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Sessione: 07.12.2022

La situazione critica relativa all'approvvigionamento energetico nell'inverno 2022/23 mostra che dobbiamo risparmiare ogni chilowattora possibile. Sussiste un potenziale sufficiente per rifornire a lungo termine la Svizzera con energie rinnovabili. In tutti i settori l'energia deve però essere utilizzata in modo efficiente e ogni tecnologia deve essere impiegata in base ai suoi punti forti.

Nel settore dell'elettricità vi è un enorme potenziale in termini di efficienza per quanto riguarda i risaldamenti elettrici. Nel mese di ottobre, l'Ufficio dell'economia e del turismo dei Grigioni ha comunicato che gran parte degli edifici grigionesi viene riscaldata con olio da riscaldamento, legna ed elettricità. I dati provengono dal Registro federale degli edifici e delle abitazioni. Gli edifici riscaldati con riscaldamenti elettrici sono responsabili di una quota da non sottovalutare del consumo di energia elettrica annuale pari a 1215 GWh nel settore economie domestiche, artigianato e industria nonché servizi (Statistica energetica del Cantone dei Grigioni 2018).

Se paragonati alle pompe di calore, i riscaldamenti elettrici sono altamente inefficienti. La sola sostituzione di un riscaldamento elettrico centralizzato con una pompa di calore aria/acqua può portare a risparmi pari al 60 per cento e oltre. Altre tecnologie come legna, teleriscaldamento o calore solare possono sostituire completamente l'impiego della preziosa energia elettrica. I riscaldamenti elettrici devono perciò essere sostituiti da tecnologie più efficienti e rispettose del clima.

Nel quadro della legge sull'energia e della «legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l'innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica» (controprogetto indiretto all'iniziativa per i ghiacciai), la Confederazione prevede un programma di stimolo per un importo pari a CHF 200 mio. di franchi all'anno per la sostituzione di impianti per la produzione di calore. Il programma di stimolo limitato a dieci anni è previsto sia per la sostituzione di riscaldamenti a combustibili fossili, sia per riscaldamenti fissi a resistenza elettrica e per misure di efficienza.

Le firmatarie e i firmatari incaricano perciò il Governo di adottare le misure necessarie per poter aumentare la quota di risanamento dei riscaldamenti elettrici, in modo che entro il 2030 la quota di riscaldamenti elettrici nei Grigioni si avvicini a zero. Al fine di accelerare tale processo vanno creati ulteriori incentivi per stimolare i committenti a sostituire i riscaldamenti elettrici su base volontaria. Gli incentivi dovranno essere limitati al 2030 e i proprietari degli immobili interessati dovranno essere informati attivamente.

Coira, 7 dicembre 2022

Mazzetta, Danuser (Coira), Hartmann, Altmann, Atanes, Bardill, Baselgia, Berther, Biert, Bischof, Bisculm Jörg, Bleuler-Jenny, Cahenzli-Philipp (Untervaz), Degiacomi, Della Cà, Gansner, Gartmann-Albin, Gredig, Hofmann, Hohl, Kappeler, Kohler, Kreiliger, Müller, Nicolay, Pajic, Perl, Preisig, Rageth, Rettich, Rusch Nigg, Rutishauser, Saratz Cazin, von Ballmoos, Walser, Wilhelm, Zindel

Risposta del Governo

Dal 2011 la legge sull'energia del Cantone dei Grigioni (LGE; CSC 820.200) contiene tra le prescrizioni edilizie un divieto di installare nuovi riscaldamenti fissi a resistenza elettrica (art. 10 LGE). È indiscusso che i riscaldamenti elettrici sono altamente inefficienti dal profilo energetico e presentano un potenziale di risparmio elevato. Pertanto nel quadro della procedura di consultazione relativa alla revisione della LGE, la quale è entrata in vigore nel gennaio 2021, il Governo aveva proposto un obbligo di risanamento per riscaldamenti elettrici con un termine transitorio di 15 anni. Questo approccio ha trovato poco sostegno da parte dei partecipanti alla procedura di consultazione, motivo per cui il Governo ha rinunciato a inserirlo nel messaggio a destinazione del Gran Consiglio. Nel quadro dell'esame preliminare in seno alla Commissione per l'ambiente, i trasporti e l'energia (CATE) una minoranza ha ripreso questa proposta la quale è in linea con il Modello di prescrizioni energetiche dei Cantoni (MoPEC 2014). Il Gran Consiglio ha respinto questa proposta nel dibattito del 20 febbraio 2020 con 70 voti a favore, 23 voti contrari e 0 astensioni (cfr. PGC sessione di febbraio 2020, p. 690).

Nella sostituzione di riscaldamenti elettrici occorre fare distinzione tra sistemi centralizzati e decentralizzati. Il Governo è convinto che, a seguito dell'aumento dei prezzi dell'elettricità e dei sussidi promozionali generosi, i riscaldamenti elettrici centralizzati saranno sostituiti nei prossimi anni, poiché nella maggior parte dei casi questo adeguamento è semplice dal punto di vista economico ed edilizio. La sostituzione di riscaldamenti elettrici decentralizzati richiede invece un intervento relativamente grande nell'edificio, poiché è necessario installare anche un sistema di distribuzione del calore ad acqua (radiatori, riscaldamento a pavimento). Ciò significa che durante il risanamento non è possibile usare le abitazioni. Perciò nella maggior parte dei casi la sostituzione di sistemi decentralizzati viene effettuata solo quando può essere combinata ad altri lavori di risanamento, come il risanamento di un bagno o della cucina o un risanamento generale. Per tenere conto di questa circostanza, in caso di sostituzione di riscaldamenti elettrici decentralizzati può beneficiare di un generoso sostegno non solo l'impianto di produzione di calore, bensì anche il necessario sistema di distribuzione del calore (art. 20 LGE e art. 46 dell'ordinanza sull'energia del Cantone dei Grigioni [OGE; CSC 820.210]). In aggiunta questi sussidi vengono raddoppiati sulla base del piano d'azione Green Deal cantonale (PAGD). Questa promozione sta dando i suoi frutti: ad esempio nel 2022 sono stati concessi sussidi promozionali a favore di 120 riscaldamenti elettrici decentralizzati e di 38 centralizzati.

L'Ufficio dell'energia e dei trasporti richiama continuamente l'attenzione sui programmi di promozione esistenti in occasione di eventi come ad es. "Die Zukunft Ihrer Liegenschaft beginnt jetzt" (art. 32 LGE). Inoltre i proprietari di case nonché gli installatori sono a conoscenza dei programmi di promozione già esistenti da anni. Oltre al programma di promozione cantonale vi è un programma di SvizzeraEnergia (www.makeheatsimple.ch) il quale è pubblicizzato da diversi anni dalla Confederazione e dal Cantone. Grazie al comando a distanza degli impianti di produzione di calore è possibile risparmiare fino al 60 per cento di energia. Dato che nel Cantone dei Grigioni sono istallati molti riscaldamenti elettrici negli appartamenti di vacanza, vi è un grande potenziale in questo senso.

Gli incentivi richiesti nell'incarico come sussidi promozionali, sensibilizzazione e le misure che consentono di risparmiare energia sono già in gran parte disponibili. Il nuovo MoPEC 2025 conterrà ancora il modulo relativo ai riscaldamenti elettrici, il quale prevede un obbligo di risanamento.

In base a quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di modificare come segue l'incarico in oggetto:

Il Governo viene incaricato di porre in consultazione, nel quadro della prossima revisione parziale della legge sull'energia del Cantone dei Grigioni (LGE; CSC 820.200) il modulo relativo ai riscaldamenti elettrici contenuto nel futuro Modello di prescrizioni emanato dalla Conferenza dei direttori cantonali dell'energia (MoPEC 2025).

1° marzo 2023