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Sessione: 19.06.2020

Il Cantone ha obbligato tutte le persone residenti nei Grigioni che hanno concluso una formazione nel settore delle cure e dell'assistenza a registrarsi.

Stando alle informazioni dell'Ufficio dell'igiene pubblica, un migliaio di persone ha dato seguito a questo appello. L'Ufficio dell'igiene pubblica ha indicato che un rapporto di lavoro per le persone che si sono messe a disposizione sarebbe stato disciplinato dal contratto di lavoro modello della FGOC (Federazione grigionese ospedali e case di cura), ciò che però a quanto pare non è sempre stato il caso.

Le firmatarie ed i firmatari pongono perciò al Governo le seguenti domande:

  1. Quanti specialisti che si sono registrati sono stati impiegati dalle istituzioni?
  2. Quali prescrizioni ha formulato il Governo nei confronti di queste ultime?
  3. In che modo il Governo ha garantito che queste persone venissero effettivamente impiegate soltanto in relazione alla pandemia?
  4. Queste persone nonché gli altri collaboratori avevano a disposizione materiale di protezione a sufficienza?
  5. Quante delle persone attive nel settore delle cure e dell'assistenza sono state temporaneamente esonerate dal lavoro a diretto contatto con i pazienti in quanto appartenevano a un gruppo a rischio?

Coira, 19 giugno 2020

Rutishauser, Widmer-Spreiter (Coira), Gasser, Baselgia-Brunner, Brandenburger, Cahenzli-Philipp, Degiacomi, Deplazes (Coira), Gartmann-Albin, Hofmann, Horrer, Müller (Felsberg), Perl, Preisig, Rettich, Thöny, Wilhelm, Pajic

Risposta del Governo

In merito alla domanda 1: dagli accertamenti effettuati presso le strutture è risultato che queste ultime hanno assunto 68 specialisti che si erano registrati.

In merito alla domanda 2: il Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità ha allestito contratti modello per l'impiego di specialisti che si erano registrati e ha messo questi contratti a disposizione delle federazioni e delle strutture. 

In merito alla domanda 3: in linea di principio gli ospedali non potevano effettuare interventi elettivi, ciò che ha fatto sì che l'occupazione sia fortemente diminuita sia nel settore stazionario, sia in quello ambulatoriale. Di conseguenza si può partire dal presupposto che il personale supplementare sia stato impiegato soltanto in caso di effettiva necessità, vale a dire in caso di situazioni che non potevano essere gestite con l'effettivo di personale a disposizione (ad esempio nei reparti di cure intensive). Il Cantone non è tuttavia in grado di valutare in via definitiva in che modo le persone siano state impiegate in relazione alla pandemia.

In merito alla domanda 4: su richiesta delle strutture attive nel settore sanitario, l'Ufficio dell'igiene pubblica e l'Ufficio del militare e della protezione civile hanno messo a disposizione il materiale di protezione tempestivamente e nelle quantità richieste, nella misura in cui il Cantone aveva a disposizione tale materiale. 

In merito alla domanda 5: dagli accertamenti effettuati presso le strutture è risultato che 167 persone sono state temporaneamente esonerate dal lavoro a diretto contatto con i pazienti in quanto appartenenti a un gruppo a rischio.

20 agosto 2020