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Questa primavera, l'effettivo di cervi presenti nel Cantone dei Grigioni è stato stimato in 16 000 capi. In alcune regioni, ha pertanto superato la soglia sostenibile per i boschi. Mediante la caccia si intendono evitare conseguenze negative per lo spazio vitale, in particolare per il bosco di protezione, ma anche per gli animali stessi. Questo obiettivo ambizioso va raggiunto con il prelievo di almeno 4975 cervi.

Oltre 5000 cacciatori grigionesi attendono con trepidazione il prossimo periodo di caccia. Con la regolazione degli effettivi di selvaggina svolgeranno un importante compito al servizio della collettività. L'effettivo di cervi, caprioli e camosci a basse quote, di stambecchi in Engadina e di cinghiali nel Grigioni meridionale va limitato per evitare conseguenze negative sullo spazio vitale. 

Preservare la funzione protettiva del bosco
Siccome il bosco rappresenta indubbiamente anche lo spazio vitale della selvaggina, fino a un determinato grado i danni ai giovani alberi vanno tollerati. Questi danni non devono tuttavia compromettere la funzione protettiva del bosco. Va considerato che due terzi dei boschi grigionesi svolgono una funzione di protezione dai pericoli naturali. Purtroppo, negli ultimi anni la situazione relativa ai danni si è aggravata a tal punto che localmente il bosco non riesce più a rinnovarsi in misura sufficiente in modo naturale. I problemi non possono essere risolti nemmeno con misure tecniche per prevenire i danni, quali ad esempio delle recinzioni. Le recinzioni non soltanto sono molto costose, su terreni ripidi risultano inadeguate e inoltre limitano lo spazio vitale della selvaggina. 

Effettivo di cervi nuovamente troppo elevato
Gli scorsi inverni, miti e in parte poveri di neve, secondo le stime hanno fatto crescere l'effettivo primaverile di cervi a 16 000 capi. Questo aumento riguarda soprattutto la zona settentrionale del Cantone. L'aumento di popolazione nonostante i piani di abbattimento siano stati in ampia misura realizzati è riconducibile allo scarso numero di capi periti durante l'inverno e a un elevato tasso di riproduzione.
Problemi considerevoli in relazione alla rinnovazione naturale del bosco e crescenti notifiche di danni all'agricoltura richiedono un incremento dei piani d'abbattimento, soprattutto per quanto riguarda l'effettivo di cervi nel Grigioni settentrionale. Ciò può avvenire soltanto attraverso l'abbattimento di un numero maggiore di femmine. In sei regioni la quota di femmine richiesta dal piano di abbattimento viene portata al 55 per cento. Il piano di abbattimento prevede 4975 cervi, di cui 2548 femmine.

Al fine di raggiungere questo piano di abbattimento vengono consentiti abbattimenti supplementari durante la caccia alta. Lo sfruttamento delle zone di protezione della selvaggina viene notevolmente potenziato. In 43 zone di protezione saranno applicati vari modelli. Inoltre, negli ultimi due giorni di caccia sarà sospesa la protezione del cervo coronato su una sola asta. Il successo della caccia alta dipende però dalla presenza di condizioni climatiche favorevoli alla caccia al cervo. Per esperienza, nevicate a settembre favoriscono l'abbattimento di un numero elevato di capi. 

Cuccioli di capriolo cacciabili in tutto il Cantone per un periodo limitato
Grazie agli inverni miti, anche l'effettivo di caprioli è sensibilmente aumentato. Il test effettuato nel Grigioni meridionale che prevedeva la caccia ai cuccioli di capriolo durante gli ultimi due giorni di caccia è stato un successo. Per questo motivo e poiché negli scorsi due anni di caccia si è dovuto registrare il ritrovamento di oltre 2600 carcasse di capriolo, la caccia ai piccoli di capriolo durante gli ultimi due giorni di caccia viene estesa a tutto il Cantone. 

Adeguamenti minimi riguardo agli altri tipi di caccia
La caccia al camoscio subisce solo modifiche minori. A livello regionale e nel Grigioni centrale la caccia alle femmine viene ridotta e in Val Monastero viene soppresso il limite di quota. Le richieste dell'Associazione dei cacciatori grigioni con licenza riguardo ai periodi di caccia per la caccia alta 2016, nonché all'utilizzo del telefono cellulare vengono accolte. La posa di esche viene vietata in generale, dietro comminatoria di multe disciplinari. I settori di caccia introdotti con grande successo lo scorso anno si sono dimostrati validi e vengono mantenuti. 
 

Persone di riferimento:
- Consigliere di Stato Mario Cavigelli, direttore del Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste, tel. 081 257 36 14, e-mail: Mario.Cavigelli@bvfd.gr.ch  
- Georg Brosi, capo dell'Ufficio per la caccia e la pesca, tel. 081 257 38 92, e-mail: Georg.Brosi@ajf.gr.ch
- Reto Hefti, capo dell'Ufficio foreste e pericoli naturali,  tel. 081 257 38 51, e-mail: Reto.Hefti@awn.gr.ch 


Organo: Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni
Fonte: it Ufficio per la caccia e la pesca 
 
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