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Nei Grigioni vengono rafforzati la collaborazione e il coordinamento nell'aiuto alla gioventù. A questo riguardo il Governo grigionese ha emanato un'ordinanza sulla cooperazione e sul coordinamento dell'aiuto alla gioventù, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2007. La neo costituita Commissione per la protezione dell'infanzia e l'aiuto alla gioventù assume il coordinamento in questo settore. La gestione della Commissione, della quale faranno parte al massimo nove membri, viene affidata all'Ufficio cantonale del servizio sociale.
Il compito della nuova Commissione consiste nell'elaborare le basi per la cooperazione coordinata tra le autorità e gli uffici attivi nel campo della protezione dell'infanzia secondo il diritto civile, in quello del diritto penale minorile ed in genere dell'aiuto alla gioventù. Ne fanno parte le autorità penali minorili, gli uffici della gioventù, gli uffici di tutela, le autorità educative, assistenziali e di polizia, nonché gli uffici di vigilanza sugli affiliati. La Commissione valuta inoltre l'opportunità di atti normativi nel campo dell'aiuto alla gioventù. In qualità di ufficio specializzato, la Commissione deve occuparsi anche delle questioni generali dell'aiuto legale alla gioventù, nonché degli sviluppi e delle tendenze nel settore della protezione dell'infanzia. L'elenco dei compiti della Commissione contiene tra l'altro anche i compiti della già esistente Commissione per la protezione dell'infanzia, che viene perciò sciolta.
Il Dipartimento dell'educazione, cultura e protezione dell'ambiente è inoltre stato incaricato di designare un ufficio quale riferimento per le questioni giovanili. All'interno dell'Amministrazione cantonale manca oggi un ufficio che possa fornire agli interessati informazioni di carattere generale concernenti le questioni giovanili. Tra i compiti dell'ufficio di riferimento figurano la diffusione di informazioni nell'ambito delle questioni giovanili in generale, l'accettazione di richieste e il loro inoltro agli uffici competenti.

Per il Governo l'ordinanza sugli impianti a fune deve essere rielaborata
Secondo il Governo grigionese l'ordinanza sugli impianti a fune posta in consultazione dalla Confederazione deve essere completata e rielaborata. La necessità di emanare un'ordinanza sulla nuova legge sugli impianti a fune, che attualmente si trova ancora nella fase del dibattito parlamentare finale, è incontestata. L'ordinanza sugli impianti a fune contiene disposizioni che sono necessarie all'esecuzione della legge sugli impianti a fune. Le prescrizioni fondamentali si trovano nella legge sugli impianti a fune stessa. Secondo il Governo l'ordinanza sugli impianti a fune in consultazione richiede completamenti e rielaborazioni in diversi settori. Ciò riguarda in particolare il coordinamento della procedura federale d'approvazione dei piani per gli impianti a fune veri e propri da un lato e le procedure cantonali per eventuali impianti annessi come piste di sci, impianti d'innevamento e di parcheggio dall'altro. Si deve evitare che vengano adottate decisioni contraddittorie o non coordinate. Esiste inoltre ulteriore necessità di regolamentazione per quanto riguarda il coordinamento della procedura d'approvazione dei piani per la ferrovia e per quanto riguarda le necessarie procedure cantonali di piano direttore e delle utilizzazioni per il comprensorio sciistico che precedono. In questi settori risultano già ora sovrapposizioni di competenze, scrive il Governo nella propria presa di posizione all'indirizzo della Confederazione.

I Grigioni non sono d'accordo con la nuova chiave di ripartizione per i dimoranti annuali e temporanei
Il Governo grigionese ritiene inaccettabile la nuova chiave di ripartizione proposta dalla Confederazione per i dimoranti annuali e temporanei. Nell'ordinanza che limita l'effettivo degli stranieri (OLS), il Consiglio federale stabilisce annualmente il numero massimo di lavoratori provenienti da Paesi non UE-AELS. Su richiesta di diversi Cantoni il Consiglio federale propone ora una nuova chiave di ripartizione. La ripartizione avverrebbe a titolo di novità in proporzione al numero di persone occupate in ogni Cantone. Per il Cantone dei Grigioni questo significherebbe avere a disposizione per i dimoranti temporanei soltanto 64 unità di contingente invece delle 402 attuali. Il contingente OLS per dimoranti temporanei verrebbe così ridotto dell'84 percento. Come scrive il Governo alla Confederazione, in considerazione dei segnali positivi provenienti dal settore turistico ci si deve però attendere che in futuro il settore turistico avrà maggiore necessità di forze lavoro provenienti da Paesi terzi.
Secondo la regolamentazione vigente, il distaccamento superiore ai 90 giorni per anno civile di forze lavoro da parte di imprese straniere dell'area UE/AELS graverà sul contingente OLS. Il Governo propone di far gravare in futuro tali distaccamenti sul contingente UE/AELS, molto più dotato dal profilo numerico. Una simile procedura ridurrebbe il problema per la maggior parte dei Cantoni. Quale alternativa il Governo propone di applicare di principio la nuova chiave di ripartizione, ma di concordare una regolamentazione separata per quei Cantoni di montagna e turistici che si troverebbero confrontati a difficoltà in seguito alla nuova ripartizione. Questa regolamentazione potrebbe ad esempio prevedere che i Cantoni di montagna e turistici possano conservare almeno il 50 percento del contingente attuale, nonostante l'applicazione della nuova chiave di ripartizione.

Sussidi cantonali a favore di diverse istituzioni
- Club Alpino Svizzero: al Club Alpino Svizzero, sezione Piz Terri, viene concesso un sussidio dal Fondo per lo sport dell'ammontare di 40'900 franchi al massimo per la trasformazione e l'ampliamento della capanna Terri.
- Associazione Poschiavina Esploratori: l'Associazione Poschiavina Esploratori (APE) riceve un sussidio di 100'000 franchi al massimo dal Fondo per lo sport per la costruzione della nuova capanna APE.

Cancelleria dello Stato dei Grigioni

Organo: Governo
Fonte: it Cancelleria dello Stato dei Grigioni
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