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Sessione: 19.04.2011
Dopo i tragici e allarmanti eventi accaduti in Giappone, tra la popolazione svizzera si è sviluppata la consapevolezza che a livello mondiale e anche in Svizzera l'energia nucleare verrà molto probabilmente abbandonata quale opzione per la produzione di energia. Il PBD accetta queste premesse, tanto più che già prima degli eventi attuali il partito aveva formulato l'obiettivo di un abbandono dell'atomo a medio-lungo termine.

Con l'abbandono dell'energia nucleare, un giorno mancherà il 40% dell'elettricità prodotta in Svizzera. A ciò si aggiunge il fatto che a seguito di diversi sviluppi (p.es. l'incremento della popolazione, l'impiego di pompe di calore, il potenziamento della mobilità con mezzi elettrici, ecc.) il consumo di elettricità crescerà ogni anno di oltre il 2% (nel 2010: 4%!), nonostante tutte le misure di efficienza. Le opinioni riguardo alla modalità per compensare in futuro questo ammanco sono molto divergenti. Ancor prima che siano disponibili i risultati degli scenari energetici per la Svizzera elaborati dalla Confederazione dopo Fukushima, a tutti i livelli politici e da tutti i partiti vengono presentati interventi, anche nel Cantone dei Grigioni. Gli interventi hanno obiettivi diversi e in parte contrapposti. Secondo la frazione PBD, questi interventi vanno trattati in modo unitario, con un chiaro obiettivo strategico e non da ultimo tenendo conto degli scenari che la Confederazione elaborerà entro il dibattito straordinario sull'energia che le Camere federali terranno il prossimo mese di giugno.

Il tema dell'energia è di importanza preminente per i Grigioni, considerato che l'acqua, il vento e il sole rientrano tra le poche risorse del Cantone e creano in particolare nelle regioni periferiche un prezioso valore aggiunto. Il futuro energetico della Svizzera è dunque un tema centrale per il Cantone.

Alla luce dell'importanza del tema energia per il Cantone dei Grigioni, ma anche in considerazione dei numerosi interventi su questo tema, la frazione PBD propone al Governo e al Gran Consiglio di svolgere in estate/autunno 2011 una sessione straordinaria di uno-due giorni sul tema del futuro energetico dei Grigioni.

Coira, 19 aprile 2011

Felix, Kollegger (Coira), Aebli, Buchli-Mannhart, Campell, Casty, Clalüna, Grass, Jeker, Koch (Tamins), Komminoth-Elmer, Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Michael (Donat), Montalta, Niggli-Mathis (Grüsch), Papa, Parolini, Pedrini (Roveredo), Stiffler (Davos Platz), Tscholl, Fausch, Gugelmann, Haltiner, Müller (Haldenstein)

Risposta del Governo

Dopo gli avvenimenti, gravidi di conseguenze, verificatisi in Giappone, nella sessione di aprile 2011 sono stati presentati in Gran Consiglio complessivamente 15 interventi parlamentari sul tema dell'energia. Come si osserva correttamente nel presente incarico, i corrispondenti incarichi e interpellanze hanno obiettivi diversi e in parte contraddittori. Considerata l'importanza di questo tema, anche il Governo ritiene perciò sensato inserire questi interventi in un quadro globale e trattarli insieme, alla luce degli scenari e dei risultati del dibattito straordinario sull'energia delle Camere federali.

Dopo che, in virtù dell'art. 11 del Regolamento organico del Gran Consiglio (ROGC; CSC 170.140), la Conferenza dei presidenti ha deciso di svolgere una seduta straordinaria sull'energia nel corso della sessione di agosto 2011, quanto richiesto dalle firmatarie e dai firmatari dell'incarico è soddisfatto e dunque privo di oggetto. L'incarico va accolto e al contempo stralciato.

7 luglio 2011