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Anche nella Svizzera orientale d'ora in poi verranno rilevate tradizioni viventi. Gli incaricati per la cultura dei Cantoni della Svizzera orientale hanno affidato alla demologa Birgit Langenegger la direzione del progetto.

Con una conferenza stampa nazionale, il 2 settembre l'Ufficio federale della cultura ha lanciato il progetto "Tradizioni viventi". Con la ratifica della convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, la Svizzera si è impegnata ad assumere i provvedimenti adeguati per garantirne la sicurezza, la promozione e la ricerca. L'elemento centrale consiste nella realizzazione di un elenco nazionale del patrimonio culturale immateriale. Con il progetto "Tradizioni viventi" la Confederazione realizza un inventario di questo tipo a livello svizzero, in collaborazione con i Cantoni.

Il patrimonio culturale immateriale comprende pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e cognizioni riconosciute dalle comunità e dai gruppi come parte del loro patrimonio culturale. Il patrimonio culturale immateriale viene trasmesso da una generazione all'altra e costantemente rimodellato. Esso infonde ai gruppi un sentimento di identità e continuità.
Affinché l'inserimento di una tradizione vivente nell'elenco nazionale possa venire proposto devono essere soddisfatti diversi criteri. Presupposto per la considerazione è tra l'altro l'esistenza da circa due generazioni o l'ampia diffusione nella società.

Procedura comune nella Svizzera orientale
I Cantoni sono responsabili della realizzazione e del contenuto degli elenchi d'inventario. In una prima fase, ogni Cantone rileva le tradizioni viventi sul proprio territorio. Le proposte vengono in seguito trasmesse ai responsabili dell'elenco nazionale. I Cantoni della Svizzera orientale svolgono questo compito in comune. La soluzione intercantonale permette di confrontare e collocare tradizioni simili.

I Cantoni della Svizzera orientale affidano alla lic. phil. Birgit Langenegger il progetto "Tradizioni viventi nella Svizzera orientale". Langenegger ha studiato demologia, è cresciuta a Rebstein e oggi vive a San Gallo. Dal 2006 lavora quale curatrice presso il Museo di Appenzello.

Entro l'inizio del prossimo anno Birgit Langenegger elaborerà un elenco con circa 80 schede provenienti da tutti gli otto Cantoni, con il sostengo della demologa Silvia Conzett che si occuperà del Cantone dei Grigioni e del suo trilinguismo. L'obiettivo consiste nel localizzare una serie possibilmente ampia di tradizioni nella Svizzera orientale. Al riguardo non si cercano esclusivamente le tradizioni "tipiche", bensì anche l'inusuale e lo sconosciuto possono rappresentare una tradizione vivente e adempiere i criteri per l'inserimento nell'elenco.

L'elenco della Svizzera orientale serve fondamentalmente da proposta per un gruppo direttivo composto da specialisti di tutta la Svizzera che nella primavera del 2011 valuterà l'elenco e lo svilupperà ulteriormente. Si può partire dal presupposto che alla fine 20 - 30 tradizioni della Svizzera orientale troveranno spazio nell'elenco nazionale.


Contatto
- Birgit Langenegger, responsabile del progetto Tradizioni viventi nella Svizzera orientale, T: 071 788 96 33 (ma-gio) / 071 222 78 75 (giorni rimanenti), E-mail: birgit.langenegger@bluewin.ch  
- Roland Inauen, capo dell'Ufficio della cultura del Cantone di Appenzello Interno, coordinatore del progetto Tradizioni viventi nella Svizzera orientale e membro del gruppo direttivo nazionale, T: 071 788 93 32, E-mail: roland.inauen@ed.ai.ch  


Organo: Ufficio della cultura
Fonte: it Ufficio della cultura
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