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Sessione: 19.06.2020

Per il risanamento della galleria di Arosa della FR è stato pubblicato un appalto secondo le direttive GATT/OMC. Sono pervenute diverse offerte. È stata verificata la completezza delle offerte, le quali sono state valutate in base ai criteri di aggiudicazione. Infine sono rimaste due offerte tra cui scegliere, le quali erano praticamente equivalenti sotto il profilo del prezzo e dei criteri di aggiudicazione.

1° posto: Heitkamp Construction Swiss GmbH, 6036 Dierikon    CHF 22'423’133.75     (100%)      26,58 punti

2° posto: ARGE IARO, c/o Lazzarini AG, 7000 Coira                     CHF 22'543’609.10     (100.5%)   26,56 punti

                Differenza                                                                           CHF      120’475.35

In sede di pubblicazione e aggiudicazione i fattori di ponderazione sono stati definiti come segue:

Prezzo                                                                            60%
Rapporto tecnico                                                          25%
Svolgimento dei lavori/programma dei lavori            10%
Persone chiave                                                               5%

La ditta Heitkamp è un ente domiciliato facente parte completamente di un gruppo edilizio russo (Renaissance Group) di proprietà di un miliardario turco. La ditta è attiva in Svizzera da diverso tempo nel settore della costruzione di gallerie e dispone di capacità e di know-how sufficienti.

Le ditte Brunold AG, Arosa, Mettler Prader AG, Coira, Lazzarini AG, Coira detengono una partecipazione del 70% nella Brunold AG, mentre il 30% è di proprietà della ditta Pizzaroti, Bellinzona (membro GBV). Anche esse dispongono delle capacità e dell'esperienza necessarie per eseguire una commessa di questa complessità e di queste dimensioni.

La FR dipende in misura importante dal Cantone dei Grigioni e presenta stretti legami con quest'ultimo. Per l'esercizio e la manutenzione vengono impiegati anche fondi pubblici. Per questa ragione è altamente dubbio e incomprensibile che un'aggiudicazione di lavori di queste dimensioni in una località periferica vada a un'impresa straniera. In particolare perché la differenza in termini di prezzo ammonta solamente a mezzo punto percentuale.

Se imprese edili locali per così dire davanti alla porta di casa potrebbero ricevere una commessa per 22 mio. di franchi finanziata in parte con fondi pubblici e con ciò potrebbero occupare 30 collaboratori per 3 anni, quando si tratta di prendere una decisione di questo tipo i responsabili per l'aggiudicazione dei lavori dovrebbero assolutamente avere più coraggio e considerare la situazione globale.

A maggior ragione in un periodo in cui in tutto il Paese vengono spesi miliardi a sostegno dell'economia, decisioni di questo tipo, nonostante siano probabilmente corrette sotto il profilo giuridico, sono difficili da accettare e incomprensibili soprattutto per i lavoratori.

Così l'ente pubblico assegna su base continua commesse di grandi dimensioni a gruppi internazionali e sottrae opportunità di guadagno e di sviluppo alle regioni periferiche. Per via delle loro dimensioni, imprese edili locali provenienti da tutto il Cantone non hanno la possibilità di candidarsi a ricevere commesse in tutto il mondo, come invece fanno grandi gruppi attivi a livello internazionale. Per tale ragione le imprese cantonali dovrebbero essere tenute maggiormente in considerazione soprattutto quando si tratta di conferire grandi commesse dell'ente pubblico. Per quanto riguarda i fattori di ponderazione si impone una modifica dell'ordinanza sugli appalti pubblici. Inoltre varrebbe la pena verificare se grandi commesse a partire da un determinato importo che dopo la rettifica dell'offerta presentano una differenza di prezzo inferiore al 2% non dovrebbero essere conferite imperativamente a imprese provenienti dai Grigioni. Criteri come il radicamento regionale e l'importanza microeconomica devono avere una ponderazione maggiore.

In generale, in relazione ad aggiudicazioni dell'ente pubblico il prezzo ha una ponderazione di gran lunga eccessiva. Domicilio, ecologia/conoscenza del territorio (green deal) e altri aspetti vengono valutati in maniera insufficiente. Con il 50-60% il fattore di ponderazione "prezzo" ha un peso piuttosto importante.

Le firmatarie e i firmatari chiedono al Governo:

  1. Il Governo viene informato in merito ad aggiudicazioni di lavori della FR di questa entità?
  2. Il Governo condivide in generale queste interpretazioni?
  3. Il Governo ravvisa la necessità di intervenire?
  4. Il Governo è disposto a riesaminare l'ordinanza sugli appalti pubblici nel quadro delle possibilità legislative ed eventualmente ad adeguarla come richiesto?

Coira, 19 giugno 2020

Loi, Jenny, Grass, Hohl, Aebli, Berweger, Brandenburger, Buchli-Mannhart, Caluori, Cantieni, Clalüna, Danuser, Ellemunter, Felix, Flütsch, Gasser, Gugelmann, Hardegger, Hartmann-Conrad, Hefti, Hug, Kasper, Koch, Lamprecht, Michael (Donat), Müller (Susch), Natter, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Papa, Tanner, Ulber, von Ballmoos, Waidacher, Widmer-Spreiter (Coira), Zanetti (Sent)

Risposta del Governo

In data 28 novembre 2019 la Ferrovia retica (FR) ha pubblicato un avviso di gara per le opere da capomastro per la sistemazione della galleria di Arosa in conformità alla legge secondo le direttive GATT/OMC. Con decisione del 3 aprile 2020 la FR ha conferito l'aggiudicazione per le opere messe a concorso alla Heitkamp Construction Swiss GmbH, la quale aveva presentato l'offerta economicamente più vantaggiosa. Il consorzio di offerenti che si era classificato al secondo posto ha presentato ricorso contro la decisione di aggiudicazione dinanzi al Tribunale amministrativo del Cantone dei Grigioni. La domanda di concessione dell'effetto sospensivo è stata respinta e il Tribunale amministrativo ha constatato a prima vista che a quanto pare l'aggiudicataria ha rispettato i criteri di idoneità e che l'autorità aggiudicante ha valutato correttamente tali criteri. Dopo ciò il ricorrente ha ritirato il proprio ricorso, ragione per cui il procedimento è stato stralciato in quanto privo di oggetto e l'aggiudicazione è passata in giudicato.

In merito alla domanda 1: il Governo viene informato a posteriori in merito alle aggiudicazioni di lavori della FR nel quadro della statistica degli appalti prevista dalla legge conformemente all'art. 34 della legge sugli appalti pubblici (Lap; CSC 803.300). A prescindere da ciò, il Cantone cura stretti contatti con la FR, dato che essa consulta regolarmente il servizio cantonale specializzato in materia di appalti per ottenere informazioni in materia. 

In merito alla domanda 2: no, in generale il Governo non condivide questa interpretazione. Secondo la prassi seguita dal Tribunale amministrativo il prezzo è il criterio di maggiore peso. In tale contesto vige la regola generale secondo cui l'importanza da riconoscere al prezzo deve essere inversamente proporzionale al grado di difficoltà di un lavoro. Per lavori di media complessità il peso attribuito al prezzo di norma non dovrebbe essere inferiore al 50 per cento, il che di norma è il caso per commesse edili (intese come commesse standard). Quando mette a concorso opere edili di questo tipo, la FR attribuisce una peso del 60 per cento al criterio legato al prezzo.

Criteri di aggiudicazione estranei all'appalto come il carattere locale, il domicilio fiscale o l'utilizzo di prodotti locali non sono criteri che permettono di scostarsi dall'offerta economicamente più vantaggiosa. Secondo la giurisprudenza costante, in caso di offerte equivalenti dal punto di vista della qualità, anche in caso di una differenza di prezzo minima l'aggiudicazione spetta obbligatoriamente all'offerta più vantaggiosa. La concessione di un margine di apprezzamento entro determinati limiti di tolleranza, come proposto dall'interpellanza, ha rappresentato la prassi fino agli anni '90, però non è più ammessa secondo il diritto vigente. Inoltre, stando alle statistiche cantonali sugli appalti, ogni anno le commesse pubbliche nel Cantone dei Grigioni che vengono aggiudicate a offerenti stranieri sono meno del 2 per cento. In particolare nel settore dell'edilizia principale, offerenti locali si sono aggiudicati oltre il 90 per cento delle commesse. Pertanto risulta chiaro che le imprese locali sono competitive.

In merito alla domanda 3: il 15 novembre 2019 i Cantoni hanno licenziato all'unanimità il Concordato intercantonale sugli appalti pubblici riveduto (CIAP riveduto) a destinazione delle procedure di adesione cantonali. Il nuovo diritto previsto dal concordato si concentra maggiormente sulla qualità, sulla sostenibilità e sull'innovazione. Per tale ragione gli enti appaltanti dispongono di strumenti più adeguati per tenere conto delle esigenze degli offerenti svizzeri orientati al mercato nazionale. I Cantoni intendono effettuare i propri acquisti a condizioni di mercato e gestire in modo attento le entrate fiscali messe a disposizione, sfruttando i nuovi margini di manovra con i nuovi obiettivi all'interno di procedure chiare che generino uno scarso onere amministrativo. Ciò permette di far valere al meglio i punti di forza dell'artigianato locale nell'aggiudicazione di commesse pubbliche. Per tale ragione il Governo non ravvisa nessuna ulteriore necessità di agire.

In merito alla domanda 4: a questa richiesta viene dato seguito nella revisione citata del CIAP. Il CIAP riveduto si concentra su una prassi orientata alla qualità, sostenibile e innovativa per quanto riguarda gli acquisti effettuati dall'ente pubblico. Il Governo è convinto che il nuovo diritto in materia di appalti pubblici dei Cantoni permetterà di mettere a frutto ancora meglio i punti di forza degli offerenti locali.

7 settembre 2020