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In data 22 dicembre 1997 una Commissione preparatoria del Gran Consiglio presieduta dall'on. Suenderhauf ha ampiamente discusso, alla presenza del Consigliere di Stato Luzi Bärtsch, capo del Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste, il progetto per una legge cantonale sugli appalti pubblici. La Commissione ha deciso all'unanimità l'entrata in materia sulla proposta, che secondo il piano avrebbe dovuto costituire uno degli oggetti della sessione di gennaio 1998. Essa ha giudicato il progetto di legge, resosi necessario soprattutto a seguito delle direttive cogenti della legge federale sul mercato interno, una proposta valida e tempestiva, capace di disciplinare gli appalti a livello cantonale e comunale. Secondo l'opinione della Commissione preparatoria si deve prestare particolare attenzione all'esecuzione, onde evitare che il formalismo prenda il sopravvento. La Commissione è consapevole che questo obiettivo richiede grandi sforzi ai committenti, come pure alle istanze d'impugnazione.
Con la nuova legge sugli appalti pubblici viene garantita la richiesta liberalizzazione e l'accesso indiscriminato al mercato per commesse pubbliche inferiori ai valori limiti del GATT. Sia la Commissione sia il Governo sono convinti che la prevista regolamentazione costituisca una soluzione ragionevole e praticabile per i comuni. Questi avranno la possibilità di fare integralmente appello alla legge, senza dover emanare proprie disposizioni in materia di appalti, le quali dovrebbero in ogni caso corrispondere ai requisiti della legge sul mercato interno.
Sono stati animatamente discussi anche i diversi valori soglia inerenti all'aggiudicazione per incarico diretto, la procedura a invito e il concorso pubblico e selettivo. La Commissione è giunta unanime alla conclusione che i valori di commessa proposti dal Governo possono essere accettati quale soluzione equilibrata. Per poter affrontare il problema in ambito extracantonale, dove talvolta possono vigere valori soglia superiori sfavorendo così gli offerenti grigioni, la Commissione ha espressamente previsto una nuova disposizione per cui il Governo può all'occorrenza adeguare i valori di commessa, in modo da garantire la parità intercantonale.
Una voce unanime si è quindi levata anche a favore delle prescrizioni sulla tutela del lavoro e sulle condizioni lavorative. La prassi finora in uso in un ambito importante sia per il lavoratore sia per il datore di lavoro viene pertanto accolta nel nuovo diritto e in parte persino potenziata. La Commissione preparatoria ha infine ritenuto oggettivamente corretto che il Governo, analogamente alle direttive GATT, sia dichiarato competente per l'emanazione delle necessarie disposizioni di attuazione.
In questo senso la Commissione ha deciso di raccomandare al Gran Consiglio l'entrata in materia sulla proposta e d'invitarlo a voler prendere atto del disbrigo di diversi postulati pendenti.

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