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Il Governo deplora la mancanza di dichiarazioni concrete da parte della Confederazione sulle misure da adottare per trasferire il traffico merci dalla strada ai binari e torna a pronunciarsi contro le 40 tonnellate sul San Bernardino.
Il Governo prende posizione nei confronti della Confederazione in merito all'esecuzione dell'accordo bilaterale sui trasporti terrestri stipulato con l'Unione europea e alle misure relative alla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e i Paesi dell'UE.

Come trasferire il traffico merci sui binari?
La messa in pratica dell'accordo bilaterale sui trasporti terrestri concluso con l'UE causa ai cantoni un cospicuo aumento degli oneri in quanto va incrementato il personale di polizia e degli uffici della circolazione stradale. Nei Grigioni, come nella maggior parte degli altri cantoni, è però in vigore il blocco delle assunzioni. Risulta pertanto indispensabile finanziare le spese supplementari attingendo dalle entrate della TTPCP. A tale scopo è necessario dotare i cantoni di un mandato che imponga loro di utilizzare questo importo per controlli rispettivamente provvedimenti a sostegno dell'accordo sui trasporti terrestri. Si constata con rammarico che le misure, con le quali il traffico merci dovrebbe essere trasferito dalla strada alla ferrovia, non sono ancora state concretizzate. Si chiede quindi alla Confederazione di porvi mano entro tempo utile. All'atto di suddividere le licenze per le 40 tonnellate fra i trasportatori svizzeri si propone di attuare una ripartizione fra i cantoni tenendo in considerazione l'effettivo dei veicoli e la lunghezza complessiva della rete stradale. Viene invece respinto con decisione il principio del "first come first serve". Invocando ragioni di sicurezza il Governo torna a dichiararsi fermamente contrario all'apertura dell'asse del San Bernardino agli autocarri di 40 tonnellate.

La crescita economica non va vanificata
Con riferimento alle misure a sostegno della libera circolazione delle persone tra la Svizzera e i Paesi membri dell'UE si costata che tali provvedimenti frenano in misura parzialmente rilevante la liberalizzazione a cui tanto si mira. In considerazione della pressione esercitata su salari e prezzi, che potrebbe scaturire dalla libera circolazione delle persone, la necessità di adottare dei provvedimenti è incontestata. Questi dovrebbero essere tuttavia limitati nel tempo onde poter all'occorrenza reagire e non ostacolare la sperata crescita economica.

Impedire la clonazione di esseri umani
Il Governo prende posizione nei confronti del Consigliere federale Arnold Koller circa la convenzione europea sui diritti dell'uomo e la biochimica nonché in merito al protocollo aggiuntivo sul divieto della clonazione di esseri umani. Gli aspetti ivi trattati rivestono un'importanza fondamentale tale da essere opportunamente disciplinati a livello europeo. Il Governo si dice d'accordo che il Consiglio federale sottoscriva e ratifichi le relative convenzioni. La convenzione sulla bioetica costituisce un accordo minimo dei Paesi europei affinché i diritti dell'uomo in ambito medico siano garantiti. Gli Stati firmatari hanno la facoltà di emanare ampie disposizioni di tutela; in Svizzera è attualmente in corso anche una relativa procedura legislativa.

Adeguare atti legislativi concernenti la disoccupazione
La legge federale sull'assicurazione contro la disoccupazione, rivista nel 1995 e in seguito posta in vigore gradualmente, ha portato con sé numerose innovazioni. Sono stati introdotti i centri regionali di collocamento (URC), organizzate misure di formazione e occupazione, adottato un nuovo sistema d'indennità giornaliera e creato un controllo settimanale mediante timbratura. Queste modifiche rendono necessari opportuni adeguamenti delle disposizioni di attuazione cantonali. Attualmente esse sono disciplinate in quattro atti legislativi. Allo scopo di eliminare ripetizioni e doppioni questi atti devono essere razionalizzati abrogando la legge cantonale d'introduzione e regolamentando le restanti questioni esecutive in un'ordinanza d'esecuzione emanata dal Gran Consiglio. In merito a questo progetto il Governo avvia la procedura di consultazione che si protrarrà fino al termine del mese di maggio.

Aiuti umanitari
Quale segno di solidarietà da un lato tra i cantoni alpini dall'altro tra i membri dell'Arge Alp il Governo eroga un sostegno finanziario a favore di quanti hanno accusato danni provocati dalle valanghe del mese di febbraio. Al Canton Vallese e al Tirolo (Austria) viene versato un importo di 10'000 franchi ciascuno.

Sussidi alla cultura
La formazione di musica popolare "Prättigauer Stubehöckler" e gli editori della pubblicazione "Mesolcina praehistorica - Mensch und Naturraum in einem Bündner Südalpen-Tal vom Mesolithikum bis in römische Zeit" ricevono sussidi per un ammontare complessivo di 12'500 franchi.

Dai comuni
La Scuola media di commercio viene concentrata a Coira e gestita dal Cantone (Scuola cantonale grigione). Il Governo approva un relativo contratto tra il Cantone e la Città di Coira.
La Scuola collettiva commerciale superiore presso la Scuola superiore per l'economia e il turismo è definitivamente riconosciuta quale Scuola universitaria professionale con effetto retroattivo all'inizio del 1998.
A favore di diversi progetti di edilizia stradale vengono stanziati crediti pari a circa cinque milioni di franchi.

In materia di personale -
Remo Berther, nato nel 1970, di Tujetsch, residente a Flamatt, è nominato analista di sistemi presso l'Ufficio di informatica. Assume la sua nuova funzione all'inizio di giugno 1999. -
Giusep Quinter, nato nel 1967, di Trun, residente a Coira, è nominato collaboratore giuridico presso l'Ufficio tecnico. Assume il suo nuovo impiego ad inizio luglio 1999.
Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria di Stato dei Grigioni
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