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Sessione: 21.04.2021

I lettori del quotidiano "Südostschweiz" hanno eletto i lavoratori attivi nel settore sanitario a grigionesi dell'anno 2020.

Ciò a causa del loro impegno straordinario durante la pandemia di coronavirus che continua a perdurare. Già da un anno il personale sanitario è esposto a una sollecitazione continua. E ciò indipendentemente dal settore di attività. Non solo nei reparti di terapia intensiva, bensì anche nei reparti di degenza degli ospedali, nelle case di cura, nel settore dello Spitex, nelle cliniche psichiatriche e nelle strutture per persone affette da disabilità.

È soprattutto grazie all'impegno del personale sanitario che finora il sistema sanitario non è arrivato al collasso, con tutte le conseguenze drammatiche che ne sarebbero derivate per la nostra popolazione.

Anche in ottica futura abbiamo assoluto bisogno di personale sanitario motivato e desideroso di impegnarsi.

È giunta l'ora di dare un segnale di riconoscimento in questo senso.

Alcuni istituti hanno dato un riconoscimento economico o hanno concesso giorni liberi aggiuntivi ai loro collaboratori.

Purtroppo solo una parte esigua del personale sanitario nel Cantone ha beneficiato di un tale segno di riconoscimento. Tutto ciò nonostante nell'arco dell'ultimo anno tutte le persone attive nel settore sanitario per via della pandemia siano state sottoposte a sollecitazioni ben oltre la misura attesa.

A un intervento parlamentare in Consiglio nazionale che chiedeva un riconoscimento economico per il personale sanitario il Consiglio federale ha risposto che non si tratta di un compito da affrontare a livello federale. Spetterebbe alle istituzioni dell'assistenza sanitaria, ai Cantoni e ai partner sociali trovare soluzioni condivise per dare riconoscimento all'impegno del personale sanitario durante questa crisi.

Nel frattempo il Cantone di Vaud ha dato seguito a tale invito e ha versato 900 franchi a testa ai collaboratori di istituzioni sia private sia pubbliche.

Un gesto di questo tipo non risolve il problema legato alla carenza di specialisti, anche il versamento di premi non ci esonera dall'adottare ulteriori misure necessarie. Tuttavia esso va inteso come un ringraziamento per aver fatto fronte a una sfida fuori dal comune.

Per tale ragione le firmatarie e i firmatari danno incarico al Governo di procedere al versamento di un premio per i lavoratori attivi nel settore sanitario grigionese tenendo conto dei riconoscimenti già dati dalle istituzioni.

Davos, 21 aprile 2021

Rutishauser, Widmer-Spreiter (Coira), Pajic, Atanes, Baselgia-Brunner, Caviezel (Coira), Clalüna, Degiacomi, Della Vedova, Gartmann-Albin, Horrer, Müller (Felsberg), Paterlini, Perl, Preisig, Rettich, Wilhelm, Stieger, Tomaschett (Coira), van Kleef

Risposta del Governo

Il Governo grigionese ritiene che il personale attivo negli ospedali, nelle case per anziani e di cura nonché dello Spitex durante la pandemia abbia svolto senza ombra di dubbio un grandissimo lavoro per il quale si impone un ringraziamento. Numerose strutture si sono dimostrate riconoscenti nei confronti dei loro collaboratori e hanno versato compensi aggiuntivi. Il Governo accoglie questa iniziativa con esplicito favore, tanto più che con ciò queste strutture lanciano un segno di stima nei confronti del personale. Ciò è molto importante se si considera la crescente carenza di specialisti.

Da un sondaggio effettuato dalla Federazione grigionese ospedali e case di cura per quanto concerne i premi sono emersi i seguenti risultati (hanno partecipato 42 istituti):

  • La maggioranza dei membri interrogati è favorevole a un premio legato alla crisi del coronavirus finanziato dal Cantone. Circa un terzo è favorevole inoltre che un tale premio venga versato non solo al personale sanitario, bensì a tutti i collaboratori nel settore sanitario.
  • Una minoranza vorrebbe che questi fondi del Cantone vengano versati alle aziende affinché queste possano procedere a una ripartizione "equa" dei premi. Tutte le aziende devono ricevere fondi, anche quelle che hanno già versato dei premi ai loro collaboratori.
  • Quasi tutti gli interrogati sono contrari a una "prescrizione inerente i premi" del Cantone per le aziende senza che vengano messi a disposizione i relativi fondi. Semmai ciascuna azienda deve poter decidere in autonomia se desidera versare un premio o meno.
  • Dei 42 membri che hanno partecipato al sondaggio 17 hanno già versato premi ai loro collaboratori. Gli altri no.

Le organizzazioni Spitex si sono espresse come segue (16 risposte):

  • Delle organizzazioni Spitex 8 hanno già versato un premio in una determinata forma, mentre altre 8 non lo hanno fatto.
  • 7 aziende sono contrarie a un premio legato alla crisi del coronavirus versato dal Cantone (principalmente perché altri settori sono stati colpiti ancor più duramente e in parte vi è personale che teme di perdere il proprio posto di lavoro o lo ha perso), 4 aziende sono favorevoli, 5 non hanno una posizione chiara in merito.

Il Governo ha esaminato a fondo la questione relativa a un premio legato alla crisi del coronavirus per il personale sanitario. In linea di principio, il compito di disciplinare le condizioni lavorative e quindi anche i premi rientra però nella competenza delle parti che stipulano il contratto di lavoro. Le diverse strutture sanitarie e il personale sanitario sono stati colpiti dalla crisi in misura molto diversa. Vi sono aspettative diverse per quanto concerne un eventuale premio legato alla crisi del coronavirus. In tale contesto vi è il pericolo che importi minori vengano interpretati come segno di scarso riconoscimento anziché di stima, mentre importi elevati nell'ordine di diverse migliaia di franchi per persona sono difficili da motivare se si fa un confronto con altri settori dell'economia. Ciò anche in considerazione del fatto che nella situazione attuale il personale sanitario è molto richiesto ed è compito delle strutture offrire condizioni di impiego interessanti.

Inoltre occorre tenere conto del fatto che il Cantone dei Grigioni (diversamente da altri Cantoni) non è l'ente responsabile delle strutture nel settore sanitario. Di conseguenza anche sotto questo aspetto è compito delle strutture e dei relativi enti responsabili versare compensi per prestazioni supplementari fornite dal personale. Come si è già spiegato, ciò è anche avvenuto.

Da un calcolo approssimativo svolto dall'Ufficio dell'igiene pubblica è emerso che l'importo da versare al personale sanitario grigionese a titolo di premio legato alla crisi del coronavirus sarebbe quantificabile in circa 6,2 milioni di franchi, il che corrisponde all'incirca all'uno per cento dei costi per il personale. Il Governo ritiene che le strutture siano in grado di versare esse stesse questo importo e che si tratti di una spesa sostenibile. Nel caso in cui l'incarico venga accolto, per il 2022 il Governo dovrebbe versare una tantum la quota cantonale (circa 4,2 milioni di franchi) per questo compenso aggiuntivo. (aumento dei sussidi a favore degli ospedali per PEG di 4 milioni di franchi, dei costi riconosciuti per cure nelle case di cura di 2 centesimi al minuto e dei costi riconosciuti per ora di prestazioni nel settore Spitex di 80 centesimi all'ora). Spetterebbe alle strutture procedere a una ripartizione adeguata. Le aziende che hanno già versato un premio potrebbero procedere a una compensazione.

Il Governo continuerà a impegnarsi affinché negli ambiti sui quali il Cantone può influire (ad es. offerta di posti di formazione, retribuzione durante la formazione, mandati di prestazioni agli istituti, contributi per formazione e ricerca, contributi al servizio di salvataggio, sussidi per prestazioni economicamente di interesse generale, sostegno a campagne, ecc.) le professioni nel settore sanitario continuino a essere interessanti.

A seguito di quanto esposto, il Governo chiede al Gran Consiglio di respingere l'incarico in oggetto.

30 giugno 2021