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Sessione: 28.08.2020

Un anno fa il granconsigliere Thomas Bigliel ha chiesto al Governo di spiegare in che modo il penitenziario Cazis Tignez e altri luoghi sensibili vengano protetti da riprese aeree e satellitari. Nella domanda del 21 agosto 2019 al Governo è stata posta anche la questione a sapere se i sorvoli con droni potrebbero essere impediti tramite una zona di interdizione al volo.

Nella sua risposta del 22 agosto 2019 il Governo ha comunicato che la determinazione di una zona di interdizione al volo sopra il penitenziario Cazis Tignez rientrerebbe nella competenza della Confederazione; inoltre tale zona dovrebbe essere approvata anche dal comune interessato.

In contrasto con la risposta del Governo, su domanda l'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC) ha comunicato che la Confederazione non sarebbe competente per l'emanazione di tali interdizioni al volo. Piuttosto, per aeromobili senza occupanti e con un peso inferiore a 30 kg i Cantoni potrebbero emanare divieti di sorvolo che hanno lo scopo di proteggere persone e beni al suolo (art. 51 cpv. 3 della legge sulla navigazione aerea, art. 2a dell'ordinanza sulla navigazione aerea, art. 17, art. 18 e art. 19 dell'ordinanza del DATEC sulle categorie speciali di aeromobili).

Sulla base di questa informazione giuridica, nel novembre 2019 il Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità (DGSS) si è rivolto all'allora Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste (oggi Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità, DIEM) con la richiesta di prendere in esame la possibilità di inserire nell'ordinanza cantonale sulla navigazione aerea (CSC 875.100) le regolamentazioni necessarie per un divieto di sorvolo cantonale.

Al Governo vengono perciò sottoposte le seguenti domande:

  1. Entro quanto tempo ci si può attendere una migliore protezione del penitenziario Cazis Tignez tramite la creazione di zone di interdizione al volo e il loro inserimento nell'ordinanza cantonale sulla navigazione aerea (CSC 875.100)?
  2. Coinvolgendo i dipartimenti competenti il Governo ha individuato altre infrastrutture grigionesi critiche che potrebbero a loro volta trarre vantaggio da un tale effetto protettivo?
  3. L'anno scorso nella sua risposta alla domanda del granconsigliere Thomas Bigliel il Governo ha indicato che in aggiunta al divieto di sorvolo richiesto il penitenziario Cazis Tignez avrebbe installato un sistema di detezione di droni; un impianto paragonabile è entrato in servizio regolare a fine 2017 nel Cantone di Argovia per il penitenziario di Lenzburg. A che punto sono gli accertamenti? Questa domanda va considerata in particolare tenendo presente che nei Grigioni esistono imprese che si sono già occupate da vicino di questo tema e che offrono corrispondenti servizi di consulenza nonché sistemi di difesa. Secondo le firmatarie e i firmatari la perizia di tali imprese deve essere sfruttata per rafforzare la piazza economica e dell'innovazione dei Grigioni.

Coira, 28 agosto 2020

Bigliel, Dürler, Gartmann-Albin, Brandenburger, Della Cà, Felix, Hartmann-Conrad, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Kasper, Kienz, Mittner, Müller (Susch), Natter, Perl, Rettich, Thomann-Frank, Thür-Suter, Ulber, Sigron

Risposta del Governo

Il recepimento del regolamento UE concernente gli aeromobili senza equipaggio comporta una revisione totale dell'ordinanza del DATEC sulle categorie speciali di aeromobili (OACS, RS 748.941), la cui entrata in vigore, stando alla Confederazione, è prevista nel corso del 2021. Gli adeguamenti all'OACS si limitano ai settori disciplinati ora dal diritto UE. Il recepimento del regolamento UE per quanto riguarda gli aeromobili senza equipaggio (cosiddetti "unmanned aircraft system", UAS) comporta novità che vanno ben oltre le disposizioni finora vigenti, che prevedono la formazione di nuove categorie e disciplinano in modo molto più restrittivo rispetto a finora l'uso di droni (tra l'altro obblighi di registrazione e di formazione). Già oggi per gli aeromobili senza equipaggio e con un peso inferiore a 30 kg esistono zone d'interdizione al volo quali aerodromi militari, zone di controllo attivo del traffico aereo o assembramenti di persone all'aperto.

Con lettera accompagnatoria a un sondaggio del 12 febbraio 2020, in relazione alla prevista revisione dell'OACS la Confederazione ha comunicato ai Cantoni l'intenzione di disciplinare in modo uniforme nella legislazione federale zone d'interdizione al volo nazionali supplementari per aree UAS. In tal modo la Confederazione intende prevenire un'ondata di regolamentazioni cantonali e creare condizioni uniformi nell'interesse della sicurezza giuridica e della rintracciabilità. Con questa lettera i Cantoni hanno perciò ricevuto la possibilità di comunicare le proprie esigenze all'Ufficio federale dell'aviazione civile (UFAC).

Nella propria presa di posizione (decreto governativo del 21 aprile 2020, prot. n. 325) il Governo ha accolto con favore la creazione di zone d'interdizione al volo disciplinate in modo uniforme prevista dalla Confederazione e ha chiesto che oltre ai penitenziari venissero inserite altre aree UAS quali centrali elettriche, infrastrutture di polizia, ospedali e cliniche o zone di protezione e di quiete per la selvaggina. Inoltre ha richiamato l'attenzione sulla necessità di zone d'interdizione al volo temporanee o dinamiche (ad es. WEF).

Con una nota informativa del 3 agosto 2020 l'UFAC ha comunicato ai Cantoni che, a seguito dei feedback ricevuti, intenderebbe definire i penitenziari, le centrali nucleari, le infrastrutture militari nonché i comprensori degli aerodromi quali aree UAS geografiche nel corso della imminente revisione dell'OACS. Non riterrebbe invece opportuna la definizione di altre aree, ai Cantoni verrebbe comunque data la possibilità di prendere nuovamente posizione in merito alla prevista estensione delle zone d'interdizione al volo nel quadro della procedura di consultazione relativa all'OACS. I Cantoni sarebbero inoltre liberi di definire in autonomia tali aree, nel rispetto delle direttive del diritto federale, o di esprimere nuovamente le proprie esigenze nel quadro della prossima revisione dell'OACS.

In merito alla domanda 1: a seguito della revisione dell'OACS prevista dalla Confederazione vi è da attendersi che nel corso del 2021 i penitenziari e altri impianti vengano definiti quali zone d'interdizione al volo per UAS. In seguito il Cantone prenderà in esame la necessità di definire altre zone d'interdizione al volo nell'ordinanza cantonale sulla navigazione aerea, nei limiti delle competenze che gli rimangono.

In merito alla domanda 2: sì. Nella primavera del 2020 il Governo ha chiesto ai Dipartimenti quali fossero le esigenze riguardo alle zone d'interdizione al volo e le ha comunicate alla Confederazione con la propria presa di posizione (decreto governativo del 21 aprile 2020, prot. n. 325).

In merito alla domanda 3: nel nuovo penitenziario chiuso Tignez è stato installato un impianto per la detezione di droni che ora è operativo. La pianificazione è stata eseguita dai progettisti incaricati della costruzione del nuovo penitenziario, in particolare dal progettista dei sistemi di sicurezza. Prima della messa a concorso sono stati valutati diversi sistemi attualmente utilizzati. Le conoscenze acquisite sono confluite nel bando di concorso in modo specifico per il progetto. Determinate parti dell'impianto sono state fornite da un offerente locale.

30 ottobre 2020