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Sessione: 14.06.2017

Alla fine di maggio si è conclusa la procedura di consultazione relativa alla revisione parziale dell’ordinanza federale sulla radiotelevisione. Il messaggio esplicativo propone il distacco del Moesano dalla zona di copertura radiofonica che comprende il Cantone dei Grigioni, proposta contro cui il Governo ha con ragione protestato in maniera energica. Da alcune prese di posizione inviate all’Ufficio federale delle comunicazioni si può peraltro evincere che l’attuale concessionaria per la zona di copertura del nostro Cantone è inadempiente rispetto al proprio mandato per quanto concerne i servizi informativi indirizzati alla minoranza grigionitaliana.

A ciò si aggiunge la precaria situazione di molti media grigionitaliani: se non si troverà una soluzione entro la fine dell’anno, „La Voce del San Bernardino“ chiuderà i battenti. Anche i giornali online „ilmoesano.ch“ e „labregaglia.ch“ versano in condizioni finanziarie precarie tali da metterne seriamente in discussione la sopravvivenza in un prossimo futuro. I due media valposchiavini, infine, operano senza un aiuto pubblico solo grazie all’instancabile lavoro di diversi volontari.

Le firmatarie e i firmatari domandano perciò al lodevole Governo del Cantone dei Grigioni:

1. Il Governo è dell’avviso che anche la minoranza grigionitaliana debba poter usufruire di media in lingua italiana che informino sulla realtà regionale e cantonale e garantiscano la pluralità delle opinioni?

2. Il Governo è disposto a rivedere le norme che regolano il finanziamento dei media nelle lingue minoritarie fissate nell’ordinanza sulle lingue (art. 14 cpv. 1 lett. c) in modo tale da offrire loro un sostegno effettivo senza al contempo provocare eventuali distorsioni del mercato?

3. Quale possibilità vede il Governo per sostenere finanziariamente nel breve termine i media grigionitaliani in difficoltà?

Coira, 14 giugno 2017

Atanes, Casanova (Ilanz), Papa, Alig, Baselgia-Brunner, Bondolfi, Brandenburger, Bucher-Brini, Cahenzli-Philipp, Caluori, Caviezel (Coira), Clalüna, Crameri, Darms-Landolt, Della Vedova, Deplazes, Dermont, Dosch, Fasani, Florin-Caluori, Gartmann-Albin, Giacomelli, Jaag, Jeker, Kollegger, Kunfermann, Locher Benguerel, Märchy-Caduff, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Monigatti, Niederer, Noi-Togni, Pedrini, Perl, Peyer, Pfenninger, Pult, Salis, Schutz, Tenchio, Thomann-Frank, Thöny, Tomaschett (Breil), Tomaschett-Berther (Trun), von Ballmoos, Zanetti, Berther (Segnas), Geisseler Severin, Wellig

Risposta del Governo

Il Governo è senz'altro consapevole del fatto che al momento diversi media si trovano generalmente in una situazione difficile. Da un lato, questo fatto è da ricondurre all'evoluzione sempre più rapida del settore, segnatamente della concorrenza a livello digitale, dall'altro al fatto che nella discussione pubblica le condizioni quadro tradizionali vengono messe in questione in una forma che fino a pochi anni fa sarebbe ancora stata impensabile (si pensi ad esempio all'iniziativa "No-Billag").

Questa situazione difficile colpisce i media di piccole dimensioni in maniera particolarmente dura, tra cui anche i media elettronici e i media stampati nel Grigioni italiano. La discussione in atto sul futuro dei media di lingua romancia mette in evidenza le conseguenze negative che possono risultare in particolare anche per le lingue minoritarie.

A questo proposito va ricordato quanto segue:

1. In Svizzera, i media elettronici e i media stampati non sono soggetti alla stessa legislazione e vengono finanziati in maniera diversa. Essi vengono sostenuti solo in parte dall'ente pubblico. Il rilascio della concessione e il sostegno finanziario competono a organi diversi a livello federale e cantonale. Pertanto non è possibile fornire una risposta alle domande poste che sia di validità generale per tutti i tipi di media.
2. Già oggi il Governo fornisce un contributo importante a favore dei media di lingua italiana, segnatamente nel settore dei media stampati.

Sulla base di queste considerazioni, il Governo risponde come segue alle domande poste:

In merito alla domanda 1: sì. Per tale motivo, il Governo ha creato, con effetto da aprile 2017, il nuovo posto di corrispondente ATS per il Grigioni italiano. Inoltre, nel settore dei media elettronici esso è intervenuto contro l'intento perseguito dalla revisione parziale dell'ordinanza federale sulla radiotelevisione, menzionato nell'interpellanza, di dividere il Grigioni italiano per le concessioni radiofoniche.

In merito alla domanda 2: conformemente all'art. 14 cpv. 1 lett. c dell'ordinanza sulle lingue del Cantone dei Grigioni dell'11 dicembre 2007 (OCLing; CSC 492.110), il Cantone può assumersi dal "10 fino al 15 per cento delle spese scoperte per giornali e riviste di lingua romancia e italiana, quale indennizzo per prestazioni a salvaguardia della lingua". Grazie a questa disposizione, il Cantone concede già oggi un sostegno supplementare alle lingue minoritarie, sotto il titolo di promozione delle lingue minoritarie cantonali. Tuttavia, dall'entrata in vigore nel 2008 dell'OCLing, questa possibilità è stata sfruttata soltanto di rado. Su domanda, entro il 2017 sono stati stanziati complessivamente undici contributi annuali a giornali online. Tra queste domande, una sola proveniva da un giornale online di lingua romancia. Dal settore dei media stampati (giornali e riviste) non è pervenuta alcuna domanda. I contributi ammontano in media a circa 2000-3000 franchi all'anno. Inoltre, nello stesso periodo, sotto il titolo di misure e progetti generali (art. 14 cpv. 1 lett. a OCLing), sono state stanziate complessivamente diverse decine di migliaia di franchi a giornali nel Grigioni italiano (per il lancio di nuovi giornali, per fusioni di giornali nonché per progetti speciali di giornali nel settore scolastico). Tutti i contributi provengono da mezzi disponibili per progetti destinati alla promozione delle lingue.

In merito alla domanda 3: sebbene anche i giornali regionali nel Grigioni di lingua tedesca si trovino ad affrontare simili difficoltà strutturali, la legislazione sulle lingue permette di sostenere soltanto i media di lingua romancia e italiana (cfr. risposta alla domanda 2). Nel settore dei media, il Cantone adempie quindi il suo compito conformemente all'art. 1 cpv. 1 lett. d della legge sulle lingue del Cantone dei Grigioni del 19 ottobre 2006 (LCLing; CSC 492.100) di "salvaguardare e promuovere la lingua romancia e italiana".

23 agosto 2017