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Sessione: 09.12.2020

Conformemente al valore indicativo di politica finanziaria n. 6, nella media annuale la massa salariale dell'Amministrazione cantonale può crescere di fatto di al massimo l'1 per cento. Fanno eccezione le risorse di personale se i relativi costi vengono finanziati attraverso contributi di terzi.

Nel rispetto di questo valore indicativo, negli anni tra il 2016 e il 2020 il Governo ha richiesto e il Gran Consiglio ha approvato in totale 338,35 nuovi posti di lavoro a tempo pieno (equivalenti a tempo pieno, ETP). Di questi posti di lavoro a tempo pieno, 247,85 erano esclusi dal valore indicativo n. 6. In questi cinque anni sono stati creati ex novo complessivamente 90,5 ETP rilevanti ai fini della determinazione del valore indicativo.

La creazione di nuovi posti di lavoro viene e veniva spesso motivata con l'attuazione di punti centrali di sviluppo. Secondo la frazione PBD, l'attuazione di punti centrali di sviluppo implica anche che risorse di personale vengano liberate. Queste risorse umane possono poi essere impiegate per nuovi compiti.

Grazie ai mezzi finanziari impiegati per la digitalizzazione è possibile ottimizzare e razionalizzare processi operativi. Con la messa in esercizio di Sinergia, una parte dell'Amministrazione dispone di infrastrutture modernissime che dovrebbero aumentare l'efficienza.

Attuando in modo sistematico un processo di miglioramento continuo, il Governo del Cantone dei Grigioni e i dirigenti che lo sostengono dovrebbero essere in grado di eliminare lavori non più necessari o di creare maggior risorse rinunciando a compiti e riducendo gli standard di prestazione (differenziazione tra prestazioni indispensabili e prestazioni utili ma non indispensabili). L'impiego delle risorse di personale esistenti deve essere verificato a cadenze regolari al fine di garantire che tali risorse vengano impiegate nel luogo giusto.

Dopo molti anni nei quali sono stati conseguiti ottimi risultati, in vista del peggioramento dei preventivi e dei conti annuali è necessario cambiare mentalità per quanto riguarda la creazione di nuovi posti di lavoro. Diventa più che mai importante che le risorse di personale esistenti vengano impiegate in funzione dei bisogni, degli obiettivi prefissati e degli effetti auspicati.

L'obiettivo dell'incarico è impedire fino al 2024 che vengano creati ulteriori posti di lavoro, senza impedire preventivi salariali o sviluppi dei salari per i collaboratori attuali.

Sulla base di queste riflessioni incarichiamo il Governo:

  1. di sottoporre al Gran Consiglio una proposta per l'attuazione di uno stop alla creazione di posti di lavoro fino alla fine del 2024.
  2. di compensare all'interno dell'Amministrazione e nell'orizzonte temporale auspicato i nuovi posti di lavoro mediante la con­versione di posti o attraverso fluttuazioni naturali.

Davos, 9 dicembre 2020

Bettinaglio, Hohl, Lamprecht, Buchli-Mannhart, Aebli, Casty, Clalüna, Danuser, Ellemunter, Grass, Hardegger, Hefti, Michael (Donat), Müller (Susch), Niggli-Mathis (Grüsch), Papa, Tanner, Widmer (Felsberg), Widmer-Spreiter (Coira), Patzen

Risposta del Governo

Dal piano finanziario 1990-1992, il Gran Consiglio stabilisce periodicamente i valori indicativi di politica finanziaria per il periodo di pianificazione successivo. Questo strumento di gestione si è dimostrato valido sotto diversi profili. I valori indicativi sono coordinati fra loro e, se le prescrizioni vengono rispettate in modo coerente, garan­tiscono che il bilancio cantonale rimanga equilibrato e che lungo termine la quota di incidenza della spesa pubblica cantonale non aumenti. Dal 2013 la creazione am­messa di posti di lavoro è limitata dai mezzi complessivi messi a disposizione. Nella media annuale, il valore indicativo di politica finanziaria n. 6 limita la crescita reale della massa salariale finanziata dal Cantone all'1 %. Esso corrisponde al valore indi­cativo n. 3 il quale, anch'esso, limita all'1 % la crescita reale delle spese cantonali complessive. In tal modo si intende ottenere una stabilizzazione della quota d'inci­denza della spesa pubblica. Le stesse limitazioni alla crescita valgono perciò anche per il personale dell'Amministrazione cantonale.

Con circa 400 milioni franchi, la spesa globale per il personale ammonta a poco meno del 16 per cento delle spese complessive. Questa quota è molto bassa ed è inferiore di oltre il 50 per cento alla media intercantonale pari a oltre il 33 per cento. Il personale cantonale non costituisce quindi un fattore di costi problematico e il suo numero viene limitato dal Gran Consiglio mediante chiare prescrizioni relative ai cre­diti.

Negli anni tra il 2016 e il 2020 il Gran Consiglio e il Governo hanno creato in totale circa 340 posti di lavoro a tempo pieno (ETP), quindi un numero di nuovi posti di la­voro straordinariamente elevato. Pressoché tre quarti di questi posti di lavoro ser­vono per svolgere nuovi compiti a beneficio della Confederazione, di altri Cantoni, degli ex distretti o di comuni grigionesi. Il finanziamento di questi posti di lavoro è neutrale sotto il profilo dei costi. Di conseguenza tali posti di lavoro non gravano sul bilancio cantonale e sono esclusi dal valore indicativo n. 6. Di questi posti di lavoro, 243 ETP sono stati creati in seno ai seguenti nove servizi/autorità:

  • 110 ETP lordi in seno all'Ufficio per l'esecuzione giudiziaria per il personale necessario per il nuovo penitenziario Cazis Tignez
  • 54 EPT nel quadro della creazione degli undici tribunali regionali a seguito del trasferi­mento dei tribunali distrettuali
  • 30 EPT in seno all'Ufficio della migrazione e del diritto civile per il settore dell'asilo e dei rifugiati
  • 10 ETP in seno all'Amministrazione delle imposte per lo Scan-Center e la riscossione delle imposte per i comuni
  • 10 ETP in seno all'Ufficio dell'igiene pubblica per il rilevamento della CES 144 e la promo­zione della salute
  • 9 ETP in seno all'Ufficio del servizio sociale per servizi sociali regionali nei settori della consulenza sociale nonché della promozione dell'infanzia e della gioventù
  • 8 ETP in seno all'Ufficio per l'industria, arti e mestieri e lavoro per l'esecuzione della legge sull'assicurazione contro la disoccupazione e l'Ispettorato del lavoro
  • 6 ETP in seno alla Polizia cantonale per il Centro di controllo del traffico pesante in Mesol­cina
  • 6 ETP in seno all'Ufficio per la sicurezza delle derrate alimentari e la salute degli animali per compiti d'esecuzione del Cantone di Glarona.

Come spiegato nell'incarico, negli anni tra il 2016 e il 2020 sono stati creati comples­sivamente 90 posti di lavoro ETP rilevanti ai fini della determinazione del valore indi­cativo. Ciò corrisponde in media a 18 posti di lavoro all'anno con una massa salariale media pari a 1,77 milioni di franchi. Nella media annuale, questo aumento corri­sponde allo 0,6 % dell'intera massa salariale. Esso è quindi nettamente inferiore all'1 %. Nella quota di crescita ammessa della massa salariale pari all'1 % devono anche essere contenuti i mezzi per gli aumenti degli stipendi individuali e per conver­sioni di posti di lavoro. La prescrizione è molto restrittiva anche nel confronto inter­cantonale. Essa permette di creare soltanto posti di lavoro assolutamente necessari. Ogni anno l'Amministrazione cantonale viene sottoposta a un rigido processo di crea­zione di posti di lavoro. Una parte determinante delle risorse di personale supple­mentari necessarie deve essere creata tramite conversioni e trasferimenti di posti di lavoro. I possibili sgravi amministrativi devono essere sfruttati in modo coerente; ciò vale in particolare in relazione alla digitalizzazione dei processi. Nuovi posti di lavoro vengono creati soltanto se non sono più possibili ulteriori razionalizzazioni e trasferi­menti interni di posti di lavoro.

L'aumento del numero di posti di lavoro rilevante ai fini della determinazione del va­lore indicativo e del bilancio cantonale ammonta soltanto a circa la metà della cre­scita economica reale e dell'aumento annuo delle spese cantonali complessive nonché di numerosi indicatori di prestazioni dell'Amministrazione cantonale. Occorre tenere conto anche del fatto che il maggior numero dei posti di lavoro è stato creato nelle regioni. E la maggior parte dei posti di lavoro creati nel quadro di punti centrali di sviluppo sono stati creati per progetti di lunga durata con necessità di personale a lungo termine. Uno stop completo alla creazione di posti di lavoro si porrebbe in netto contrasto con le esigenze in costante aumento per far fronte ai compiti. In tal modo verrebbe di fatto anche minato il valore indicativo di politica finanziaria n. 6. Al Gran Consiglio deve inoltre essere lasciata la possibilità di autorizzare eccezioni. Deve essere mantenuta anche la possibilità di rilevare compiti supplementari di Confedera­zione, altri Cantoni e comuni, sempre che sia garantito un finanziamento a copertura dei costi.

A seguito di quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di respingere l'inca­rico in oggetto.

10 febbraio 2021