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Sessione: 13.02.2019

Gli effetti del riscaldamento globale rientrano tra le maggiori minacce immediate per l'umanità. Se l'aumento globale delle temperature non verrà limitato a un valore nettamente inferiore ai 2° C, le conseguenze raggiungeranno dimensioni ancora più minacciose. Con l'Accordo di Parigi sul clima si intende limitare il riscaldamento climatico possibilmente a 1,5° C, azzerando in tutto il mondo le emissioni di gas serra tra gli anni 2045 e 2060. In occasione del WEF di quest'anno e nel Global Risk Report 2019 del WEF pubblicato in precedenza è stata richiamata con veemenza l'attenzione sui rischi del riscaldamento climatico. La documentazione relativa al mutamento climatico "Davos +1.7° konkret: vom Klimawandel zum Klimahandeln" dimostra che l'arco alpino è interessato in misura superiore alla media dal riscaldamento globale.

Tre anni fa il Cantone ha approvato una strategia climatica, definendo la necessità di agire e gli obiettivi. Gli obiettivi clima­tici concordati a livello internazionale sono tuttavia ambiziosi e il tempo per avviare le misure è scarso. Sono quindi urgente­mente necessari una rapida intensificazione delle misure di protezione del clima a tutti i livelli statali, un notevole aumento dell'efficienza nello sfruttamento dell'energia e delle risorse nonché una copertura delle esigenze rimanenti all'insegna di una sostenibilità globale. Il confronto con il mutamento climatico offre però anche delle opportunità. Se ad esempio la quota annua attualmente molto bassa relativa al risanamento energetico di edifici fosse in rapido aumento, secondo lo studio relativo ai posti di lavoro per le regioni grigionesi "Arbeitsplätze für die Bündner Regionen" dell'associazione Energiefragen.GR nel Cantone dei Grigioni potrebbero essere creati circa 1500-2000 posti di lavoro distribuiti su tutte le regioni.  Questa è una grande opportunità per il settore edile che sta vivendo un cambiamento strutturale.

Essendo un Cantone di montagna particolarmente interessato, i Grigioni hanno le carte in regola per svolgere un ruolo pio­nieristico in materia di protezione del clima. Gli sforzi profusi finora vengono apprezzati ma non sono sufficienti per raggiun­gere gli obiettivi climatici fissati negli accordi di Parigi e Katowice. È pertanto urgente una rapida intensificazione delle mi­sure di protezione del clima, portando avanti una netta riduzione delle emissioni di gas serra sia all'interno dell'Amministra­zione, in cooperazione con l'economia e la società civile, sia a livello legislativo.

In questo senso il Governo viene incaricato di presentare un piano d'azione dettagliato dal titolo "Green Deal per i Grigioni" al quale sia attribuita la massima priorità in termini temporali e che contenga misure concrete ed efficaci per la protezione del clima, tra cui un piano di finanziamento e gli adeguamenti necessari delle basi legislative. In tal modo i Grigioni dovranno sfruttare le opportunità legate alla svolta energetica e assumere sia a livello intercantonale, sia a livello internazionale un ruolo pionieristico per quanto riguarda la protezione del clima.

Coira, 13 febbraio 2019

Wilhelm, Gasser, Geisseler, Aebli, Atanes, Baselgia-Brunner, Berweger, Bigliel, Bondolfi, Brandenburger, Brunold, Cahenzli-Philipp, Caluori, Cantieni, Casty, Casutt-Derungs, Cavegn, Caviezel (Coira), Caviezel (Davos Clavadel), Clalüna, Degiacomi, Della Cà, Deplazes (Coira), Deplazes (Rabius), Ellemunter, Engler, Fasani, Florin-Caluori, Flütsch, Föhn, Grass, Gugelmann, Hartmann-Conrad, Hitz-Rusch, Hofmann, Holzinger-Loretz, Horrer, Jenny, Kappeler, Kasper, Kienz, Kohler, Lamprecht, Maissen, Märchy-Caduff, Michael (Donat), Michael (Castasegna), Müller (Susch), Müller (Felsberg), Niggli-Mathis (Grüsch), Noi-Togni, Paterlini, Perl, Pfäffli, Preisig, Rettich, Ruckstuhl, Rüegg, Rutishauser, Salis, Schneider, Schutz, Schwärzel, Stiffler, Tanner, Thomann-Frank, Thöny, Thür-Suter, von Ballmoos, Waidacher, Widmer (Felsberg), Widmer-Spreiter (Coira), Zanetti (Sent), Zanetti (Landquart), Buchli (Tenna), Collenberg, Gujan-Dönier, Holliger, Jegen, Locatelli-Iseppi, Lunghi, Ulber Daniel

Risposta del Governo

Grazie alla sua struttura concettuale e al buon funzionamento della collaborazione, la strategia climatica decisa dal Governo nel 2015 gode di ampio riconoscimento. Essa comprende in totale dieci assi d'intervento: due relativi alla protezione del clima e otto relativi all'adattamento al clima. Fatta eccezione per due punti centrali di sviluppo elaborati all'interno del programma di Governo 2017-20, la loro elaborazione avviene entro i limiti del piano finanziario dei Dipartimenti e dei servizi competenti. Il Governo accoglie con favore l'incarico Wilhelm, in quanto conferma la via intrapresa in relazione alla strategia climatica. L'incarico dovrebbe essere attuato nel quadro delle strutture e dei processi già creati con la strategia climatica, nonché con un ampliamento dei limiti del piano finanziario e un adeguamento delle basi legali. Il Governo è disposto ad accogliere l'incarico, devono tuttavia essere considerati i seguenti aspetti:

-     Un piano d'azione "Green Deal per i Grigioni" deve estendersi a entrambi i settori, vale a dire la protezione del clima e anche l'adattamento al clima.

-     La protezione del clima si concentra su una riduzione significativa e duratura del consumo di carburanti e combustibili fossili attraverso l'incremento dell'efficienza energetica e l'impiego di energie rinnovabili. La competenza per quanto riguarda il traffico privato, l'industria e l'agricoltura è principalmente della Confederazione. Per quanto riguarda il parco immobiliare e i trasporti pubblici, il Cantone può agire autonomamente nel quadro delle sue competenze. In tale contesto occorre sfruttare i potenziali esistenti. Le tecnologie e gli impianti necessari esistono. I presupposti legislativi, pianificatori e finanziari sono in parte mancanti o vanno adeguati. Il Governo è disposto a far fronte a questi deficit attraverso una revisione della legge sull'energia che ad esempio attui il modello di prescrizioni energetiche dei Cantoni e la promozione del trasporto pubblico, ad esempio per "Retica 30+" nonché attraverso un piano direttore energetico cantonale per lo sfruttamento dei potenziali energetici esistenti. A tale scopo è tuttavia necessario un ampio sostegno politico interpartitico.

-     La protezione del clima richiede senza dubbio elevati investimenti di base, in cambio promuove però la nostra capacità di innovazione in determinati settori e dopo una fase di trasformazione può aumentare il valore aggiunto in loco. Inoltre le misure di adattamento al clima producono effetti in termini di posti lavoro, ad esempio nell'edilizia tramite investimenti in opere di protezione e costruzioni finalizzate a garantire l'approvvigionamento di acqua potabile e di spegnimento. Anche nel settore turistico può nascere una maggiore dinamicità grazie a offerte che vanno oltre il turismo invernale dipendente dalla neve.

-     I mezzi investiti nella protezione del clima e nell'adattamento al clima dovrebbero presentare un rapporto costi-benefici possibilmente favorevole. La valutazione riguardo alla possibilità di impiegare mezzi supplementari a favore di misure di protezione del clima e di adattamento al clima e a dove farlo deve avvenire secondo questo principio.

-     Le misure devono essere lanciate dall'Amministrazione nel quadro degli assi d'intervento della strategia climatica. Se l'elaborazione e l'attuazione concettuali delle misure richiederanno mezzi supplementari, questi ultimi potranno essere messi a disposizione sulla base dei punti centrali di sviluppo.

-     Facendo riferimento al "Green Deal per i Grigioni" dovrà essere possibile promuovere in modo mirato tecnologie e misure adottate da imprese per la riduzione dei gas a effetto serra o per prestazioni di adattamento al clima. Al fine di permettere ciò saranno eventualmente necessari adeguamenti a leggi cantonali esistenti. Il Governo è disposto a prendere in esame corrispondenti adeguamenti e a presentarli all'occorrenza.

-     I comuni devono assumere un ruolo attivo affinché riducano il consumo di energia nel proprio parco immobiliare e impieghino in generale fonti rinnovabili per garantire l'approvvigionamento energetico. Il Governo è disposto a mettere a disposizione le basi necessarie (modello di legge edilizia, strumenti pianificatori).

Per l'attuazione di un piano d'azione efficace occorre preventivare investimenti una tantum pari a 15 - 26 milioni di franchi e spese ricorrenti ogni anno pari a 20 - 50 milioni di franchi per Confederazione, Cantone e comuni. La pianificazione finanziaria non comprende le spese supplementari per il Cantone.

In base a quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di modificare l'incarico come segue:

Il Governo presenta al Gran Consiglio un piano d'azione dettagliato dal titolo "Green Deal per i Grigioni" che contiene misure concrete ed efficaci per la protezione del clima e l'adattamento al clima, tra cui un piano di finanziamento e gli adeguamenti necessari delle basi legislative.

26 aprile 2019