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Sessione: 19.04.2017

Insieme agli organi di sicurezza cantonali, il Corpo delle guardie di confine (Cgcf) svolge un ruolo chiave nella lotta al turismo del crimine e all'immigrazione illegale e dunque nel garantire la sicurezza in Svizzera. La massiccia intensificazione del fenomeno dell'immigrazione clandestina negli ultimi anni ha portato i collaboratori del Cgcf nella maggior parte delle regioni svizzere al limite delle loro capacità.

Per i prossimi anni il budget federale prevede un elevato disavanzo strutturale. Nel programma di stabilizzazione 2017-2019 sono previsti tagli nell'ordine di grandezza di 60 milioni all'anno, i quali comporteranno il taglio di circa 500-700 posti di lavoro nell'arco di due anni. Le misure riguardanti il personale della Confederazione vengono attuate di norma in maniera lineare dai Dipartimenti. Con grande probabilità una parte dei tagli dovrà essere effettuata nel settore della sicurezza interna. Di conseguenza anche il Cgcf sarà interessato dai tagli al personale. Ciò avviene in un momento in cui i flussi migratori da sud aumentano, la situazione in Medio Oriente è delicata, gli attacchi terroristici sembrano all'ordine del giorno, la criminalità transfrontaliera non diminuisce e le esigenze di sicurezza della popolazione crescono.

Risulta però decisivo che non vengano effettuati ulteriori tagli al Cgcf, ma anzi, che vengano messi a disposizione del corpo stesso nuovi posti per quelli che sono stati finora i compiti principali, tenendo conto dei crescenti rischi e di una situazione in costante divenire. Rinunciare a un ulteriore potenziamento risulterebbe negligente per la protezione delle frontiere e per la sicurezza del nostro Paese e in tempi molto rapidi potrebbe produrre situazioni precarie. I tagli al Cgcf possono portare molto rapidamente a elevati costi conseguenti nel settore della migrazione.

Già negli ultimi due anni in alcune regioni vi sono stati ripetuti episodi in cui risorse di personale sono state trasferite temporaneamente in regioni colpite in maniera ancora più acuta. Ciò risulta comprensibile sotto il profilo di una pianificazione più efficiente delle operazioni, allo stesso tempo però crea nuove lacune, come ad es. nel Cantone dei Grigioni.

Dal punto di vista grigionese chiediamo che in sede di assegnazione delle risorse vengano considerate in maniera adeguata le condizioni geografiche (ad es. le particolari esigenze poste a un dispositivo decentralizzato in un Cantone di montagna).

Per tale ragione, in virtù dell'art. 160 Cost. e dell'art. 59 cpv. 1 della Costituzione del Cantone dei Grigioni (Cost. cant.; CSC 110.100), il Governo del Cantone dei Grigioni viene incaricato di:

- presentare un'iniziativa cantonale all'Assemblea federale, con cui le autorità federali vengono invitate con urgenza a dotare il corpo delle guardie di confine di risorse sufficienti in termini di personale in tutte le ubicazioni, affinché possa adempiere ai propri compiti in base alla specifica situazione di sicurezza e in maniera corrispondente alle esigenze di sicurezza della popolazione.

- non effettuare un taglio, bensì un aumento del personale con infrastrutture ed equipaggiamento moderni sotto il profilo materiale, affinché il Cgcf possa affrontare in maniera soddisfacente le sfide odierne e future nel settore dei suoi compiti doganali e di sicurezza nonché nel settore dell'immigrazione clandestina.

Coira, 19 aprile 2017

Hitz-Rusch, Della Vedova, Lamprecht, Albertin, Alig, Atanes, Berther (Disentis/Mustér), Bleiker, Blumenthal, Bondolfi, Brandenburger, Buchli-Mannhart, Burkhardt, Caduff, Caluori, Casanova (Ilanz), Casanova-Maron (Domat/Ems), Casty, Cavegn, Caviezel (Davos Clavadel), Clalüna, Claus, Crameri, Danuser, Davaz, Dermont, Dosch, Dudli, Engler, Epp, Fasani, Felix (Haldenstein), Felix (Scuol), Florin-Caluori, Foffa, Giacomelli, Gunzinger, Hardegger, Heinz, Heiz, Hug, Jeker, Jenny, Kasper, Koch (Tamins), Koch (Igis), Kollegger, Komminoth-Elmer, Kunfermann, Kunz (Fläsch), Lorez-Meuli, Mani-Heldstab, Märchy-Caduff, Marti, Mathis, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Monigatti, Müller, Nay, Niederer, Niggli (Samedan), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Papa, Paterlini, Pedrini, Salis, Sax, Schneider, Schutz, Steck-Rauch, Stiffler (Davos Platz), Stiffler (Coira), Thomann-Frank, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), Toutsch, Valär, Vetsch (Klosters Dorf), Waidacher, Weber, Weidmann, Widmer-Spreiter, Wieland, Berther (Segnas), Cantieni, Erhard, Gugelmann, Hartmann-Conrad (Schiers), Lombardi, Natter, Pfister

Risposta del Governo

I. Introduzione
Come già rilevato nella risposta del Governo all'incarico Lamprecht (DG del 28.02.17, prot. n. 161) concernente la dotazione del Corpo delle guardie di confine ai confini di Stato grigionesi, la collaborazione con il Corpo delle guardie di confine (Cgcf) è di importanza fondamentale per il Cantone dei Grigioni. Garantire la sicurezza è uno dei compiti più importanti di uno Stato. Pericoli e rischi attuali e futuri nei settori della criminalità transfrontaliera, della migrazione clandestina e del pericolo latente rappresentato dal terrorismo possono essere affrontati solamente in uno spirito di partenariato con il Cgcf. Nel prossimo futuro, quello della sicurezza rimarrà un contesto molto impegnativo. Dai numeri risulta ad esempio che nel 2016, rispetto all'anno precedente, il Cgcf ha registrato 17'000 soggiorni illegali in più e gli allontanamenti sono quadruplicati. Il Cantone dei Grigioni fa affidamento sul fatto che il Cgcf rimanga un partner forte e che il suo effettivo e i suoi mezzi siano sufficienti al fine di superare le imminenti sfide. Negli ultimi anni nel Cantone dei Grigioni la collaborazione con il Cgcf è stata potenziata e resa più efficiente. Allo stesso tempo il Cantone dei Grigioni, al pari di altri Cantoni, ha chiesto ripetutamente alla Confederazione di potenziare il Cgcf. Il Governo e il Dipartimento competente si impegnano attivamente e su base continuativa a favore di un Cgcf forte presso la Confederazione. Il direttore di Dipartimento competente intrattiene stretti contatti con le persone responsabili per il Cgcf a livello politico e operativo.

II. Sviluppo negli ultimi anni
A causa del contesto di sicurezza, i Cantoni di Basilea Città e di Basilea Campagna hanno presentato iniziative cantonali per il potenziamento del Corpo delle guardie di confine già nel 2015. In base a una di queste iniziative cantonali, la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale ha incaricato il Consiglio federale di esaminare tra l'altro l'effettivo del Cgcf. Ciò ha portato alla redazione del rapporto del Consiglio federale del 25 maggio 2016 denominato "Ruolo ed effettivo futuro del Corpo delle guardie di confine". Anche secondo il rapporto è fuori discussione che il contesto di sicurezza rimarrà sfidante. Tuttavia risultano problematiche le condizioni quadro di politica finanziaria della Confederazione. Non da ultimo per tale motivo, nel dicembre 2016 il potenziamento del Cgcf ritenuto necessario dai Cantoni non è andato a buon fine in Parlamento, ragione per cui nell'aprile 2017 il Cantone di San Gallo ha deciso di presentare un'iniziativa cantonale praticamente identica al presente incarico.

III. Riguardo alle richieste contenute nell'incarico
Entrambe le richieste contenute nell'incarico sono state presentate ripetutamente dai Cantoni alla Confederazione. L'attuazione viene però impedita dalle condizioni quadro di politica finanziaria della Confederazione. Il Governo ritiene che il Cgcf debba essere potenziato nonostante il bilancio della Confederazione sia in difficoltà e che debba essere dotato dei mezzi necessari per poter adempiere ai suoi compiti. Solo in questo modo sarà possibile far fronte al compito principale dello Stato, ossia quello di garantire la sicurezza. In questo intento il Governo viene incoraggiato tra l'altro anche dalle proposte del direttore del Dipartimento federale delle finanze, volte a sgravare il Cgcf, di coinvolgere tra quaranta e cinquanta militari professionisti (membri della polizia militare) al fine di sostenere il Cgcf oppure di trasferire determinati compiti a operatori privati attivi nel settore della sicurezza. È necessario un potenziamento del Cgcf in tutta la Svizzera al fine di migliorare la sua efficacia e la sua efficienza. A tal fine sono necessarie ulteriori risorse e pertanto anche una preparazione più lunga, aspetti che tuttavia sono imprescindibili per la sicurezza alle frontiere.

Il Governo è disposto ad accogliere l'incarico per la presentazione di un'iniziativa cantonale ai sensi delle precedenti spiegazioni.

28 giugno 2017