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Sessione: 30.08.2013
Con l'accettazione, l'11 marzo 2012, dell'iniziativa sulle abitazioni secondarie, le condizioni quadro per il turismo sono mutate. Anziché su ulteriori abitazioni secondarie, ci si deve ora concentrare sul rafforzamento del settore alberghiero. Anche a causa della situazione congiunturale europea e del franco forte, il settore alberghiero si trova però confrontato a problemi di competitività. Sono perciò necessarie misure per ridurre i costi di produzione e per migliorare l'offerta. Ottimizzazioni sostanziali possono essere conseguite con una maggiore modernizzazione e con il risanamento energetico. Ciò sarà però difficilmente possibile senza un maggiore sostegno finanziario da parte dell'ente pubblico.

Le firmatarie e i firmatari incaricano il Governo di definire e di presentare al Gran Consiglio misure per un sostegno speciale ai risanamenti energetici di esercizi alberghieri.

Coira, 30 agosto 2013

Thöny, Baselgia-Brunner, Frigg-Walt, Gartmann-Albin, Jaag, Locher Benguerel, Müller (Davos-Platz), Noi-Togni, Peyer, Pfenninger, Pult, Trepp, Deplazes, Hensel, Monigatti

Risposta del Governo

L'incarico di frazione PS chiede una promozione speciale per i risanamenti energetici di esercizi alberghieri. Con queste misure si intende ridurre i costi di produzione e migliorare l'offerta. Questa richiesta viene motivata con il mutamento delle condizioni quadro per il turismo dopo l'accettazione dell'iniziativa sulle abitazioni secondarie e con problemi di competitività cui è confrontato il settore alberghiero a seguito della situazione congiunturale europea e del franco forte.

Di principio si deve osservare che già oggi, sulla base della legge cantonale sull'energia, esistono ampie possibilità di promozione. In particolare vengono promossi risanamenti parziali e integrali dell'involucro dell'edificio, impianti tecnici per lo sfruttamento di energie rinnovabili (riscaldamenti a legna, pompe di calore, impianti solari, scaldaacqua a pompa di calore, reti di teleriscaldamento, impianti di aerazione controllata) e miglioramenti dell'indice di utilizzazione in processi artigianali e industriali (p.es. sostituzione di cucine, impianti di refrigerazione, dispositivi per il recupero di calore da impianti di ventilazione). A beneficiarne sono anche gli esercizi alberghieri del Cantone dei Grigioni.

I sussidi cantonali sono oggi in generale adeguati. I sussidi corrispondono a ca. il 15 % dei costi d'investimento (p.es. sostituzione di una vecchia cucina di un albergo con una cucina a induzione di tipo moderno: il consumo energetico e i corrispondenti costi si riducono di ca. il 30 % e ai costi d'investimento di ca. 30'000 franchi il Cantone dei Grigioni versa un sussidio promozionale di circa 4'000 franchi). I programmi di promozione creano un incentivo per risanamenti energetici e ammodernamenti e contribuiscono, quale effetto collaterale positivo, all'aumento della redditività degli esercizi alberghieri. Per contro, i sussidi promozionali a risanamenti energetici non sono realmente in grado di contribuire a meglio far fronte alle sfide di fondo cui è confrontato il settore alberghiero quale parte del ramo turistico grigionese. I sussidi promozionali non sono adatti per questo, in quanto dipendenti dallo scopo e di importo insufficiente.

Qualora l'incarico di frazione dovesse essere inteso nel senso di considerare in primo luogo non un'estensione delle possibilità di promozione, bensì un aumento del sostegno finanziario per il settore alberghiero, un tale aumento sarebbe contrario al principio della parità di trattamento e comporterebbe considerevoli problemi di distinzione. In particolare la distinzione rispetto al settore para-alberghiero e degli aparthotel potrebbe in pratica avvenire soltanto con un onere sproporzionato. Proprio in questi casi andrebbe prestata particolare attenzione al principio della parità di trattamento. Inoltre, un aumento delle aliquote di promozione per il settore alberghiero richiederebbe la messa a disposizione da parte del Gran Consiglio di mezzi finanziari supplementari, cosa inimmaginabile in considerazione dell'attuale situazione del bilancio cantonale e delle direttive di politica finanziaria del Gran Consiglio.

Per i motivi indicati, il Governo respinge l'incarico. Esistono già oggi ampie possibilità di promozione per risanamenti energetici che vanno segnatamente a beneficio anche del settore alberghiero.

14 ottobre 2013