del legno come biomassa per la produzione di elettricità o per provvedimenti che hanno un effetto in termini di riduzione delle emissioni di CO2 sono sostenuti finanziariamente dal Cantone dei Grigioni (nel quadro di programmi di promozione secondo la legge sull'energia del Cantone dei Grigioni [LGE; CSC 820.200]. Tra questi rientrano riscaldamenti con legna in pezzi e a pellet nonché riscaldamenti a legna automatici. Inoltre vengono concessi sussidi finanziari per l'allacciamento a una rete di teleriscaldamento esistente, se la potenza termica del teleriscaldamento è superiore a 70 kW e se almeno il 75 per cento di questa potenza è coperto con energia rinnovabile.

5 marzo 2020