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Sessione: 19.10.2022

Conformemente alla vigente legge sugli stipendi e la previdenza professionale dei Consiglieri di Stato (LSPC; CSC 170.380), un membro del Governo che abbandona volontariamente o involontariamente la carica ha diritto, vita natural durante, a una pensione.

Nel caso ideale i membri del Governo sono ed erano attivi professionalmente fino alla loro elezione e di norma, se non hanno già raggiunto l'età di pensionamento, dopo l'abbandono della carica in Governo ritornano alla loro professione precedente o ne intraprendono una nuova. Affinché dopo l'abbandono dell'alta carica non sorgano conflitti di interesse con l'assunzione di mandati in seno a consigli d'amministrazione o simili e affinché gli ex membri del Governo non rimangano senza un reddito durante il riorientamento professionale è stata introdotta la pensione. Anche il vigente limite di durata della carica pari a tre legislature ha contribuito all'introduzione di una pensione.

Per ogni anno di carica, al membro del Governo viene concesso il 3,5 per cento dell'ultimo stipendio annuo percepito. Per una durata della carica pari a un massimo di 12 anni, ciò corrisponde a un'indennità annuale di circa 110 000 franchi (42 per cento di 262 000 franchi). La legge prevede sì una riduzione della prestazione, tuttavia soltanto se il reddito da attività lucrativa sommato alla pensione supera il precedente stipendio quale membro del Governo. Tra i pochi Cantoni che prevedono tuttora una pensione, il Cantone dei Grigioni dispone quindi di una soluzione molto generosa.

Che la pensione per i membri del Governo sia da tempo superata è testimoniato non solo dal fatto che ormai solo i Cantoni Vallese, Svitto, Ticino, Turgovia, Appenzello Interno e San Gallo prevedono una tale pensione. Anche il fatto che, grazie alla loro popolarità e alle loro competenze, i membri del Governo abbiano molto rapidamente accesso a una professione rende obsoleto un tale paracadute finanziario. Un termine di attesa che giustificherebbe almeno una pensione temporanea è inoltre indesiderato sul piano legislativo. In considerazione di queste premesse, la regolamentazione della pensione attualmente vigente può e deve essere convertita in una soluzione al passo con i tempi.

Pertanto il Governo viene incaricato di sottoporre al Gran Consiglio una modifica di legge che preveda l'abolizione della pensione per gli ex membri del Governo.

Coira, 19 ottobre 2022

Stocker, Gort, Adank, Brandenburger, Butzerin, Candrian, Casutt, Cortesi, Della Cà, Dürler, Favre Accola, Grass, Hefti, Hug, Koch, Krättli, Lehner, Menghini-Inauen, Metzger, Morf, Rauch, Roffler, Salis, Sgier, Weber

Risposta del Governo

Nel suo rapporto del 10 dicembre 2021 in adempimento del postulato 20.4099 di Peter Hegglin il Consiglio federale si è occupato del tema «Per disposizioni sulla retribuzione e sul pensionamento dei magistrati al passo con i tempi». A determinate condizioni i membri del Consiglio federale, il cancelliere della Confederazione e i giudici federali ricevono una pensione vita natural durante. Un reddito da attività lucrativa o un reddito sostitutivo significativi ne comportano la riduzione. Per quanto riguarda i membri dei Governi cantonali, stando al rapporto otto Cantoni prevedevano una pensione (stato maggio 2021). Tuttavia da allora i Cantoni di Berna, Svitto e Ginevra hanno abolito le pensioni. Nel Cantone di Neuchâtel è pendente un intervento parlamentare che va in questa direzione; nel Cantone di Vaud la questione viene esaminata a seguito di un postulato. Nel complesso risulta che solo una piccola minoranza dei Cantoni prevede una pensione vita natural durante. Di norma agli ex membri del Governo viene invece garantita una sicurezza economica tramite la cassa pensioni, indennità di partenza oppure continuazioni temporanee del versamento dello stipendio o pensioni temporanee.

Se una pensione sia ammissibile e come debba eventualmente essere strutturata dipende dalla questione del limite di durata della carica per i membri del Governo. Il Cantone dei Grigioni è uno dei pochissimi Cantoni che prevede un limite di durata della carica. In conformità alla Costituzione del Cantone dei Grigioni (CSC 110.100) sono possibili al massimo due rielezioni, vale a dire che i membri del Governo devono abbandonare la carica al più tardi dopo dodici anni. In caso di elezione sostitutiva in Governo verso la fine di una legislatura, è possibile che un membro del Governo raggiunga solo un periodo di carica di poco superiore agli otto anni.

Vi sono altri fattori da considerare per un regime pensionistico adeguato. Tra queste rientrano l'entità dell'indennità dei membri del Governo, le prestazioni della cassa pensioni, le prestazioni accessorie al salario nonché il finanziamento della pensione e la sua riduzione in caso di conseguimento di un reddito da attività lucrativa o di un reddito sostitutivo.

Il Governo è disposto a riconsiderare il regime pensionistico. Occorrono tuttavia un'analisi approfondita e una ponderazione accurata di tutti i fattori intese come valutazione globale, al fine di sottoporre al Gran Consiglio una proposta equilibrata e al passo con i tempi per il futuro regime pensionistico dei membri del Governo.

In base a quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di modificare come segue l'incarico in oggetto:

Il Governo viene incaricato di sottoporre al Gran Consiglio una modifica della legge sugli stipendi e la previdenza professionale dei Consiglieri di Stato; in tale contesto dovranno essere esaminate le varianti proposte negli incarichi di frazione del PLR, del PVL e dell'UDC presentati durante la sessione di ottobre 2022 ed eventuali altre varianti.

17 gennaio 2023