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Sessione: 17.02.2016

Secondo la concessione SSR, la società svizzera di radiotelevisione ha tra l'altro l'incarico di contribuire "allo sviluppo culturale e al rafforzamento dei valori culturali del Paese nonché alla promozione della cultura svizzera". Oltre che con i propri programmi culturali, la SRG SSR adempie a questo incarico anche attraverso il finanziamento di manifestazioni culturali. Nella sua risposta all'interrogazione n. 09.1148, il Consiglio federale ha precisato: "La SSR è tenuta a sostenere la cultura regionale conferendo mandati di prestazione e, nella misura del possibile, mettendo a disposizione piattaforme appropriate." Ad esempio, nel 2014 la RSI ha sostenuto manifestazioni culturali per un importo complessivo di 4,6 milioni di franchi.

 

Da qualche tempo la SRG SSR è oggetto di forti critiche da parte del mondo politico, non da ultimo si richiede la riduzione dei mezzi finanziari messi a disposizione della SRG SSR.

 

Siccome attualmente a livello cantonale la legge sulla promozione della cultura viene sottoposta a revisione totale e siccome la SRG SSR è un attore importante in ambito culturale, desideriamo porre le seguenti domande:

 

1. A quanto sono ammontati negli ultimi cinque anni (all'anno e per unità aziendale) i contributi di RSI e RTR a favore della promozione di manifestazioni culturali nel nostro Cantone?

 

2. Come valuta il Governo l'ammontare di questi contributi, ad esempio in rapporto al numero di abitanti di lingua italiana nel nostro Cantone (in confronto al rapporto tra contributi e numero di abitanti nel Cantone Ticino) rispettivamente in rapporto al numero di abitanti di lingua romancia?

 

3. Cosa ha fatto finora il Governo affinché la SRG SSR sostenga adeguatamente (anche attraverso l'assegnazione di mandati di prestazioni) la cultura regionale nel nostro Cantone?

 

Coira, 17 febbraio 2016

 

Papa, Darms-Landolt, Rosa, Albertin, Alig, Atanes, Blumenthal, Brandenburger, Bucher-Brini, Caduff, Cahenzli-Philipp (Untervaz), Casanova (Ilanz), Casutt-Derungs, Caviezel (Coira), Caviezel (Davos Clavadel), Claus, Crameri, Danuser, Deplazes, Dosch, Felix (Haldenstein), Gartmann-Albin, Giacomelli, Gunzinger, Heiz, Hitz-Rusch, Holzinger-Loretz, Jaag, Jeker, Jenny, Kollegger, Komminoth-Elmer, Lamprecht, Locher Benguerel, Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Märchy-Caduff, Marti, Michael (Donat), Monigatti, Müller, Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Pedrini, Perl, Peyer, Pfenninger, Pult, Salis, Stiffler (Davos Platz), Tenchio, Thomann-Frank, Thöny, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Troncana-Sauer, Waidacher, Widmer-Spreiter, Wieland, Fausch, Gujan-Dönier, Lombardi, Tuor

Risposta del Governo

L'art. 93 della Costituzione federale stabilisce che, nella loro concezione dei programmi, la radio e la televisione devono tra l'altro considerare "le particolarità del Paese e i bisogni dei Cantoni". Secondo l'art. 31 della legge federale del 24 marzo 2006 sulla radiotelevisione (LRTV; RS 784.40), in questo contesto si deve tenere conto in particolare delle aspirazioni delle regioni linguistiche. Al contempo tuttavia, già nella Costituzione federale si fa osservare che "l'indipendenza della radio e della televisione nonché l'autonomia nella concezione dei programmi sono garantite".

Ciò considerato, il Governo ha pregato la stessa Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR (SSR) di prendere posizione in merito al tema sollevato dall'interpellanza Papa. Il mandato di prestazioni culturale della SSR prevede che la SSR contribuisca "allo sviluppo culturale e al rafforzamento dei valori culturali del Paese nonché alla promozione della cultura svizzera, tenendo conto in special modo della letteratura svizzera, nonché delle opere musicali e cinematografiche svizzere, in particolare diffondendo produzioni svizzere indipendenti e trasmissioni prodotte in proprio" (art. 24 cpv. 4 lett. b LRTV nonché art. 2 cpv. 4 lett. b Concessione SSR). La produzione culturale propria, così continua la risposta della Direzione generale, avverrebbe in due modi: "sia tramite produzioni proprie nel settore culturale, sia quale partner di manifestazioni e festival culturali, nonché in stretta collaborazione con artisti indipendenti che sostiene attraverso mandati e ai quali propone una piattaforma nella sua offerta pubblicistica".

Diversamente ad esempio da Confederazione, Cantone o fondazioni, il mandato culturale non prevedrebbe tuttavia un sostegno della SSR alla produzione artistica sotto forma di versamenti di denaro. Di conseguenza, la SSR non disporrebbe "nemmeno di un fondo per il sostegno puramente finanziario di attori e manifestazioni culturali". La SSR adempirebbe piuttosto il suo ampio mandato culturale attraverso l'insieme della sua offerta pubblicistica e investirebbe ogni anno centinaia di milioni di franchi nei settori della cultura e della società. La SSR svolgerebbe tuttavia questo mandato a livello nazionale o di regione linguistica, "ossia senza focalizzarsi in modo specifico su un Cantone. Di conseguenza, la SSR non dispone di una suddivisione per Cantone e quindi di dati relativi alle finanze a livello cantonale".

Di conseguenza, si può rispondere come segue alle singole domande:

1. Stando alla risposta della Direzione generale, la SSR non offre un sostegno meramente finanziario a favore di attori e manifestazioni culturali. Essa adempie invece il proprio mandato culturale attraverso l'insieme della sua offerta pubblicistica, la quale ha un orientamento nazionale o per regione linguistica. La domanda concreta è quindi rimasta senza risposta, poiché stando a quanto dichiarato dalla SSR essa non disporrebbe di dati relativi alle finanze a livello cantonale.

2. Il Governo osserva che i 4,6 milioni di franchi spesi nel 2014 dalla RSI per il sostegno alla vita culturale nella Svizzera di lingua italiana sono andati principalmente a favore dell'Orchestra della Svizzera Italiana (OSI), nonché al Festival del Film di Locarno. Secondo quanto spiegato al proposito dalla Direzione generale della SSR, entrambi "sono sì insediati nel Cantone Ticino, la loro azione non è però assolutamente vincolata a confini cantonali".

3. Il mandato culturale della SSR non prevede il sostegno diretto alla produzione culturale attraverso versamenti di denaro. Si tratta piuttosto di forme di promozione della cultura in relazione all'offerta pubblicistica. La SSR adempie questo mandato da un lato riferendo in merito ad attività culturali e d'altro lato producendo cultura in proprio. Quest'ultima attività viene svolta tramite produzioni proprie, quale partner di manifestazioni culturali, nonché con l'attribuzione di mandati ad artisti indipendenti.

4 maggio 2016