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Sessione: 18.02.2021

Nella situazione economica attuale, l'evasione di richieste concernenti agevolazioni di pagamento per imposte, emolumenti, ecc. fa parte del lavoro quotidiano dei comuni. Molte aziende non dispongono di liquidità. Per quanto riguarda la determinazione degli interessi per imposte e altre fatture non pagate entro i termini, molti comuni prendono a riferimento la prassi applicata per l'imposta cantonale prevista dall'art. 153 LIG (nel caso del Comune di Davos ciò avviene per legge). Per il 2020 il Cantone ha giustamente rinunciato a un corrispondente interesse di mora, ovvero lo ha fissato allo 0 %. Attualmente fa però di nuovo stato un interesse di mora pari a un pesante 4 %, come ai tempi pre-coronavirus.

https://www.gr.ch/IT/istituzioni/amministrazione/dfg/stv/bezahlen/Seiten/verzinsung.aspx

Questo interesse elevato crea grande incomprensione. Di fatto esso punisce le imprese che, per superare la crisi, sono costrette a chiedere una dilazione di pagamento per le loro fatture. In ultima analisi la liquidità a disposizione delle imprese nel 2021 è ancora inferiore rispetto a quella disponibile nel 2020. Siccome, stando alle informazioni fornite dal Cantone, non è prevista un'eliminazione di questa situazione spiacevole per quanto riguarda gli interessi cantonali, le firmatarie e i firmatari presentano la seguente richiesta:

Il Governo fissa allo 0 % l'interesse di mora conformemente all'art. 153 LIG per il 2021, analogamente al decreto ema­nato nell'anno di crisi 2020 e con effetto retroattivo al 1° gennaio 2021, e corregge d'ufficio i conteggi degli interessi 2021 anche per i casi già evasi.

Davos, 18 febbraio 2021

Wilhelm, Valär, Bettinaglio, Atanes, Baselgia-Brunner, Berweger, Brandenburger, Brunold, Cahenzli-Philipp, Caluori, Can­tieni, Caviezel (Coira), Censi, Crameri, Danuser, Degiacomi, Derungs, Dürler, Ellemunter, Epp, Felix, Florin-Caluori, Föhn, Gartmann-Albin, Gugelmann, Hardegger, Hartmann-Conrad, Hofmann, Hohl, Holzinger-Loretz, Horrer, Kasper, Kohler, Kunz (Coira), Lamprecht, Loi, Maissen, Mittner, Müller (Felsberg), Natter, Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Paterlini, Perl, Preisig, Rettich, Rutishauser, Schutz, Schwärzel, Thomann-Frank, Thür-Suter, von Ballmoos, Wellig, Widmer-Spreiter (Coira), Zanetti (Landquart), Altmann, Bürgi-Büchel, Collenberg, Fontana, Pajic, Spadarotto, Tomaschett (Coira)

Risposta del Governo

Conformemente all'art. 153 cpv. 3 della legge sulle imposte per il Cantone dei Gri­gioni (CSC 720.000), per pagamenti tardivi è dovuto un interesse di mora. Il Diparti­mento delle finanze fissa per ogni anno civile l'interesse di mora. Da anni il tasso d'in­teresse ammonta al 4 per cento. Il 2020 costituisce un'eccezione. Nel marzo 2020, a seguito della diffusione del coronavirus il Consiglio federale ha deciso varie misure di protezione e il confinamento per diversi settori. Al contempo ha adottato misure di sostegno di ampia portata per l'economia. Dal canto loro, i Cantoni hanno completato queste misure. Il 13 marzo 2020 il Governo grigionese ha dichiarato la situazione straordinaria e, su tale base, il 27 marzo 2020 ha deciso un ampio pacchetto di mi­sure volto ad arginare le conseguenze economiche del coronavirus dovute alle mi­sure di protezione adottate in relazione alla COVID-19. Facevano parte di questo pacchetto anche le agevolazioni di pagamento per l'economia e la popolazione, in particolare la rinuncia agli interessi di mora e alla riscossione di tasse di sollecito per fatture del Cantone per imposte, emolumenti, tributi e multe per l'anno civile 2020. Queste misure sono state coordinate con la Confederazione e con gli altri Cantoni; anch'essi hanno rinunciato a riscuotere interessi di mora e tasse di sollecito.

Per il 2021 il Cantone dei Grigioni, insieme alla Confederazione e agli altri Cantoni, riscuote di nuovo gli interessi di mora e le tasse di sollecito usuali. Gli interessi di mora ammontano al 4 per cento e la tassa per il secondo sollecito ammonta a 30 franchi. Come mostra il confronto con la Confederazione e con gli altri Cantoni, questo valore del 4 per cento è in linea con i valori usuali e ben sostenibili (Confede­razione 3%; AG 5,1%; BL 5,0%; BE 3,0%; GL 4,5%; LU 3,5%; SG 4,0%; ZH 4,5%).

Conformemente all'art. 154 cpv. 1 della legge sulle imposte per il Cantone dei Gri­gioni, in circostanze particolari l'Amministrazione delle imposte può prolungare il ter­mine di pagamento o autorizzare pagamenti rateali per imposte, interessi o multe do­vuti. Essa può rinunciare alla riscossione di un interesse di mora. Questa disposi­zione è opportuna e sensata. Nel contesto attuale, una rinuncia generale agli inte­ressi di mora nell'anno civile 2021 rappresenterebbe un'iniziativa isolata del nostro Cantone. Né la Confederazione, né gli altri Cantoni rinunciano agli interessi di mora nel 2021. Non è nemmeno prevista la rinuncia alla riscossione di tasse di sollecito e di esecuzione. Il tasso deciso pari al 4 per cento è oggettivamente giustificato e in base al confronto intercantonale risulta adeguato. Una rinuncia agli interessi di mora nel 2021 dovrebbe essere applicata con effetto retroattivo al 1° gennaio 2021. Ciò implicherebbe il rimborso di interessi di mora già riscossi e sarebbe difficilmente ge­stibile dal punto di vista amministrativo. Tale rinuncia costituirebbe inoltre una regola­mentazione forfetaria che in realtà non aiuterebbe le imprese fortemente colpite dalla crisi legata al coronavirus. In presenza di veri e propri casi di rigore, per dilazioni e pagamenti rateali l'Amministrazione delle imposte può rinunciare a riscuotere inte­ressi di mora. Pertanto, chi ha bisogno di una dilazione per superare l'attuale crisi economica non deve – come asserito nell'incarico – pagare interessi di mora per fat­ture fiscali non saldate. A questo proposito occorre tenere conto del fatto che gli inte­ressi di mora non sono di grande importanza per i contribuenti in forte sofferenza per via della crisi dovuta al coronavirus. I redditi più bassi e gli utili che vengono a man­care si ripercuotono anche sulle imposte che a loro volta risultano nettamente infe­riori. La regolamentazione proposta favorirebbe soprattutto i contribuenti con debiti fiscali elevati che potrebbero pagare questi debiti senza spese in un secondo mo­mento.

I comuni grigionesi possono fissare in autonomia l'ammontare degli interessi di mora. Se i comuni prendono a riferimento gli interessi di mora del Cantone, ma non sono d'accordo con il loro ammontare, sono liberi di emanare una regolamentazione diver­gente. Di norma i comuni riprendono le aliquote del Cantone. I seguenti comuni hanno deciso una regolamentazione divergente per l'anno 2021 in corso: Roveredo 2,5%; Trimmis e Davos 0% (deciso così a posteriori).

Prendere a riferimento l'interesse di mora cantonale significa che quasi tutti i comuni sarebbero interessati da un tasso d'interesse cantonale pari a zero e che inoltre quasi tutti i comuni dovrebbero rimborsare gli interessi di mora già riscossi. Di conse­guenza anche i comuni si troverebbero a dover affrontare oneri supplementari ingenti dal punto di vista amministrativo.

A seguito di quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di respingere l'inca­rico in oggetto.

9 aprile 2021