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Sessione: 22.10.2013
In uno studio pubblicato di recente, il Cantone dei Grigioni ottiene risultati peggiori rispetto ad altri Cantoni per quanto riguarda i costi amministrativi pro capite e i costi per le strade. Anche se dietro a ogni studio rimane sempre aperta la questione relativa all'effettiva comparabilità, questo confronto andrebbe comunque esaminato più da vicino.

Come mostra il costante peggioramento dei conti del Cantone dei Grigioni, recentemente comunicato all'opinione pubblica, è reale la necessità di riesaminare le uscite.

10 anni fa il Cantone dei Grigioni era confrontato con una problematica simile. A suo tempo il Governo aveva sottoposto al Gran Consiglio un ampio pacchetto di risparmi, poi approvato dal Parlamento. A seguito di ciò, il Cantone ha potuto riportare in equilibrio le proprie finanze. Maggiori entrate impreviste hanno giocato il loro ruolo.

Oggi, 10 anni dopo, si impone un nuovo riesame dei compiti e delle uscite, a seguito della situazione finanziaria di nuovo peggiorata e senza la possibilità di basarsi su maggiori entrate impreviste.

Con il presente incarico, i sottoscritti granconsiglieri incaricano il Governo di sottoporre al Gran Consiglio per un esame dettagliato un nuovo riesame dei compiti e delle prestazioni, rifacendosi alla procedura adottata nel 2003. Le proposte di risparmio e strutturali vanno elaborate per tutti i Dipartimenti e tutti i compiti. Il progetto va elaborato in modo tale che il conto economico possa essere chiuso nel rispetto degli indicatori finanziari oggi vigenti.

Coira, 22 ottobre 2013

Marti, Kunz (Coira), Bezzola (Zernez), Burkhardt, Casanova-Maron, Claus, Clavadetscher, Engler, Fontana, Furrer-Cabalzar, Giacomelli, Hartmann (Coira), Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jenny (Arosa), Kasper, Krättli-Lori, Niggli (Samedan), Pfäffli, Rosa, Steck-Rauch, Stiffler (Coira), Troncana-Sauer, Valär, Vetsch (Pragg-Jenaz), Waidacher, Wieland, Zweifel-Disch, Candrian, Felix (Scuol), Jenny (Klosters), Kuoni, Patt, Schucan

Risposta del Governo

La Costituzione cantonale e la legge sulla gestione finanziaria obbligano il Cantone a mantenere il bilancio in pareggio. Disavanzi strutturali vanno evitati. Vi è probabilmente consenso sul fatto che la politica finanziaria va sistematicamente orientata in modo tale che i valori indicativi di politica finanziaria del Gran Consiglio possano essere rispettati nel preventivo e nel consuntivo.

Il gruppo PLD intende incaricare il Governo di procedere a un vasto riesame dei compiti e delle prestazioni analogo a quello del 2003. Nel fare questo trascura però il fatto che la situazione finanziaria attuale non è paragonabile a quella di dieci anni fa. All'epoca, dal 1997 al 2003 il Governo ha sempre chiuso i propri conti con deficit e disavanzi di finanziamento. In questo periodo ha eroso un capitale proprio di oltre 100 milioni di franchi. A fine 2003 il capitale proprio dichiarato ammontava ad appena 14 milioni di franchi. Inoltre, il piano finanziario 2004-2007 presentava cifre in profondo rosso sotto forma di disavanzi tra 100 e 150 milioni di franchi. Per contro, le prospettive finanziarie attuali del Cantone presentano sì una situazione in peggioramento, ma pur sempre non ancora paragonabile a quella di allora. Il preventivo 2014 presenta un disavanzo di 58 milioni di franchi. La pianificazione finanziaria 2015-2017 prevede disavanzi fino a 100 milioni di franchi. Tuttavia, negli ultimi anni il Cantone non ha ancora fatto registrare cifre rosse nel consuntivo. La situazione del capitale proprio si differenzia chiaramente da quella di dieci anni fa. È vero che la maggior parte del capitale proprio è vincolata in valori patrimoniali e non è a disposizione per la copertura di disavanzi. Tuttavia, al contrario del 2003, vi è ancora un considerevole capitale proprio a libera disposizione.

Le prospettive offuscate sono da ricondurre tra l'altro al calo dei ricavi. La causa principale va tuttavia cercata sul versante delle uscite. Una parte considerevole del maggior aggravio degli ultimi tre anni è la conseguenza di revisioni legislative (in particolare riforma della giustizia, finanziamento delle cure, finanziamento degli ospedali, autorità di protezione dei minori e degli adulti, legge scolastica). Queste revisioni gravano il Cantone di circa 50 milioni di franchi all'anno. In questi ambiti, il Gran Consiglio ha deciso trasferimenti di oneri dai comuni al Cantone per circa 26 milioni di franchi all'anno. Anche la riforma della perequazione finanziaria graverà ulteriormente il bilancio cantonale. In questo settore, il Gran Consiglio ha trasferito al Cantone ulteriori oneri per 22 milioni di franchi.

Il confronto intercantonale citato nell'incarico PLD mostra che nei Grigioni le spese nette sono superiori alla media, oltre che nel settore dei trasporti, anche nell'amministrazione. In questo confronto, che si basa su cifre del 2011, sono incluse anche le spese dei comuni. Il Controllo delle finanze è stato incaricato già alla fine del 2013 di svolgere nel 2014 un'analisi delle spese del Cantone sulla base della statistica finanziaria della Confederazione del 2011. Questi risultati dovranno essere utilizzati tra l'altro per misure mirate.

Secondo il Governo, in primo piano vi sono una scala delle priorità e misure puntuali per il miglioramento della gestione finanziaria. Nei settori che generano costi superiori alla media, nonché nel settore dei contributi in generale, nel quale gli sviluppi sono dinamici, vanno esaminate in modo mirato possibilità di ottimizzazione, che andranno poi attuate. Con quasi 1,2 miliardi di franchi nel preventivo 2014, i contributi a terzi, insieme agli ammortamenti su contributi per investimenti, fanno la parte del leone tra le spese complessive. Esse superano di quasi mezzo miliardo le spese per l'Amministrazione centrale (spese per il personale, spese materiali e altre spese d'esercizio). Di conseguenza, risparmi sostanziali nelle spese materiali e nelle spese per il personale sarebbero possibili solo con un'incisiva riduzione delle prestazioni.

Sulla base di quanto esposto, il Governo respinge per il momento l'elaborazione di un programma di sgravio analogo a quello del 2003, ovvero il presente incarico. Esso predilige piuttosto una procedura commisurata, nei tempi e nei metodi, alle condizioni attuali.

16 gennaio 2014