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Con la pubblicazione annuale Focus sull’integrazione, ogni primavera vi proponiamo una panoramica delle attività e dei progetti che ci vedono impegnati nel quadro del Programma d’integrazione cantonale (PIC). Ogni edizione è dedicata al tema annuale scelto dal Servizio specializzato per l’integrazione. Il tema del 2024 è integrazione sociale.

Editorial Mona Faragallah, Interprete interculturale

Cara lettrice, caro lettore,

sono come mia madre: molto socievole e positiva. Lamentarmi non è da me. Ne sono felice perché questo ha facilitato i miei primi passi in Svizzera. Sono di religione copta ortodossa e sono arrivata nei Grigioni dall'Egitto otto anni fa, con il mio marito di allora. Come cristiana, nel mio Paese di origine era impossibile lavorare per me e anche mio marito, siriano, era su una lista nera per ragioni politiche. Mia sorella è stata persino lapidata...Ci siamo lasciati tutto alle spalle.

I miei inizi in Svizzera sono stati difficili. In Egitto avevo conseguito una laurea in giornalismo e un diploma di gestione alberghiera, ma qui non valevano nulla. Ho dovuto imparare la lingua a mie spese per molto tempo. Sono riuscita a trovare il mio primo lavoro come addetta alle pulizie, pulendo il vomito dei turisti nei bagni. In un secondo momento, ho seguito la formazione di receptionist. Consiglio a tutti di perseverare e adattarsi il più possibile alle condizioni di vita locali: l’ho sempre vista come un'opportunità di crescita a livello personale, forse anche un po’ come strumento di autodifesa. Come esseri umani, il nostro scopo è non fermarci mai. Il mio attuale compagno Adrian, metà di Thun e metà greco, oggi è una delle persone che mi mantiene attiva...

Essendo una persona allegra per natura, socializzare non è mai stato un problema per me. Per altri non è così. Poiché lavoro anche come interprete interculturale e per costruire ponti, ho conosciuto molte persone: famiglie curde, svizzere, portoghesi. Con alcuni sono nate belle amicizie. Anche mia madre è felice per me, da lontano.

Mona Faragallah
Interprete interculturale

Editorial Felix Birchler, Capo del Servizio specializzato per l’integrazione

Care lettrici, cari lettori,
chi non è facilitato per natura e tende alla timidezza, può avere più difficoltà nella vita. Mona Faragallah affronta gli ostacoli linguistici iniziali e nell’integrazione lavorativa senza lamentarsi, mentre altri vedono rallentato il proprio cammino. Forse non per guadagnarsi subito da vivere, ma alla ricerca di un legame con la vita culturale, sportiva o con il vicinato. Quale società basata sul consenso, è importante che tutti prendano parte alla vita sociale: anche chi non è abbastanza fortunato da avere molti contatti grazie al lavoro o all'istruzione o chi è più introverso.

Spesso nei rapporti tra immigrati e popolazione locale, siamo noi il nostro principale ostacolo: semplici incontri falliscono per pregiudizi o paura dell’altro. Molti operatori del settore educativo, sanitario e sociale lavorano ogni giorno per costruire ponti. Anche il nostro Servizio specializzato promuove opportunità d’integrazione sociale e d’incontro; l’ideale è quando l’impulso alla base di un progetto proviene dai migranti o dalla popolazione locale. È meglio agire anziché lamentarsi - vi offriamo il nostro sostegno!

Felix Birchler
Capo del Servizio specializzato per l’integrazione