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L'Ufficio per la natura e l'ambiente ha stilato un rapporto relativo alla situazione delle tariffe riscosse dai comuni grigionesi per l'approvvigionamento idrico, lo smaltimento delle acque di scarico e lo smaltimento dei rifiuti. Lo specchietto, allestito per la prima volta, mostra che l'approvvigionamento idrico e lo smaltimento delle acque di scarico nel Cantone dei Grigioni sono tendenzialmente più economici rispetto alla media svizzera, mentre lo smaltimento dei rifiuti risulta essere tendenzialmente più caro. Saltano inoltre all'occhio le differenze, anche importanti, nelle tariffe richieste dai singoli comuni.

I grigionesi pagano circa 60 mio. di franchi all'anno per tariffe ricorrenti per l'approvvigionamento idrico e per lo smaltimento delle acque di scarico e dei rifiuti. Motivo sufficiente per esaminare più da vicino la situazione tariffaria. Lo specchietto sui comuni grigionesi allestito dall'Ufficio per la natura e l'ambiente mostra che gli abitanti pagano pro capite e anno in media 50 franchi per l'approvvigionamento idrico, 100 franchi per lo smaltimento delle acque di scarico e 130 franchi per lo smaltimento dei rifiuti. Se si confrontano le cifre con la media svizzera, si nota come l'acqua costi nei Grigioni circa la metà, mentre lo smaltimento delle acque di scarico sia di circa un quarto più conveniente. Per contro, nei Grigioni le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti sono di circa un quarto più elevate rispetto alla media nazionale. L'ammontare delle tariffe va verificato periodicamente, da un lato per garantire la conservazione del valore degli impianti per l'approvvigionamento idrico e per lo smaltimento delle acque di scarico e d'altro lato per essere in grado di sfruttare i potenziali per l'incremento dell'efficienza e la riduzione dei costi.

Primo specchietto sulle tariffe nei comuni grigionesi
Per l'allestimento di questo primo specchietto è stata determinante da un lato un'esigenza ancorata dal 1997 nella legge cantonale sulla protezione delle acque, secondo la quale le tariffe per lo smaltimento delle acque vanno fissate in base al principio di causalità e con le entrate dalle tariffe si deve garantire che le canalizzazioni per le acque di scarico, nonché gli impianti di depurazione possano essere mantenuti e sostituiti una volta giunti al termine del loro ciclo vitale. Il Cantone quale autorità di vigilanza sulla protezione delle acque deve perciò garantire che le tariffe siano sufficientemente elevate per assicurare in ogni momento la funzionalità degli impianti. Il sorvegliante dei prezzi esamina le tariffe da un punto di vista completamente diverso: egli vuole evitare che a seguito di tariffe troppo elevate vengano accumulati capitali eccessivi, poi utilizzati dai comuni per altri scopi. Lo specchietto permette anche ai comuni di meglio valutare le proprie tariffe attraverso confronti con altri comuni.

Importanti differenze da comune a comune
Non è così semplice allestire un confronto tra le tariffe dei comuni, in quanto già i criteri utilizzati dai comuni per calcolare le tariffe sono molto differenti. Il confronto delle tariffe si basa perciò su cosiddette "economie domestiche modello", per le quali sono definiti esattamente i valori relativi a tutti i criteri utilizzati. L'ammontare delle tariffe annue ricorrenti varia in misura importante dal comune più economico a quello più caro: per quanto riguarda l'approvvigionamento idrico del fattore 18, per lo smaltimento delle acque di scarico del fattore 28 e per lo smaltimento dei rifiuti pur sempre del fattore 4.
La maggior parte dei comuni preleva ogni anno una tassa di base e una tassa sulla quantità. In particolare per i comuni a vocazione turistica è indispensabile la riscossione di una tassa di base a copertura dei costi di conservazione del valore.

Le tariffe sono solo una parte di un modello di calcolo e di una strategia di finanziamento
Con le entrate delle tariffe i comuni devono finanziare la costruzione, l'esercizio, la manutenzione, il risanamento e la sostituzione degli impianti di approvvigionamento idrico e di smaltimento delle acque di scarico. La durata di vita delle diverse parti dell'impianto varia tra 15 e 80 anni. A seconda della struttura d'età delle singole infrastrutture, i costi per il rinnovo e la sostituzione si presentano a scadenze molto irregolari. Importanti variazioni nelle tariffe non sono auspicate e non sono inoltre ben viste dai cittadini. Per una pianificazione delle tariffe lungimirante e per una strategia di finanziamento è necessario un modello di calcolo adatto. Il Cantone mette a disposizione dei comuni un modello corrispondente e li sostiene nella scelta di una strategia di finanziamento adatta.

Le tasse sui rifiuti richiedono una verifica dell'economicità
Le importanti differenze nelle tariffe da comune a comune ma anche tra i singoli consorzi per lo smaltimento dei rifiuti sono difficilmente comprensibili. Nella raccolta dei dati non sono state considerate le tariffe per le raccolte separate. Alcuni comuni prelevano ulteriori tasse per le raccolte separate, altri comuni finanziano invece le raccolte separate con le tasse di base. Questo può in parte spiegare le differenze. Per stabilire le cause delle differenze di prezzo sono necessarie indagini approfondite.
L'Ufficio per la natura e l'ambiente lancerà un corrispondente progetto di benchmarking. In collaborazione con i comuni e i consorzi per lo smaltimento dei rifiuti, si dovrà esaminare come possano essere spiegate le cause per le importanti differenze nelle tariffe e se eventualmente sia necessaria l'adozione di correttivi.


Indicazione per le redazioni:
Il rapporto relativo allo specchietto sulle tariffe nel Cantone dei Grigioni si trova in internet su www.anu.gr.ch  


Persone di riferimento:
- Consigliere di Stato Martin Jäger, Direttore del Dipartimento dell'educazione, cultura e protezione dell'ambiente, tel. 081 257 27 01
- Remo Fehr, Ufficio per la natura e l'ambiente, tel. 081 257 29 46


Organo: Dipartimento dell'educazione, cultura e protezione dell'ambiente
Fonte: it Ufficio per la natura e l'ambiente
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