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Sessione: 18.02.2021

Nell'agosto del 2020 il Governo ha dichiarato che la quota di giovani adulti che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro nel Cantone dei Grigioni senza disporre di una formazione iniziale non è nota. Data la mancanza di questa base fattuale, non è possibile formulare previsioni affidabili sullo sviluppo della quota di persone che cercano di iniziare una vita professionale senza disporre di una formazione iniziale. Nella sua risposta alla mia interpellanza "concernente la mancanza di una formazione iniziale quale fattore di rischio", il Governo dichiara che la mancanza di una formazione iniziale può mettere a rischio il minimo vitale, fatto che a sua volta aumenta il rischio di povertà. Il Governo ha sottolineato anche gli effetti negativi sulla salute e le maggiori spese sanitarie a ciò associate. Sono proprio le persone con una carriera scolastica, formativa e professionale negativa ad essere esposte maggiormente al rischio di dover ricorrere all'assistenza sociale.

Sulla base di studi nazionali, la quota di giovani adulti che cercano di iniziare una vita professionale senza aver terminato il tirocinio o una scuola superiore, ammonta fino al 10 %. Secondo una stima prudente basata sulle cifre a livello nazionale, annualmente nel Cantone dei Grigioni saranno ben 80 - 100 i giovani adulti che condividono questo destino. Questa situazione non è sostenibile né dal punto di vista sociale né da quello sanitario e tanto meno da quello economico.

Per poter agire in modo mirato nell'ambito delle formazioni iniziali mancanti è necessario evitare soluzioni affrettate. Innanzitutto è essenziale creare una solida base fattuale. Grazie a tale base sarà possibile identificare eventuali hotspot o correlazioni e, se necessario, reagire con misure efficaci.

Per questo motivo, le firmatarie e i firmatari chiedono che in futuro il Governo quantifichi il grado di qualificazione dei giovani adulti che iniziano la loro vita professionale.

Davos, 18 febbraio 2021

Rettich, Schneider, Bettinaglio, Atanes, Brandenburger, Cahenzli-Philipp, Caviezel (Coira), Deplazes (Rabius), Derungs, Favre Accola, Gartmann-Albin, Geisseler, Hartmann-Conrad, Holzinger-Loretz, Horrer, Müller (Felsberg), Pajic, Papa, Perl, Preisig, Ruckstuhl, Rutishauser, Schwärzel, Tanner, Thomann-Frank, Thür-Suter, von Ballmoos, Widmer (Felsberg), Zanetti (Landquart), Collenberg, Spadarotto, Tomaschett (Coira)

Risposta del Governo

Il Governo è consapevole della difficile situazione in cui si trovano i giovani e i giovani adulti durante il passaggio I (dalla scuola dell'obbligo al grado secondario II) o il passaggio II (dal grado secondario II dopo una formazione professionale di base o un diploma di scuola media superiore alla vita professionale o a una formazione superiore). Nella risposta del Governo (decreto governativo del 24 agosto 2020, prot.  n. 686/2020) all'interpellanza Rettich concernente la mancanza di una formazione iniziale quale fattore di rischio è stata richiamata l'attenzione su diverse misure disposte dal Case management Formazione professionale (CMFP) dell'Ufficio della formazione professionale (UCFP). Il CMFP contatta per iscritto i giovani che dopo aver terminato la scuola dell'obbligo, dopo aver frequentato una soluzione transitoria o dopo aver interrotto l'apprendistato non dispongono di una soluzione successiva; questi hanno la possibilità di fare capo all'accompagnamento da parte del CMFP. Se le persone contattate non si annunciano, il CMFP le contatta per telefono. I candidati che non hanno superato le procedure di qualificazione ricevono un modulo d'annuncio per ripetere l'esame. Se dopo la lettera di sollecito non perviene alcuna iscrizione, si informa il CMFP che poi, a sua volta, contatta le persone interessate.

La procedura di consultazione relativa alla revisione delle disposizioni di ordinanza sull'ulteriore sviluppo dell'assicurazione per l'invalidità si è conclusa il 19 marzo 2021. Uno dei punti centrali della revisione è sostenere maggiormente e in modo ancora più mirato i giovani e i giovani adulti con danni alla salute affinché essi possano affrontare nel miglior modo possibile i passaggi I e II. Un ruolo importante in tale contesto viene svolto anche dal rilevamento precoce. Tra l'ufficio AI dei Grigioni e l'UCFP si sono già tenuti primi colloqui al fine di coordinare le offerte.

Secondo gli indicatori "Disparità regionali in Svizzera" dell'Ufficio federale di statistica (UST), nel 2019 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel Cantone dei Grigioni si attestava all'1,0 per cento ed era quindi di 1,2 punti percentuali inferiore alla media svizzera. Nel 2019 il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca e la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione hanno aggiornato i loro obiettivi comuni di politica formativa per i prossimi quattro anni. Secondo tali obiettivi il 95 per cento di tutti i 25enni dovrebbero disporre di un diploma del grado secondario II. Questo obiettivo è ben lungi dall'essere raggiunto. A livello svizzero, secondo i calcoli dell'UST la quota dei primi attestati (quota netta media 2017–2019 fino al 25° anno d'età in percentuale della popolazione di riferimento della stessa età con effetto retroattivo al 2018) è del 90,4 per cento. Nei Grigioni questa quota (con 1851 persone che dispongono di un attestato) si posiziona al 93,1 per cento ed è quindi superiore alla media svizzera.

Nel Cantone dei Grigioni non vi è un rilevamento che quantifichi il grado di qualificazione delle persone che stanno iniziando la vita professionale. Tuttavia le indicazioni summenzionate dell'UST forniscono indizi. Con riferimento al 2018, considerando le 1851 persone (93,1 per cento) che dispongono di un attestato (attestato federale di capacità o certificato federale di formazione pratica, certificato di scuola specializzata, maturità liceale o diploma di una scuola internazionale in Svizzera) si può presupporre che circa 137 persone (6,9 per cento) non abbiano ottenuto un attestato del grado secondario II prima di aver compiuto i 25 anni.

A fine febbraio 2021, nella classe d'età dai 15 ai 24 anni l'Ufficio per l'industria, arti e mestieri e lavoro ha registrato un totale di 305 persone alla ricerca di un impiego. In totale 141 di queste persone alla ricerca di un impiego non dispongono di un attestato professionale.

Vi sono dunque già diversi indicatori che forniscono informazioni in merito alla situazione nei Grigioni e dai quali si possono trarre le debite conclusioni. Pertanto è necessario rinunciare al rilevamento richiesto il quale comporterebbe ulteriori oneri in termini di personale e di finanze. Inoltre tale rilevamento non fornirebbe dati più esatti e dovrebbe essere svolto ogni anno presso tutte le aziende con sede nei Grigioni. Nel quadro di tale rilevamento non verrebbero rilevati né i cittadini grigionesi che lavorano in altri Cantoni né i giovani adulti che non esercitano un'attività lucrativa e che per esempio sono annunciati presso un ufficio regionale di collocamento, presso servizi sociali o presso l'AI. Inoltre non verrebbero identificate nemmeno le persone che non sono annunciate presso alcun ente.

A seguito di quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di respingere l'incarico in oggetto.

9 aprile 2021